Considero Edward Norton un
grande attore. È bravo quando fa il povero idiota ossessionato dallo
shopping e dai gruppi di sostegno in Fight club, è bravo quando fa
il nazifascio in American history X, è bravo quando fa l’attore
pieno di sé in Birdman. È bravo e basta.
Non si può
considerare bello ma come si può non amarlo quando riesce a dare
profondità ad ogni personaggio che interpreta? Ora sto pensando alla
25° ora. Tra i suoi film non è quello che preferisco ma ad un certo
punto il nostro Ed si getta a capofitto in un monologo qualunquista
dove se la prende con chiunque. Per chiunque intendo ogni tipo umano
che calpesta le strade della sua città; una città che a breve dovrà
lasciare per farsi 7 anni di carcere.
Ecco che non
risparmia neri, italiani, ebrei, agenti di wall street e chicchessia.
Tutti colpevoli,
tutti difettati, tutti stronzi in un modo o nell’altro.
La città
inevitabilmente crea delle separazioni culturali. Non parlo della
divisione in quartieri alti e periferie. Parlo di una suddivisione
dei cittadini in categorie specifiche: automobilisti, centauri (moto
o motorino), ciclisti e pedoni. Quando ci si deve spostare da una
parte all’altra della città si diventa parte di uno di questi
sottogruppi di Sapiens. Il DNA muta istantaneamente e trasforma
ognuno di noi in una specie nuova. C’è ovviamente una gerarchia
che governa questi sottogruppi; una sorta di piramide alimentare. Al
vertice c’è l’automobilista che dall’interno del veicolo
diventa il padrone della strada. Attorno a lui, come sciami di
insetti, si muovono i centauri che arriveranno prima di lui a
destinazione e questo gli provoca una certa inquietudine e anche un
po’ di invidia, almeno finchè non viene a piovere. Ci sono altri
esemplari però che non arriveranno prima di lui e che provocano nel
nostro automobilista un unico sentimento certo e assoluto: il
disprezzo, sono i ciclisti.
Alla base della piramide
ci siamo noi: i pedoni.
Come mandrie di gnu
che attraversano il fiume ci muoviamo in branco ai semafori e subiamo
i soprusi di tutte le altre specie.
Oggi, come il caro
Ed Norton, voglio il mio minuto di qualunquismo.
Voglio sparare a zero su
tutti.
Questo è il mio
monologo della 25° ora.
In culo ai pedoni che
attraversano la strada in diagonale.
Non siete gli alfieri
negli scacchi.
Camminate lenti parlando
al telefono come se vi trovaste nel cesso di casa vostra.
Non vi sopporta nessuno.
È colpa vostra se ci odiano tutti (a noi gnu). E datevi una mossa!
In culo ai ciclisti che
pensano di stare in campagna.
La pista ciclabile dove
sfrecciate è anche il mio fottuto marciapiede.
Vi lascio tutto lo spazio
e cammino dove cacano i cani mentre voi vi incazzate se nella
strettoia sono arrivata prima io e vi tocca frenare.
Fottetevi!
E soprattutto: che cazzo
di lavoro fate se alle 17.30 siete vestiti come Bartali?
In culo a voi
automobilisti! Siete i peggiori.
Guidate di merda.
Passate col rosso e vi
inculate a vicenda nella speranza di guadagnare 30 centimetri di
strada. Ascoltate sempre musica del cazzo: non vi vergognate a
sparare a palla Gigi D’Alessio e Laura Pausini? Mordivoi! Mai una
gioia! Che ne so? Uno che si sente i Tool a cannone.
Se è rosso vi
fermate sulle striscie e a noi tocca circumnavigare il globo per
attraversare. Oppure vi parcheggiate a cazzo di cane e a noi tocca
scavalcarvi dal tettuccio per guadagnare l’altro lato della strada.
In culo ai centauri
stagionali!
Usate la moto o il
motorino solo quando è estate.
Vi riconosco dai cilindri
lucidi lucidi e dai cerchi brillanti.
Non avete mai preso una
goccia di pioggia e non sapete guidare.
Siete ridicoli; vi vestite
da idioti imitando i coatti dei telefilm con quelle bandane sotto al
casco.Ora poi che va di moda guidare con una gamba che penzola spero sempre che qualcuno ve la falci.
Avete tutto il mio
disprezzo visto che uno di voi mi ha distrutto un ginocchio. Stronzi!
In culo al comune di Roma!
Le buche non stanno solo
su strada.
Devo camminare guardando
per terra sennò mi rompo una caviglia dentro le fessure
dell’asfalto.
Ho visto sciami di
vecchietti caracollati per terra per colpa dei dossi e dei crateri.
State attenti assessori
dei miei coglioni: tra poco a Roma si vota.
In culo anche ai vigili
che non servono a un cazzo.
Vi vedo chiacchierare
della partita e del calcio mercato mentre intorno a voi c’è
l’apocalisse.
Se qualcuno vi chiama per
far rimuovere la macchina parcheggiata al posto del disabile gli dite
che tanto ‘nun se po’ fa gnente’.
Morite male aspettando
un’ambulanza bloccata da uno stronzo in doppia fila!
In culo agli autisti degli
autobus.
Non ve ne frega un cazzo
di nessuno. Vi divertite a sentire la gente che si lamenta dietro di
voi perché manca l’aria. Tanto che vi frega? Voi state larghi e
arieggiati al vostro posto di guida.
Siete mandriani dentro; ci portate al pascolo e ogni tanto lasciate un capo di bestiame
indietro; poi mentre corre verso la fermata ed è quasi arrivato
chiudete le porte e ve ne andate. Bastardi!
In culo ai
passeggeri con le loro ascelle malvage. Salite sui mezzi alle 8 di
mattina e puzzate di morte. Non dite che quando siete usciti
profumavate. Non è vero. La vostra è una puzza atavica e
ancestrale. Non vedete una saponetta da una settimana. Siete
assassini di massa!
Ecco fatto