La mia passione per l'ufologia non appare spesso su questo
blog. Qualcuno storcerà il naso sentendo parlare di questo argomento e non
posso dar torto a chi lo fa, visto che il panorama che si apre agli occhi di
chi non è interessato all'argomento è una desolante carrellata di pazzi maniaci
e spostati che dicono di parlare con questo o quel venusiano che gli ha detto
un sacco di cose le quali però non possono essere riferite al mondo perchè
ancora non è pronto. Poi ci sono i disadattati che descrivono gli alieni come
esseri fatti solo di luce e spiritualità che parlano ai nostri cuori ma noi non
li possiamo sentire perchè non abbiamo ancora raggiunto la pace interiore che
aprirebbe quel canale di comunicazione. La lista purtroppo è lunga. Voglio
rassicurarvi: io non parlo con nessun essere di luce e non sento le voci
interiori. Ho visto qualcosa nel cielo che ancora non sono riuscita a spiegare
e ho letto dei tanti avvistamenti inspiegabili che mi fanno pensare che non siamo soli nell’universo ma che forse qualcuno che non è del nostro
pianeta ci ha osservati e forse ancora ci osserva.
Stephen Hawking tempo
fa ha detto che non dovremmo essere ansiosi di avere un contatto con una specie
aliena poiché, nel caso il contatto avvenisse, sarebbe certamente con una
civiltà tecnologicamente molto superiore alla nostra; citando poi l’invasione
del continente americano da parte degli europei ci ha prospettato come
finirebbe questo incontro extraplanetario: la fine della nostra civiltà e l’acculturazione
forzata o l’estinzione della specie. Non posso non concordare col nostro amico
Stephen: la scoperta dell’America ha provocato circa 80 milioni di morti tra
uccisioni e malattie importate. Saremmo fottuti.
Ora però immaginiamo che, come nella serie Star Trek, una
civiltà aliena benevola e ansiosa di condividere il proprio bagaglio culturale
decida di preparare il primo contatto. Per prima cosa il capitano
dell’astronave nascosta dietro la faccia
buia della luna manderebbe sul nostro pianeta una squadra di tecnici specializzati
in varie discipline a studiare la situazione: scienziati farebbero stage in
vari laboratori universitari, antropologi si inserirebbero nella società civile
assumendo incarichi di vario genere per imparare usi e costumi, valori e
credenze religiose; tutto questo per non commettere errori al momento del
contatto palese. Diciamo che uno di questi antropologi venga inviato nella
libreria dove lavoro ad assistermi nel mese di ottobre, quando comincia l’anno
accademico e i nuovi iscritti (le matricole) vengono per la prima volta a
comprare i testi d’esame. Il nostro alieno ci chiamerebbe probabilmente Terrani
(come su Venere ci sono i venusiani e su Marte i marziani).
Vi racconterò il primo contatto con un Terrano (a parte
quello con me visto che mi da una mano in libreria).
Il Terrano in questione entra e chiede all’alieno due libri.
L’alieno gli spiega che quei due titoli che chiede sono appena finiti ma
torneranno proprio domani quindi se vuole li può prenotare lasciando due
acconti. Il Terrano ci sta. Non è il primo a prenotare quei due libri; c’è una
lista bella lunga. L’alieno segna il cognome del Terrano su due liste separate,
una per ogni titolo che vuole prenotare. Il Terrano deve lasciare due acconti:
uno di 10 euro per il libro più costoso e una di 5 euro per quello più
economico. L’alieno batte due scontrini separati, uno per ogni acconto e il Terrano
se va soddisfatto coi suoi due scontrini da 5 e da 10. L’alieno è molto
ottimista: ha fatto un buon lavoro ed è riuscito a spiegarsi bene sotto la mia
supervisione (non sono mai dovuta intervenire il ragazzo ci sa fare!). Il
giorno dopo ci arriva solo uno dei due libri, l’altro è in ritardo di consegna
ma il Terrano non lo sa e arriva fiducioso di ritirare i suoi libri.
Terrano: buongiorno sono venuto a prendere i libri di ieri
(L’alieno ieri ha visto e parlato con almeno 100 studenti e
non ricorda quel Terrano in particolare … neanche io a dir la verità)
Alieno: Buongiorno quali erano i libri?
Terrano: i libri che ho prenotato ieri!
L’alieno resta un attimo interdetto: ieri ha parlato con metà del pianeta in libreria, ha preso prenotazioni per almeno 5 titoli diversi e comincia a pensare che forse non è adatto all’incarico. Questi Terrani si ricordano tutto e lui no. Forse sono molto più evoluti di lui; magari hanno un sistema neurale espanso e riescono ad accedere a tutti gli engrammi di memoria, anche a quelli più remoti! Si tranquillizza solo quando intervengo personalmente cercando di spiegare al Terrano che ieri abbiamo parlato con decine di persone e preso altrettante prenotazioni: non ricordiamo quali sono i libri che aveva prenotato. Quali libri aveva ordinato?
Il Terrano sbianca e
tira fuori gli scontrini dicendo ci ha dato 15 euro. L’alieno è stato scaltro
perché dietro agli scontrini ha scritto quali sono i titoli per cui ha lasciato
l’acconto. La faccia è salva! Tutto sotto controllo. Prende la lista e una
copia dell’unico titolo arrivato. Spiega al Terrano che per il momento può
ritirare solo uno dei due perché l’altro ancora non c’è. Restituisce al Terrano
lo scontrino da 5 euro e scala dal prezzo del libro i 10 euro della
prenotazione. Gli comunica quanto deve pagare e batte lo scontrino.
Il Terrano è
immobile, guarda l’alieno proprio come fosse un alieno. L’alieno per un attimo
si sente scoperto: forse la chirurgia facciale per assomigliarci non è stata
accurata e il Terrano se n’è accorto! L’addestramento che ha dovuto affrontare
per questa missione è stato duro e produce i suoi frutti: non cede al panico e
comunica nuovamente al Terrano l’importo che ancora deve per poter ritirare il
libro.
Terrano: Io ieri ho dato 15 euro però
Alieno: si 5 erano per il libro che ancora non è arrivato e 10 erano per questo libro che ora stai ritirando.
Terrano: no io ieri ho dato 15 euro
Alieno: ?! si ma erano per due libri diversi. Uno lo stai ritirando ora ed è quello per cui mi hai lasciato 10 euro. Gli altri 5 euro li hai dati per il libro che deve ancora venire quindi ti restituisco lo scontrino di quella prenotazione in attesa che riceviamo il libro ritardatario.
Il Terrano resta un lungo momento in silenzio. L’alieno è abituato a vedere quell’espressione perché sull’astronave c’è un androide che ogni tanto fa dei cicli di autodiagnostica e resta in silenzio guardando il vuoto anche per delle ore. Solo che quello di fronte a lui non è un androide è un Terrano del cazzo e a lui questa specie comincia ad andare sui coglioni trilobati che ha dietro la schiena.
Terrano: io ieri ho dato 15 euro perché adesso mi togliete solo 10 euro dal prezzo del libro?
Intervengo anch’io cercando supportare il mio collaboratore
e spiegando per l’ennesima volta la situazione. In due (io e l’alieno) forse
riusciamo a comunicargli qualcosa per via telepatica perché all’improvviso il
Terrano realizza la situazione e capisce quello che l’alieno stava cercando di
spiegargli. L’alieno era ormai a un passo dal bestemmiare in klingon ma non ce
n’è stato bisogno.
Chiude l’estenuante trattativa col Terrano e mi dice che
deve andare un attimo in bagno. Si chiude dentro e attiva il suo comunicatore
con l’astronave madre.
Alieno: qui XZKY
Astronave madre: ti sentiamo XZKY
Alieno: teletrasporto per uno. Chiedo il permesso di salire a bordo
Astronave madre: ti abbiamo agganciato resta in posizione. Stai abbandonando la missione? Hai un rapporto da presentare prima di salire?
Alieno: si. Esito negativo. Richiamate le squadre. Specie poco evoluta. Inadatta a gestire il pianeta. Preparate il protocollo per l’invasione
Lo dicevo che Stephen Hawking aveva ragione