Adoro Anthony Hopkins. Mi è sempre
piaciuto e credo che nessun altro avrebbe potuto interpretare il
dottor Hannibal Lecter meglio di lui. Mi ricordo quasi ogni sua frase
di quel film.
In questo momento sto pensando ad una
scena specifica: il dottore cannibale sta aiutando l'agente Clarice
Starling nelle indagini su Buffalo Bill (“quant'è cattivo quel
ragazzo”) e dice: “Prima regola: semplicità. Leggi
Marco Aurelio: di ogni singola cosa chiedi che cos'è in
sé, qual è la sua natura.”
Saltando di palo in frasca sono
letteralmente stregata dal paradosso del gatto di Schrodinger.
Mi ci sono sono stritolata il cervello
con questo paradosso e ora è lì tatuato nella mente a solleticare
il mio immaginario; la variazione dello stato causata anche
dall'interazione con il fenomeno, pur quando si tratta di semplice
osservazione. Ho buchi macroscopici in fisica quindi perdonate la mia
incapacità di semplificare una teoria di fisica quantistica.
Veniamo ai fatti che mi hanno evocato
questi due scenari così diversi tra loro.
Entra la studentessa.
Buongiorno vorrei un quaderno a
quadretti
Le indico lo scaffale e le dico: sono
tutti lì. Scegli pure il colore
Si accovaccia davanti allo scaffale e
là resta per buoni 4 minuti. Alla fine riemerge con un quaderno
Monocromo (dicesi monocromo di quaderno con copertina monocolore; lo
fanno di tanti colori diversi e gli studenti li amano perchè ad ogni
materia assegnano un colore così non si sbagliano), mi chiede quanto
costa. Dico il prezzo. Lei riflette e aggredisce di nuovo lo scaffale
cercando altri quaderni.
Riemerge ancora con lo stesso quaderno
di prima mi dice: Ne hai uno più semplice?
??!!!?!?!?!?!
Mi viene in mente il gatto Schrodinger:
il gatto nella scatola è vivo e morto allo stesso tempo ma finchè
non apri la scatola non puoi sapere qual'è il suo stato. Questo
rimane fluttuante finchè l'osservatore non gliene attribuisce uno.
Più semplice di un quaderno Monocromo
a quadretti allora c'è un Non quaderno Non Monocromo senza quadretti
ma finchè non lo ordino ad un fornitore non posso sapere se esiste.
Un Monocromo (dal greco mono=uno,
cromo=colore) è il più semplice, il più anonimo e il più stronzo
di tutti i quaderni del mondo con buona pace di Marco Aurelio e pure
del dottor Lecter.
Più semplice di quello c'è solo un
Non quaderno cioè le cose te le tieni a mente e non le scrivi e, con
buona pace di Schrodinger, ti accorgerai se le sai o non le sai solo
quando il prof ti interrogherà all'esame. Fino a quel momento lo
stato delle tue nozioni è fluttuante come il gatto: potresti saperle
o non saperle.
Mi viene voglia di alzarmi e strappare
la copertina monocolore del quaderno e dirle : Ecco! E' abbastanza
semplice così? Ma io so che la nostra studentessa universitaria in
realtà ha solo la proprietà di linguaggio di un crostaceo di fossa
oceanica.
Ne vuoi uno più economico?
Si
Guarda che al piano sotto a quello che
hai guardato ci sono quei quaderni che costano meno (sono orribili
quaderni con copertine talmente brutte che nessuno ha il cuore di
comprare, così abbiamo ribassato i prezzi sperando di levarceli
dalle palle una volta per tutte).
Si tuffa di nuovo e stavolta emerge con
orrido un quaderno dalla copertina violacea che ritrae ballerine di
danza classica in varie pose. Paga e se ne va.
Credo proprio che se tornerà mi
mangerò il suo fegato con bel un piatto di fave..e un buon Chianti!