venerdì 14 febbraio 2014

Doctor Sleep - Stephen King

Penso che Stephen King sia lo scrittore che seguo da più tempo. Mi ricordo ancora l’estate degli esami di maturità quando mia madre mi chiese cosa volessi per regalo. Le chiesi 4 libri di Stephen King.
Fu un’estate fantastica. Christine la macchina infernale, L’ombra dello scorpione, L’incendiaria e Cujo.
Da allora non ho più smesso di leggerlo e ancora mi mancano dei titoli.
Per fortuna  quando lessi Shining avevo già visto il film di Kubrick altrimenti non avrei mai potuto amare l’interpretazione che il regista fece di quello splendido libro. Sicuramente avrei comunque amato Jack Nicholson Torrance con i suoi scatti d’ira e le sue facce da folle.
Alla pagina dei ringraziamenti il nostro ‘Re’ ci racconta la genesi di Doctor Sleep; racconta di quante volte i suoi lettori gli chiedevano che fine avesse fatto Danny alias Doc, il bambino con la luccicanza che parlava con Tony il suo amico/entità invisibile che lo avvertiva dei pericoli e gli faceva vedere cose che gli altri non potevano vedere. Dopo un po’ anche il nostro scrittore preferito cominciò a chiedersi cosa stesse facendo Danny adesso, quanti anni avrebbe avuto ecc.
Doctor sleep ci toglie proprio questa curiosità e ci mostra un Daniel Torrance adulto, con tutte le cicatrici che i fantasmi dell’Overlook Hotel gli hanno lasciato.
La quarta di copertina recita:


Perseguitato dalle visioni provocate dallo shining, la luccicanza, il dono maledetto con il quale è nato, e dai fantasmi dei vecchi ospiti dell’Overlook Hotel dove ha trascorso un terribile inverno da bambino, Dan ha continuato a vagabondare per decenni. Una disperata vita on the road per liberarsi da un’eredità paterna fatta di alcolismo, violenza e depressione. Oggi, finalmente, è riuscito a mettere radici in una piccola città del New Hampshire, dove ha trovato un gruppo di amici in grado di aiutarlo e un lavoro nell’ospizio in cui quel che resta della sua luccicanza regala agli anziani pazienti l’indispensabile conforto finale. Aiutato da un gatto capace di prevedere il futuro, Torrance diventa Doctor Sleep, il Dottor Sonno. Poi Dan incontra l’evanescente Abra Stone, il cui incredibile dono, la luccicanza più abbagliante di tutti i tempi, riporta in vita i demoni di Dan e lo spinge a ingaggiare una poderosa battaglia per salvare l’esistenza e l’anima della ragazzina. Sulle superstrade d’America, infatti, i membri del Vero Nodo viaggiano in cerca di cibo. Hanno un aspetto inoffensivo: non più giovani, indossano abiti dimessi e sono perennemente in viaggio sui loro camper scassati. Ma come intuisce Dan Torrance, e come imparerà presto a sue spese la piccola Abra, si tratta in realtà di esseri quasi immortali che si nutrono proprio del calore dello shining. Uno scontro epico tra il bene e il male, una storia agghiacciante e meravigliosa, un ritorno al fantastico e all’horror dei primi lavori di King. Doctor Sleep inquieta e fa paura, ma soprattutto commuove ed emoziona.

Direi che si può tranquillamente leggere anche senza aver fatto un giro nell’Overlook Hotel del precedente romanzo; ci saranno però delle figure terrificanti che perderanno un po’ del loro oscuro potere visto che la loro storia è ben narrata in Shining e appena abbozzata nel film.
Menzione speciale per il gatto Azrael che, pur non essendo protagonista della vicenda, merita comunque il premio ‘Luccicanza’.