Università chiusa da cancelli, lance puntate verso i malintenzionati e fossato con alligatori.
Io di vedetta in libreria con un fucile sniper puntato verso il male che non dorme. Fuori un vento polare spazza i marciapiedi.
Entra lui. Il futuro (ma futuro futuro) ingegnere.
Ciao, siete aperti?
(No, sono il ladro che sta svuotando il negozio e tu ora sei un testimone scomodo. Dovrò ucciderti) Certo. Cosa cercavi?
Aspetta che lo guardo sul telefono.
(cerca, scorre, scorre e cerca col ditino focomelico)
Ecco. Leggi.
XX di YY si portava qualche anno fa a Lettere ma ora non si porta più. Mi dispiace non ce l'ho.
Ah...e quest'altro?
È sempre XX di YY.
Ma come?
Mi stai facendo vedere il programma d'esame diviso per punti. Il punto 1
e il punto 2 vanno studiati sullo stesso libro. (genio!)
Ah... Ma perchè si portava a Lettere?
(ma un pacco de cazzi tuoi per esempio?) Non lo so in quale esame veniva richiesto ma so che non è un testo difficile
Ma io faccio ingegneria!
(e sticazzi!) allora ti conviene andare alla libreria di ingegneria. Magari là lo trovi (cojone)
E dov'è?
Spiego la strada per andà affanculo all'altra libreria
Ma è lontano?
(c'hai si e no 24 anni. A merda! Muovi sto culo flaccido fuori da qui che me stai a rubà l'aria!) No
Sicura?
(Mò te pugnalo con la penna Bic nera) Si
Finalmente esce. Andrà incontro al proprio destino e alle intemperie.
Se non gli sparerò io col mio sniper probabilmente lo farà il commesso
della libreria di ingegneria
Sic transit 2017