Da brava nerd che si rispetti io amo i
videogiochi.
Non tutti però. Non sopporto i
gestionali e gli strategici.
Mi piacciono gli sparatutto in prima
persona (FPS : first person shooter) ma soprattutto adoro i giochi di
ruolo (RPG: role playing game).
Nel gioco di ruolo il personaggio
cresce e si sviluppa con il dipanarsi della trama del gioco. Si
acquisiscono punti esperienza che consentono di ampliare le abilità
del personaggio. Modestamente la mia vampira di Sacred era diventata
letteralmente invincibile.
Non essendo una giocatrice incallita
non ho giocato a moltissimi RPG ma quelli che ho avuto per le mani mi
hanno dato tante soddisfazioni. C'è un piacere indescrivibile
nell'atto di aggiungere o aumentare un'abilità quando si passa da un
livello al successivo. Chi non gioca penserà che sono una
disadattata e chi gioca sa esattamente di cosa sto parlando.
Il gioco di ruolo ci consente di creare
un personaggio che sarà diverso da tutti gli altri proprio perchè
verrà personalizzato a tal punto da non avere eguali. Ricordo ancora
Dragon Age. Ti potevi creare dal nulla il tuo personaggio. Io creai
una sorta di strigo (vedi the Witcher) donna; una volta tanto che un
gioco consentiva di scegliere il sesso del pupazzetto non me lo sono
fatto ripetere! Era bellissima e letale con il suo spadone a due
mani. O ancora Borderlands e Borderlands 2 dove la mia sirena Maya
alla fine era diventata una cecchina micidiale.
Come ogni gioco anche l'RPG snocciolerà
una lunga serie di missioni che il nostro alter ego digitale dovrà
affrontare e superare per acquisire punti esperienza e aumentare le
proprie abilità. Affronteremo dunque le quest (missioni) principali
e tante sotto-quest (missioni secondarie che daranno meno punti
esperienza).
Mi viene in mente il primo The Witcher;
un gioco eccezionale e talmente coinvolgente da farmelo rigiocare per
tre volte scegliendo ogni volta uno schieramento differente. Il
protagonista Geralt di Rivia, lo strigo di cui sopra, era un gran
figaccione nè buono nè cattivo o forse un po' tutt'e due. Ho
giocato ogni missione, anche la più inutile ma quando sono arrivata
alla missione di ricerca dei Sephirot mi sono fatta due palle così.
In realtà la terza volta che ho ricominciato il gioco l'ho anche
lasciato lì a morire proprio per colpa dei Sephirot. Nei panni dello
strigo dovevi girarti chilometri e chilometri di palude per trovare
tutti questi monoliti; li dovevi attivare e poi non mi ricordo che
succedeva. Una noia mortale. Mi facevano male i piedi pur stando
comodamente seduta davanti al pc!
So a cosa state pensando: vi state
chiedendo dove voglio andare a parare con tutto questo parlare di
RPG?
La risposta è questa: la teoria M ci
dice che ci sono 11 dimensioni ed infiniti universi paralleli. Questi
universi, essendo paralleli, non si incontreranno mai ma io credo di
averne intersecati un paio. O meglio credo che a questo punto della
mia vita si sia creato un flusso di gravitoni che ha consentito a due
di questi universi paralleli di interagire tra loro.
(Qui troverete un post letterario che illustra (alla fine) l'ipotesi di come potrebbe avvenire un contatto tra due universi paralleli. E' per super profani ignoranti come me.)
(Qui troverete un post letterario che illustra (alla fine) l'ipotesi di come potrebbe avvenire un contatto tra due universi paralleli. E' per super profani ignoranti come me.)
Dicevo quindi che c'è stata una sorta di trasferimento.
C'è un universo dove io sono il personaggio di un RPG. Nello specifico sono Geralt di Rivia con il fango fino alle ginocchia, perso nelle paludi, alla ricerca dei Sephirot. L'altro universo è quello da cui sto scrivendo questo post.
Il flusso di gravitoni ha trasferito
un'infinità di quest e sotto-quest noiosissime dall'universo dello
strigo a questo; quello che non ha trasferito sono le abilità dello
strigo. I gravitoni hanno anche trasferito le capacità di ogni boss
di fine livello che ho affrontato nelle diverse avventure da me
giocate nei corpi dei Miei Genitori.
Le quest possono essere relativamente
facili e con poco punteggio (vammi a comprare i cioccolatini della
Venchi al 75%..quelli grandi però). In questo caso basta camminare a
lungo ma su strada piana. I Venchi non si trovano ovunque ma io
posseggo l'abilità necessaria (sviluppata qualche livello fa).
Poi ci sono le missioni
principali...quelle cazzute che poi passi di livello!
Si è rotto il televisore. Ci pensi tu?
Voglio le cuffie senza fili ma quelle
che si vendono a coppia. La coppia di cuffie non la vende quasi
nessuno e tu devi quasi morire per trovarle perchè le vende solo
l'emporio che si trova nella zona del crepuscolo ossia quella zona
che si trova tra la vita e la morte ai confini della realtà; una
porta che si apre solo se chi cerca qualcosa ne ha veramente bisogno
ma quando comprerai la coppia di cuffie senza fili dovrai lasciare un
pezzo della tua anima in pegno e dovrai tornare periodicamente a
rinnovare la polizza altrimenti andrai all'inferno. Infatti
periodicamente ci torno a comprare nuove cuffie senza fili perchè si
rompono come niente in mano ai 'Miei Genitori'.
Un Easter egg di solito in un gioco è
una cosa simpatica di nessuna utilità o valore ma che il giocatore è
fierissimo di aver trovato. Nei forum di videogiochi ci si scambiano
informazioni su dove trovare questi oggetti o scritte.
L'addetto agli easter egg di solito è
mio padre. L'ultimo che mi ha chiesto non l'ho ancora trovato perchè
forse non esiste più. Ho in mano la prova che è esistito ma non c'è
ancora conferma ufficiale che esista ancora. È un po' come il mokele mbembe
o lo yeti. E' come il 719, l'autobus che si dice passi per viale Marconi ma che puoi aspettare per tutto il resto della tua miserabile vita...tanto non passerà. Alcuni dicono di averlo visto ma non ci sono prove delle
loro affermazioni.
L'easter egg che mi sta levando la
pelle è una batteria Kodak da 3v al litio.
Ho camminato, camminato e camminato
ho calvalcato calvalcato e cavalcato
venerdì assalterò la ferramenta che
ha preso nota della tipologia di easter egg (premettendo che non aveva mai visto
niente del genere) e scoprirò se la missione andrà a
buon fine
oppure se perderò rovinosamente a un
passo dalla fine del livello
ma la strada è lunga e, come disse
Robert Frost "ho promesse da mantenere e miglia da percorrere
prima di dormire...miglia da percorrere prima di dormire"
sempre che non muoia prima che il gioco
finisca!