giovedì 27 agosto 2009

Sesso e potere: il binomio più vecchio del mondo


E noi ci lamentiamo di Berlusconi.... tutto il mondo è paese:


Peter Jay Sharp, ex direttore del Carlyle Hotel a Manhattan:

"I Kennedy avevano una suite nell'albergo. Una volta, era l'ottobre del '62, sono salito per parlare con Ted e ho trovato alla porta gli agenti del servizio segreto. Uno mi ha fatto entrare e ho visto John a letto con una bionda, Bob sul tappeto con una bruna. 'Veramente cercavo Ted', ho detto. Senza perdere un colpo Bob mi disse: 'E' nel bagno con un'altra ragazza, faccio chiamare quando ha finito'. Ho ringraziato e sono uscito".


Marty Venker, ex agente segreto distaccato alla Casa Bianca:

"Ai tempi di Kennedy era l'epoca di James Bond e JFK era affascinato dal mito dell'agente segreto. Si identificava con noi e sapeva che non l'avremmo mai tradito. Il tacito accordo era: 'Voi mi parate il culo, io lo paro a voi'. Così ogni giorno alle dodici si ritirava nel sottosuolo per fare piscina e palestra per la schiena, diceva. In realtà facevamo entrare di nascosto donne di ogni genere, a disposizione sua e di Bob e di Ted. Erano orge sotto i nostri occhi, all'inizio non ci credevi, poi imparavi a tenere i tuoi pensieri per te. E un minuto dopo lo vedevi risalire e fare il padre di famiglia o discutere strategie col premier d'Inghilterra".


Doris Lilly, cronista mondana:

"Nel '62 ero ad Anversa e c'era un ricevimento in onore del re e e della regina. Ted Kennedy era in viaggio per il Belgio da solo e scatenò l'ambasciata per farsi invitare. A cena però non si fece vedere. Arrivò dopo, ubriaco, con una prostituta raccattata nel quartiere a luci rosse. La padrona di casa allontanò i sovrani. Ted e la signorina sedettero su un lussuoso divano antico, sotto un quadro fiammingo. Dalla gamba della ragazza cominciò a scendere un liquido giallo, Ted se ne accorse solo quando macchiò i suoi pantaloni".


Truman Capote, scrittore:

"I Kennedy erano come cani, dovevano fermarsi a farla a ogni idrante". Art Buchwald, editorialista: "Poi Jackie se ne venne fuori con quel paragone tra suo marito e Re Artù, la sua corte e Camelot. La sola cosa in comune tra i Kennedy e Camelot era che they came a lot".


(estratti da "Bobbie and Jackie", David Heymann, Atria Books)