Novembre
è il mese della flessione vendite per una libreria universitaria.
I
corsi sono iniziati ad ottobre e la maggior parte degli studenti
compra subito i libri.
Ovviamente
ci sono delle eccezioni; per esempio gli studenti non frequentanti o
gli studenti lavoratori.
Tutta
brava gente che quando viene in libreria ha le idee abbastanza
chiare. Chiedono i libri per il tale esame, verificano e decidono
cosa fare della loro vita.
La
scienza però ci insegna che non tutte le ciambelle riescono col
buco.
Come
in tutte le specie anche l'Homo Studens può vantare la sua discreta
percentuale di mutazioni nonchè aberrazioni genetiche.
La
mutazione casuale ( vedi Darwin
)potrebbe favorire il soggetto nella sua carriera rendendolo più
adatto alla sopravvivenza in facoltà mentre l'aberrazione
genetica...beh quella è tutta un'altra storia.
Non
dimenticherò mai il giorno in cui è entrato in libreria l'Homo
Studens Percasus.
Buongiorno
Buongiorno!
Prego!
La
faccia dello Studens Percasus si deforma improvvisamente in un ghigno
che avrebbe voluto essere un sorriso ma che in realtà tradiva una
terribile ansia da prestazione. Dopo attenta riflessione ho deciso di
chiamarla FacciaDaClismaOpaco
Si,
è proprio la faccia che faremmo se un medico, dopo una chiacchierata
quasi conviviale, ci dicesse che dovremo fare un clisma opaco
)
E' un
sorriso che non è affatto una manifestazione di gioia perchè ci
hanno appena detto che ci vogliono infilare su per il culo litri di
bario per vedere come stanno messe le nostre povere viscere.
Dunque,
il nostro Studens Percasus si poggia al banco, tra la cassa e il
monitor del pc e comincia ad emettere timidi mugolii.
Devo
comprare i libri per l'esame di ..... diritto ...... costituzionale
......... comparato
Devi
fare Diritto costituzionale o Diritto costituzionale italiano e
comparato?
La
faccia da clisma opaco si intristisce ma rimane. Gli occhi si velano
di malinconia mentre i denti stretti assicurano stabilità alla
paresi facciale del nostro Percasus.
Mi
rendo conto di averlo quasi distrutto con questa domanda.
Quale
esame dovrà fare? Chi lo può sapere?
Sviluppo
istantaneamente delle facoltà paranormali e provo con la telepatia a
sondare la mente del Percasus ma quello che vedo mi sconforta
non mi
resta che lasciarlo davanti al bivio e attendere la risposta
Il
Percasus sta soccombendo e non trova il conforto di un amico che lo
aiuti. Le domande che si sta ponendo sono frustate per la sua anima.
Chi sono? Quale corso di laurea sto facendo? Quali esami devo fare?
...boh?!
Lancio
una cima per non farlo affogare.
Il
professore si chiama ***1*** oppure è ***2*** ?
Quasi
urlando dice: ***1***!!
Il
sollievo gli consente di distendere le membra. La faccia da clisma
opaco scompare per lasciare il posto ad un'espressione che somiglia
molto a quella che ci viene quando abbiamo dovuto trattenere una
cacca importante perchè siamo per strada e finalmente, arrivati a
casa sudati marci, ci sediamo sul gabinetto e sganciamo la bomba
incuranti del fatto che abbiamo ancora il giubotto e la sciarpa
addosso.
Finalmente
consegno i libri al Percasus che va via trotterellando felice verso
il pascolo della facoltà.
Quello
che non sospettavo è che l'aberrazione genetica che porta all'Homo
Studens Percasus è molto grave e inabilitante.
Dopo
un paio di ore entra di nuovo con quello che potremmo definire il
'collega esperto'. Il sorriso tirato stavolta somiglia di più a
quello di Mandrake in Febbre da cavallo
Guardando
il suo amico CollegaEsperto mi dice di aver confuso i professori e
che lui doveva fare l'altro esame.
Faccio
il cambio e lo mando via il più presto possibile.
In
realtà queste aberrazioni andrebbero soppresse. C'è un protocollo
non scritto tra noi scienziati che studiamo queste forme di vita; una
sorta di linea-guida che ci imporrebbe di somministrare l'iniezione
letale a questi soggetti inadatti alla vita in ambienti ostili come
la facoltà.
Ho
scelto la strada meno frequentata...ma se torna lo abbatto.
Due strade divergevano in un bosco giallo
e mi dispiaceva non poterle percorrere entrambe
ed essendo un solo viaggiatore, rimasi a lungo
a guardarne una fino a che potei.
Poi presi l’altra, perché era altrettanto bella,
e aveva forse l’ aspetto migliore,
perché era erbosa e meno consumata,
sebbene il passaggio le avesse rese quasi simili.
Ed entrambe quella mattina erano lì uguali,
con foglie che nessun passo aveva annerito.
Oh, misi da parte la prima per un altro giorno!
Pur sapendo come una strada porti ad un’altra,
dubitavo se mai sarei tornato indietro.
Lo racconterò con un sospiro
da qualche parte tra anni e anni:
due strade divergevano in un bosco, e io –
io presi la meno frequentata,
e quello ha fatto tutta la differenza.
Robert Frost