martedì 31 marzo 2009

Enter Sandman - Metallica testo e traduzione


Say your prayers, little one
Don't forget, my son,
To include everyone
Tuck you in, warm within
Keep you free from sin
Till the sandman he comes
Sleep with one eye open
Gripping your pillow tight
Exit: light
Enter: night
Take my hand
We're off to never-never land
Something's wrong, shut the light
Heavy thoughts tonight
And they aren't of Snow White
Dreams of war, dreams of liars
Dreams of dragon's fire
And of things that will bite
Sleep with one eye open
Gripping your pillow tight
Exit: light
Enter: night
Take my hand
We're off to never-never land
Now I lay me down to sleep
Pray the Lord my soul to keep
If I die before I wake
Pray the Lord my soul to take
Hush little baby, don't say a word
And never mind that noise you heard
It's just the beasts under your bed
In your closet, in your head
Exit: light
Enter: night
Grain of sand
Exit: light
Enter: night
Take my hand
We're off to never-never land

Traduzione

Dì le tue preghiere, piccolo
Non dimenticare, figlio mio,
Di includere tutti
Mettiti sotto le coperte, calde dentro
Liberati dai tuoi peccati
Fino a quando giungerà l'uomo del sonno
Dormi con un occhio aperto
Stringendo forte il tuo cuscino
Esci luce
Vieni notte
Prendi la mia mano
Siamo giunti sulla terra che non esiste
Qualcosa è sbagliato, spegni la luce
Pensieri seri stasera
E non sono bianchi come la neve
Sogni di guerra, sogni di bugiardi
Sogni di fuoco di drago
E di cose che mordono
Dormi con un occhio aperto
Stringendo forte il tuo cuscino
Esci luce
Vieni notte
Prendi la mia mano
Siamo giunti sulla terra che non esiste
Adesso mi stendo a dormire
Prego il Signore di vegliare sulla mia anima
Se dovessi morire prima di svegliarmi
Prego il Signore di prendersi la mia anima
Silenzio piccolo, non dire una parola
E non fregartene di quel rumore che hai sentito
E' solo la bestia sotto il tuo letto
Nel tuo cassetto, nella tua testa
Esci luce
Vieni notte
Granello di sabbia
Esci luce
Vieni notte
Prendi la mia mano
Siamo giunti sulla terra che non esiste

La musica universale



La musica occidentale è approdata in un angolo remoto dell'Africa. Da molto tempo ci si chiede se la percezione della musica sia universale. Un modo per capirlo è appurare se le emozioni trasmesse dalle note dei Queen o degli U2 trasmettono le stesse emozioni anche a chi non ha mai ascoltato la musica occidentale.Per questo Thomas Fritz, neuroscienziato del Max Plank institute, ha deciso di spingersi sulle montagne del Camerun settentrionale, dove vive isolato il popolo mafa. Ha riunito una ventina di persone che non avevano mai ascoltato la radio. E gli ha fatto sentire dei brani occidentali composti appositamente per esplorare le capacità del cervello di riconoscere tre emozioni: felicità, tristezza e paura. Ha poi replicato la prova in Germania con una ventina di europei. I mafa e gli occidentali hanno riconosciuto le note della felicità rispettivamente sei volte su dieci e dieci volte su dieci, quelle della tristezza e della paura la metà delle volte e otto volte su dieci.Quando poi i brani venivano manipolati, sia i camerunesi sia gli europei hanno preferito gli originali. "L'associazione tra musica ed emozioni non sembra un artefatto culturale", conclude Fritz, sottolineando che la musica è un linguaggio universale con un ruolo chiave nell'evoluzione umana.

lunedì 30 marzo 2009

Un altro mostro in libertà


Io se fossi Dio a quest'ora non saprei più dove mettere le mani... anzi, addosso a chi metterle!
Per esempio bastonerei con fulmini globulari don Giorgio Carli.

Chi è costui? Don Giorgio Carli è un sacerdote "arrestato il 14 luglio 2003 con l'accusa di violenza sessuale continuata ai danni di una giovane donna, all'epoca dei fatti una bambina, che il sacerdote avrebbe violentato per cinque anni, dai nove ai quattordici, nella canonica della quale era cappellano. Fu prosciolto in primo grado, condannato a sette anni e mezzo in appello. In questi giorni la Corte di Cassazione lo ha prosciolto per la sopraggiunta prescrizione del reato. Il sacerdote, assistito dall'avvocato Franco Coppi, lo stesso che in un primo momento era stato chiamato a difendere Pierino Gelmini ma che rinunciò in seguito ad alcune esternazioni troppo veementi di quest'ultimo, non ha voluto rinunciare alla prescrizione e il processo si è chiuso così. E la Diocesi non ha fatto attendere i commenti: «A carico di don Giorgio non esiste più alcuna sentenza di condanna. Per parte nostra abbiamo sempre creduto nella sua innocenza. Per questo egli è sempre rimasto confermato nel suo incarico di parroco ed ora riprenderà in pieno il suo ministero sacerdotale». Affermazioni molto, molto lontane dalla verità. Perchè don Giorgio Carli non è assolto, è prescritto: come Andreotti. L'esistenza del reato è stata riconosciuta, visto che la Corte lo ha condannato al risarcimento delle parti lese per 760.000 euro. La Cassazione ha stabilito che le violenze sessuali ai danni della bambina che all’epoca frequentava la parrocchia di San Pio X ci furono. Don Giorgio non dovrà scontare in carcere la pena perchè è trascorso troppo tempo. Nessuna assoluzione, dunque, ma solo la "grazia" della prescrizione. E il fatto che don Carli torni a dire messa è vergognoso, indecente. Pesa. Pesa quanto l'assenza di qualsiasi solidarietà della Chiesa con la vittima."

Dal blog di Vania Lucia Gaito autrice di Viaggio nel silenzio. Leggetelo!

Sahelanthropus tchadensis


Discover Stati Uniti:

Non passa giorno senza che i paleoantropologi non aggiustino l’ambientazione, modifichino i personaggi e rivedano i tempi della nostra storia passata. Sulla base di nuovi fossili o di dati sull’identikit genetico dei nostri progenitori, devono continuamente rivedere frasi, aggiungere pagine o anche interi capitoli.Per esempio, fino a non molto tempo fa, l’Australopithecus afarensis di 3,6 milioni di anni (a cui appartiene lo scheletro trovato in Etiopia della famosa Lucy) era considerato il nostro antenato più antico. Ma il ritrovamento nelle dune del Sahara del Sahelanthropus tchadensis, che risale a ben sei o sette milioni di anni fa, ha creato scompiglio: la forma dei denti e altre caratteristiche fanno pensare che questa specie sia legata al ramo degli ominidi piuttosto che a quello delle scimmie. Si è aperto quindi un nuovo mistero sull’identità del primo antenato e sulle nostre origini.Nuovi reperti risponderanno presto al nuovo quesito, ma sicuramente ne apriranno degli altri. “In fin dei conti è procedendo con domande e risposte che scriveremo la nostra storia”, conclude il mensile statunitense Discover.

Tempesta solare nel 2012

New Scientist Gran Bretagna 21 marzo 2009

Nel 2012 una tempesta solare potrebbe distruggere le grandi reti elettriche dei paesi tecnologicamente avanzati come gli Stati Uniti o l'Europa. È la previsione della Nasa. Ogni undici anni circa l'attività solare compie un ciclo che culmina con una tempesta solare più o meno violenta: un'emissione di milioni di particelle cariche che danneggiano i satelliti e possono influenzare il campo magnetico terrestre.Nel 1859 una tempesta, conosciuta come "evento di Carrington", distrusse le reti del telegrafo di tutto il mondo. Oggi a essere colpite sarebbero le reti elettriche da cui dipendono luce, gas, acqua, trasporti, comunicazioni, riscaldamento e conservazione del cibo. Per riparare anche solo in parte i danni devastanti causati dalla tempesta ci vorrebbero molti anni. Con un preavviso adeguato potrebbero essere prese alcune precauzioni, ma al momento non c'è un buon sistema di allarme.L'unico è l'Advance composition explorer, un satellite lanciato nel 1997 che controlla la superficie solare: può dare un preavviso di 15-45 minuti, forse insufficiente. Se la tempesta non colpirà nel 2012 potrebbe farlo undici anni dopo o venti o trenta. Il difficile, secondo la Nasa, è convincere l'opinione pubblica a preoccuparsene

venerdì 27 marzo 2009

Benvenuto nella tua desertica, nuova realtà


L'inceneritore di Acerra produrrà 600 tonnellate di ceneri e scorie al giorno che andranno smaltite in discarica. Lo afferma in una nota il Wwf. L'impianto, spiega l'associazione ambientalista, "produrrà ceneri e scorie pari a circa il 30% in peso di ciò che vi entrerà. Su duemila tonnellate in entrata di rifiuti al giorno, produrrà 600 tonnellate al giorno di ceneri e scorie da smaltire in discarica".

Inoltre, sottolinea il Wwf, "emetterà comunque ogni giorno oltre 11,5 milioni di metri cubi di fumi che con il loro carico di inquinanti contamineranno aria, suolo e acque". Diossine, furani, Pcb e metalli pesanti sono particolarmente pericolosi in quanto sono persistenti, vale a dire che tendono a concentrarsi nell'ambiente e sono bioaccumulabili, tendono cioè a concentrarsi lungo la catena alimentare. "Anche se dovesse emettere - ammonisce il Wwf - meno di 50 picogrammi di diossine per metro cubo, ossia la metà del limite previsto dalla normativa, l'impianto di Acerra emetterà comunque ogni giorno un quantitativo totale di queste sostanze pari a circa 550 milioni di picogrammi. Considerato che la dose tollerabile giornaliera per un adulto di 70 kg di peso è di circa 140 picogrammi, la quantità di diossine che sarà ogni giorno emessa dall'inceneritore di Acerra equivarrà alla dose giornalmente tollerabile per una popolazione di quasi 4 milioni di individui adulti: quasi 10 volte l'intera popolazione di Acerra.

giovedì 26 marzo 2009

Infinite opportunità!


Ipse dixit: "Quando mi hanno domandato 'ma lei cosa farebbe se si trovasse nella situazione di una persona licenziata' - ha riferito il premier - , io ho risposto: beh, non resterei con le mani in mano, cercherei di darmi da fare in qualunque altra direzione, intanto potrei cercare un altro lavoro perchè non è detto che una persona debba nascere e morire sempre con lo stesso lavoro e poi mi darei da fare anche in lavori imprenditorialmente da mono persona, cioè cercherei di fare qualche cosa, naturalemnte contando sulla cassa integrazione".


Ma come hanno fatto a non pensarci?! Tutti questi cassaintegrati che stanno lì a disperarsi perchè hanno perso il lavoro e parte dello stipendio.

Potrebbero mettersi in proprio!

Per esempio potrebbero:

- Comprare della droga all'ingrosso e rivenderla al dettaglio!

- Diventare imprenditori in una attività a conduzione familiare prostituendosi e facendo prostituire moglie e figli (attività piuttosto redditizia di questi tempi)

- Rapinare supermercati e uffici postali (tanto per iniziare..poi si può passare alle banche)

- Scippare le vecchiette che hanno ritirato la pensione (un evergreen!)

- Per coloro che siano artisticamente dotati poi c'è una vasta gamma di personaggi da interpretare al fine di farsi aprire la porta dal pensionato di turno e svuotargli la casa: agenti delle tasse, lettori di contatori, incaricati dell'INPS e quant'altro.

- Qualora poi i nostri cassaintegrati fossero fisicamente allenati (parliamo soprattutto di operai metalmeccanici, edili ecc) un'alternativa molto valida sarebbe la rapina in villa. Questa opportunità di lavoro consentirebbe anche il lavoro in team affiatati, una vita sana fatta di corse per i prati delle ville e salti ad ostacoli oltre i muri di cinta, contatto con gli animali (cani da guardia) e sfide alla corsa campestre.

- Chi vive in località marittime poi ha finalmente l'opportunità di vivere in prima persona la sfida che da sempre opoone l'uomo e il mare facendo lo scafista. Si conosce sempre gente nuova e da tutto il mondo.

Questo vuole essere solo uno spunto alla proposta che il nostro Silvio nazionale ha fatto a coloro che hanno perso il lavoro. Il limite sarà solo la fantasia di ciascuno.

mercoledì 25 marzo 2009

La misura del Tempo e dello Spazio: Annunaki parte 3

Il professor H.V. Hilprecht, nel 1906, affermò che «tutte le moltiplicazioni e le divisioni di tavolette provenienti dalle biblioteche di Nippur e di Sippar e da quella di Assurbanipal si basano sul numero 12.960.000». Questo numero, dedusse il professore, era correlato a 25.920 (12.960 x 2). Qual è l’importanza di questo numero? Semplice: 25.920 anni è il “grande anno”, ovvero la durata di un ciclo precessionale.Il calcolo di Hilprecht è ormai accettato e la maggior parte degli studiosi ammettono che la Precessione degli Equinozi fosse conosciuta dai Sumeri. Manco a dirlo, lo stesso fenomeno era noto in India, agli Egizi, e ai Maya (sarebbe bene dire agli Olmechi). Sul fenomeno stesso – ovvero il lentissimo movimento circolare dell’asse terrestre, in seguito al quale la posizione delle costellazioni appare “retrocedere” nel firmamento – si basa lo Zodiaco. Che era già in uso, anche questo è un fatto ormai appurato, appunto a Sumer. La funzione dello Zodiaco è paragonabile a quella di un gigantesco orologio, in cui i segmenti, invece di essere le ore, sono i segni zodiacali.Questo orologio permette di misurare il tempo, con precisione perfetta, sul lunghissimo periodo; visto che ogni segno copre un periodo di 2.160 anni. Ora: sorvoliamo sul fatto che non si spiega come avessero fatto a calcolare un fenomeno che richiede un arco di tempo lunghissimo per essere avvertito (lo spostamento è di un grado ogni 72 anni), e di strumentazioni sofisticate per essere osservato e calcolato (come facevano a calcolare – anche ammettendo notassero il movimento – gli angoli, e quindi a dedurre il cerchio… col goniometro?); ma a che serve un orologio di queste dimensioni a una civiltà emergente, senza una lunga Storia alle spalle, e che – ufficialmente – è perdurata per circa 2.000 anni? A una farfalla, per capirci, servirebbe a qualcosa uno strumento di misura del tempo tarato su vent’anni? Per altro, l’intero sistema sessagesimale introdotto dai Sumeri per la misura del tempo – che abbiamo ereditato e ci pare l’unico possibile, ma ovviamente non è affatto così – così come il moderno calendario, basato su quello di Nippur, erano impostati per essere utilizzati in relazione al grande anno, quali suoi sottomultipli. (E potremmo da qui far partire un torrente d’inchiostro numerologico con sorprendenti corrispondenze, ma vi risparmio!).Quindi, i Sumeri di fatto utilizzavano – e noi stessi lo facciamo, senza saperlo – un sistema di calcolo del tempo extralarge.Perché? Forse, perché la loro reale Storia – o la Storia che avevano ereditato – necessitava di un tale strumento. Forse, perché per chi aveva progettato questo orologio, la vita di un essere umano era paragonabile a quella di una farfalla.




La misura del tempo e dello spazio: Annunaki parte 2


Le straordinarie conoscenze astronomiche dei Sumeri sono uno degli elementi che con maggior forza spinge a credere che questo popolo avesse avuto dei “maestri” estremamente edotti dal punto di vista scientifico. (Parliamo qui di Astronomia, ma lo stesso stupore lo abbiamo di fronte alle loro conoscenze matematiche, geometriche, architettoniche – basti pensare ai perfetti orientamenti e proporzioni delle Piramidi e di tanti altri monumenti). Riguardo le reali conoscenze astronomiche dei Sumeri, però, la realtà si confonde inestricabilmente con la fantasia. Soprattutto nell’era di Internet! Il problema è che non si presta sufficiente attenzione alla verifica delle fonti, così gli autori – in buona fede – creano una sorta di “telefono senza fili” man mano ingigantendo o perdendo pezzi per strada, così spesso si trovano informazioni inesatte anche in eccellenti articoli o libri. I pezzi che si perdono più spesso sono i “forse” e le desinenze in “-ebbe”; quelle del condizionale… Detto questo, le conoscenze effettive degli antichi mesopotamici non sono certo cosa da poco. E sono vaste e sorprendenti. Perlomeno al limite dell’inspiegabile. Tanto che l’ipotesi extraterrestre diventa forse più facile da accettare piuttosto che altre.Ma vediamo cosa di certo sapevano i Sumeri. E visto che si rischia di prendere grossi granchi, poiché le traduzioni e interpretazioni delle tavolette cuneiformi sono spesso controverse, muoviamoci su un terreno più sicuro: quello delle conoscenze – comprovate e indiscutibili – degli antichi Greci.Questi dichiaravano senza giri di parole che le loro conoscenze astronomiche le avevano apprese dai Caldei. Ovvero i mesopotamici. Tanto che il termine stesso “Caldeo” era sinonimo di “Astronomo”.I mesopotamici, a loro volta, scrivevano che le conoscenze erano ereditate da documenti precedenti, più antichi, e si premuravano sempre di segnalare che erano traduzioni dall’“Antica Lingua”: il Sumero. Non rischiamo di sbagliare, quindi, se elencando una serie di strabilianti nozioni dei Greci – senza nulla togliere al genio dei filosofi – deduciamo che sia “farina del sacco” dei Sumeri.Avevano corretta nozione del sistema eliocentrico e di tutti i moti della Terra, ne conoscevano le esatte dimensioni, e quanto distasse la Luna. Conoscevano di certo Mercurio – che tutt’ora non è semplicissimo da individuare. Sapevano che le stelle si trovano a distanze che rasentano l’infinito; l’esistenza dei meteoriti era un fatto pacifico (e non lo è stato fino al secolo scorso!), così come la periodicità delle comete. Erano in grado di prevedere le eclissi, e ne conoscevano le cause e le dinamiche; sapevano che la Terra era sospesa nello spazio da “milioni di anni”.E conoscevano persino il complesso fenomeno della Precessione degli Equinozi, di cui parliamo più avanti. Molti passi dei Principia di Newton altro non sono che la traduzione del De facie di Plutarco. Per esempio la definizione della forza centripeta, e il passo in cui Plutarco spiega che la Luna procede nella sua orbita circolare attorno alla Terra e non cade per via della compensazione tra attrazione centripeta e forza centrifuga. Il genio Sir Isaac era un sostenitore della superiorità culturale degli antichi, e senza imbarazzo affermava di avere l’obiettivo di riscoprire le conoscenze andate perdute nei secoli. Tant’è vero che le sue fonti erano appunto le opere degli antichi. Ricercava, apertamente, quella stessa prisca sapientia (conoscenza primitiva) che si narrava fosse stata incisa da Ermete Trismegisto – semidio che l’aveva ricevuta dagli dèi! – su due colonne scoperte da

La misura del tempo e dello spazio: Annunaki parte 1

Tratto da Hera 110 - Marzo 2009
di Daniele Bonfanti L’ipotesi degli antichi astronauti, di cui per fortuna negli ultimi anni si comincia a poter parlare senza troppe riserve e senza venire presi in giro anche in ambito accademico, non è nata con Sitchin, ma molto prima. Ha trovato precursori letterari in vari scrittori, poi è stata ventilata da autori come Charles Fort e il duo Bergier & Pauwels, proposta in maniera esplosiva negli anni Sessanta da Erich Von Däniken (con tanti meriti e tanti demeriti, quest’ultimo…) e da Peter Kolosimo. Sitchin ha affrontato però il problema in maniera inedita, collocando la teoria in un contesto più ampio, più circostanziato e documentato, e fornendole lo spessore che ha consentito a tale ipotesi di approdare anche in ambienti scientifici. E nasce da un semplice ragionamento. In Mesopotamia – ci insegnano a scuola – la civiltà nasce “all’improvviso”, i Sumeri paiono sbucare dal nulla già in possesso di avanzate conoscenze tecnico- scientifiche, e di una sofisticata cultura. Prima, niente. Poco più che scimmioni un po’ svegli. Bene, sappiamo che questo è semplicemente risibile. Quindi, le ipotesi sono due. Uno: c’era qualcuno prima, da cui i Sumeri ereditarono le proprie conoscenze, e di cui si è persa traccia. Una civiltà precedente e con una lunga Storia alle spalle. Due: la cultura è di provenienza esotica; qualcuno ce l’ha portata dall’esterno. Ora, noi, nel 2009, sappiamo con certezza che l’ipotesi uno è vera. Cioè, sappiamo che prima dei Sumeri fiorirono altre civiltà. A Gerico, 8000 anni prima di Cristo si sviluppava una cultura raffinata. E Gerico non era – come i più ottusi ambienti nonostante tutto continuano a sostenere – una specie di solitaria eccezione. C’erano molte altre città sul Giordano, sue contemporanee, come Tell Ghassul. In Turchia la città di Catal Hüyük è di gran lunga precedente alla civiltà Sumera. Le ricerche sui “Popoli del Mare” continuano a portare a risultati eccezionali. E da molti anni ricercatori come Graham Hancock e Robert Bauval girano il mondo collezionando indizi importanti che portano a supporre che la civiltà sia iniziata molto prima di quanto insegna la Storia ufficiale. Quindi, per quanto ancora i dati in nostro possesso siano lacunosi, e in alcuni casi contraddittori, sappiamo che i Sumeri ereditarono da qualcuno le loro conoscenze, e da questo qualcuno probabilmente le ereditarono anche gli Egizi, la civiltà Indiana, e quelle dell’America Centrale. E questo spiegherebbe i molti parallelismi tra queste culture, che tuttavia da un punto di vista antropologico non sembrano derivare l’una dall’altra, ma piuttosto, appunto, da un ceppo precedente e comune. Questo smonta il valore dell’ipotesi due, quella esotica o, appunto, extraterrestre? La risposta è no. Infatti, a deporre a favore di questa ipotesi c’è, in primo luogo, la tesi dei popoli antichi stessi.
Come si è detto, loro dicevano esplicitamente di aver ricevuto gli insegnamenti da gente scesa dal cielo. Quindi, si può dire che sostengano l’ipotesi esotica! A questo si somma la gran quantità di manufatti (come gli Ooparts, gli oggetti “fuori posto” che continuano a essere ritrovati un po’ dappertutto, e la cui realizzazione presuppone una tecnologia di alto livello) e conoscenze scientifiche che una civiltà precedente terrestre, per quanto avanzata, difficilmente avrebbe potuto produrre – perlomeno senza lasciare una traccia duratura. Ovvero: se questa superciviltà precedente era terrestre, che fine ha fatto? L’ipotesi è quella di un immenso disastro. Ma è davvero possibile che la nostra civiltà attuale, per esempio, possa essere spazzata via da un cataclisma tale per cui tra dodici, tredicimila anni, non si trovi più traccia di noi?La risposta che danno gli esperti è che probabilmente è possibile.Ma andiamo oltre e cogliamo un punto importante: le due ipotesi si escludono a vicenda? In verità no, per niente. E – anche qui – basterebbe dare ascolto a ciò che sostengono gli antichi. Infatti, i Sumeri narrano di essere stati preceduti da altre genti, e così fanno gli Egizi e gli Indiani; narrano di cicli, di guerre e di distruzione, e di periodi di regnanti semidivini. Lo fanno parlando di date e di anni – quindi, lo ripeto, ritenendo Storia e non Mito ciò di cui riferiscono.La lista dei re di Manetone – sacerdote egizio del III secolo a.C. ripreso da Cornelio Agrippa – si spinge indietro fino a stabilire l’inizio del regno di Ptah in Egitto circa nel 21.000 a.C., e Ptah è un nome non di origine egizia, ma semitica. Veniva quindi, come d’altra parte gli Egizi stessi spiegano, da oltre il Mare. E lo stretto del Mar Rosso, che separa l’Egitto dalla zona mesopotamica, veniva chiamato Ta-Neter: “Luogo degli dèi”. Gli storici sono concordi nell’affermare che la lista dei Re di Manetone è corretta per quanto riguarda i sovrani umani – da Menes in poi – e concordano persino nel ritenere che Ptah, Ra, Osiride, Thot, e gli altri primissimi sovrani siano realmente esistiti. Ovviamente si ritiene però, in ambito “ufficiale”, si tratti di eroi divinizzati, ma umani.Ma questi regnanti dei tempi antichi, dicono invece le cronache, erano “coloro che erano scesi dal cielo”.

lunedì 23 marzo 2009

Mai imbrogliare un cane

Da Pnas Stati Uniti12 dicembre 2008:
Fido ha fiuto per la giustizia. Se dopo averlo imbrogliato gli chiedete di darvi la zampa, risponderà con un no secco, girando il muso dall'altra parte. Lo ha osservato l'etologa Friederike Range, del Wolf science center austriaco, studiosa del senso di giustizia negli animali. Secondo le teorie attuali, il senso di equità ha la funzione vitale di mantenere l'armonia all'interno del gruppo.È una sorta di collante sociale, tipico degli esseri umani, ma che è stato osservato anche nelle scimmie cappuccine. Finora era stato studiato solo nei primati. Friederike Range ha messo alla prova una trentina di cani di razze diverse addestrati a dare la zampa su richiesta. Prima li ha divisi in coppie: a uno dei due dava una ricompensa, mentre l'altro restava a bocca asciutta. Il risultato è stato che il cane "imbrogliato" diventava meno ubbidiente: mortificato, dava la zampa soltanto due volte su tre. Inoltre, mostrava evidenti segni di stress: guardava altrove e si grattava.La ricercatrice ha visto anche che il torto pesava di più se veniva inflitto in pubblico: i cani ingannati si rifiutavano di dare la zampa il doppio delle volte dei compagni abbindolati in solitudine. Una chiara prova che la reazione è causata non solo dalla mancanza del premio, ma anche dalla percezione dell'ingiustizia subita.

Il serial killer dormiente è tornato


The Grim Sleeper è il soprannome di un serial killer che dagli anni ottanta stupra e uccide giovani donne di colore a Los Angeles. È stato il Los Angeles Weekly a battezzarlo così, in uno scoop pubblicato ad agosto del 2008 che ha costretto la polizia a uscire allo scoperto e riaprire le indagini."Un afroamericano, magro, di circa trent'anni su una Ford Pinto arancione": la descrizione è di Enietra Margette, pseudonimo dell'unica sopravvissuta al killer. La donna, che il Los Angeles Weekly intervista in esclusiva, è stata aggredita nel 1988, quando camminare per le strade di Los Angeles era più pericoloso che mai. Fino al 2006 non ha saputo di essere stata vittima di un serial killer perché la polizia voleva mantenere il segreto per non compromettere le indagini. Enietra è l'unica testimone in grado di incastrare l'assassino, che in vent'anni ha stuprato e ucciso undici donne.Il soprannome di sleeper è dovuto al fatto che l'uomo, dopo aver aggredito Enietra, è rimasto nell'ombra per più di dieci anni. L'ultimo omicidio, quello della venticinquenne Janecia Peters, risale a maggio del 2007. La polizia ha riaperto le indagini grazie ai nuovi test sul dna, ma non è ancora riuscita a dare un volto all'assassino.

venerdì 20 marzo 2009

Homo homini lupus


Homo homini lupus: l'uomo è un lupo per l'uomo, ossia il predatore per eccellenza della nostra specie siamo noi stessi.

Da Repubblica:

"GERUSALEMME - Eccoli i racconti di guerra, l'ultima, combattuta per tre settimane nella Striscia di Gaza. Racconti che non si vorrebbero mai sentire. Perché non soltanto non c'è niente di eroico, ma c'è molto di raccapricciante e di moralmente rivoltante, in un tiratore scelto che spara su una madre e i suoi due bambini che hanno sbagliato strada, perché così vogliono le regole d'ingaggio, o in un soldato che fa fuoco su una vecchia che cammina smarrita, o su altri giovani in divisa che abusano della loro forza per danneggiare, deturpare, offendere una popolazione civile palestinese che, in fin dei conti, viene considerata tutt'uno con il nemico combattente. Questo e molto altro ancora lo si è appreso non dalla propaganda palestinese, ma dai racconti dei diretti interessati, decine di allievi dell'accademia Yitzhak Rabin, convenuti lo scorso 13 febbraio per discutere le loro esperienze nell'ambito dell'Operazione "Piombo fuso". Racconti duri, pesanti come macigni, capaci creare molto imbarazzo ai vertici delle forze armate. Al punto che il procuratore militare, quasi a voler bilanciare l'inevitabile scalpore con un gesto rassicurante, ha deciso di rendere pubblica la decisione di aprire un'inchiesta. "


"C'era un casa con dentro una famiglia - ricorda il comandante di una piccola unità di fanteria - . Ordinammo alla famiglia di stare tutti in una stanza. Poi ce ne andammo e arrivò un nuovo plotone. Dopo alcuni giorni venne l'ordine di rilasciare la famiglia. Avevamo messo un tiratore scelto sul tetto. Il comandante rilasciò la famiglia, dicendo loro di andare verso destra, ma dimenticò di avvertire il tiratore scelto che quella gente veniva liberata e che era tutto ok, e non avrebbe dovuto sparare". Anziché a destra, la madre coi due figli prende a sinistra. Il cecchino li vede avvicinarsi alla linea che, secondo quanto gli era stato detto, nessuno avrebbe dovuto oltrepassare. Così "ha sparato subito, uccidendoli".


Impariamo dagli animali la convivenza e la tolleranza. Guardate qui.

giovedì 19 marzo 2009

mercoledì 18 marzo 2009

Cristianesimo Wow!

Washington si scopre capitale della sieropositività. "Un rapporto dell'agenzia sanitaria della capitale ha rivelato che il 3 per cento dei residenti soffre di hiv o aids", racconta Time. Secondo gli standard internazionali quando il numero di infezioni supera l'1 per cento della popolazione si può parlare di epidemia. "Il tasso di infezione della città è più alto di quello dell'Africa occidentale, ed è paragonabile a quello dell'Uganda e di alcune parti del Kenya". Il rapporto documenta i casi registrati dalla fine del 2007 a oggi e mostra un aumento del 22 per cento nel numero di casi rispetto al 2006. "La ricerca indica che circa un terzo delle persone colpite non è consapevole della propria condizione", prosegue il settimanale, "e il numero di casi potrebbe essere superiore".
Con questi dati rassicuranti mi sembra giusto che papa Ratzinger rassicuri il popolo d'Africa e il mondo intero, dicendo che il preservativo non serve a fermare l'aids. In Africa poi la cultura popolare si tramanda che dall'HIV si guarisce avendo un rapporto sessuale con una vergine, con buona pace della malcapitata che nella maggioranza dei casi viene violentata, non essendo consenziente a farsi infettare.

Un cristianesimo sempre più a contatto con i tempi, una chiesa sempre più attenta e vicina alle sofferenze dei fedeli. Il vero Cristianesimo WOW! proposto nel film Dogma del mai troppo osannato Kevin Smith... genio cinematografico.

martedì 17 marzo 2009

Aggressione fascista a Roma Tre


«Sono scesi da una Mercedes con caschi e bastoni, è stato un vero e proprio raid squadrista» a denunciare «un´aggressione premeditata» da parte degli studenti di destra, sono i giovani dei collettivi di sinistra della facoltà di Scienze Politiche di Roma Tre, che hanno detto di essere stati «colpiti nel cortile dagli studenti di Azione Universitaria che precedentemente ci avevano minacciato di non interferire e non intervenire alla presentazione di un libro su Gabriele Sandri che si sarebbe svolta mercoledì in facoltà».

Opposta la versione dei giovani di Azione Universitaria, che respingono ogni accusa precisando che stavano «svolgendo un volantinaggio pacifico quando un gruppo di studenti dei collettivi ci ha raggiunto con caschi e bastoni e infatti due di noi sono andati a farsi medicare in ospedale».

C'ero anch'io e non ho visto la Mercedes, ma un paio di motorini si.

Non più di dieci persone hanno cominciato a volantinare e sono stati invitati ad allontanarsi da alcuni studenti della facoltà. Il tutto è durato non più di due minuti. I volantinatori si sono infilati i caschi e qualcuno si è sfilato la cinta. Sono apparsi anche un pugno di ferro e un paio di bastoni (uno era un martello poi ritrovato abbandonato in un bar insieme ad un casco e ad una sciarpa).

I picchiatori hanno assalito alcuni dei ragazzi della facoltà, li hanno inseguiti all'interno dell'edificio, li hanno presi a cinghiate e uno ha infierito col casco sulla testa di un ragazzo. Poi sono fuggiti. Uno di loro ha perso il cellulare, prontamente consegnato ai carabinieri da chi ha assistito impaurito all'aggressione. Qualcuno ha preso la targa di un motorino usato per fuggire. Speriamo che questi dati possano servire a rintracciare questi stronzi.

venerdì 13 marzo 2009

Il contatto di Holloman - parte 3

L’ufologo tedesco Michael Hesemann, nel suo noto saggio “Il mistero dei cerchi nel grano”, dopo aver riportato l’episodio di Holloman, avanza alcune interessanti osservazioni : “ quando lo vidi per la prima volta (il disegno di Emmeneger raffigurante gli alieni nasuti-n.d.a.) mi fece un effetto di deja vù: da qualche parte dovevo aver visto quella fisionomia. Poi mi ricordai: a Berlino, nella sezione dell’Asia Anteriore del museo di Pergamo su un bassorilievo antico di 2800 anni, proveniente da Kalchu, città del regno assiro di Assurnasirpal II (Foto 7) (883-859 a.c.)corrispondente all’attuale Irak settentrionale. Vi si vede un genio - com’era denominato nel catalogo del museo - in realtà un Annunaki, cioè uno di “quelli che vengono sulla Terra dal Cielo” per creare gli uomini a loro immagine e somiglianza. Lo stesso volto dal naso aquilino (sul bassorilievo guarnito però anche con una lunga barba), lo stesso scettro, lo stesso orecchino, lo stesso elmo anche se, forse perché persona di rango inferiore, qui ornato con soli tre giri di nastro. Gli egizi raffiguravano questi dei- che chiamavano Neteru, cioè guardiani- con una pelle grigioazzurrina e ne allungavano la parte posteriore del capo, una caratteristica che -condizionata artificialmente o geneticamenteritroviamo nelle famiglie dei faraoni (come pure il naso aquilino, indice di nobiltà) che si ritenevano diretti discendenti degli dei.”Gli alieni di Holloman ci avevano già visitato in un remoto passato condizionando la nostra evoluzione? Forse.
Ma vi è un’altra interessante coincidenza: 24 ore prima del presunto contatto di Holloman, un piccolo oggetto ovale atterrò nei pressi di Socorro, New Messico, non molto distante dalla suddetta base militare.Fu testimone dell’evento il vicesceriffo Lonnie Zamora (Foto 8, 9 e 10), il quale notò anche, vicino all’oggetto, due piccoli umanoidi in tuta bianca.Il caso fu investigato dall’Air Force che si servì della consulenzadel prof. Josef Allen Hynek, astronomo ed esperto scientifico del Progetto Blue Book. Questi, colpito dalla credibilità del testimone e dalle prove fisiche dell’evento, definì il caso Zamora “una potenziale Stele di Rosetta che avrebbe potuto finalmente svelare il mistero degli UFO”.

Stando ad alcune voci, il “caso Holloman” non fu l’unico né il primo tentativo del governo USA di avviare un progetto per la diffusione controllata al pubblico dell’esistenza di forme di vita extraterrestre.Ward Kimball, uno degli animatori storici della Walt Disney (si proprio quella di Topolino) in occasione di un simposio del MUFON (Mutual UFO Network) tenutosi nel luglio 1979, ebbe a fare delle dichiarazioni a dir poco sconcertanti.Kimball apparteneva al ristretto novero dei “nove fidati anziani “ collaboratori di Disney ed era dotato di un’eccezionale creatività artistica, essendo il regista di capolavori del cinema di animazione quali “Pinocchio,” “Fantasia” e “Peter Pan.” Quello che pochi sanno invece, è che Kimball era anche un appassionato di Ufologia in possesso di una ingente raccolta di libri e riviste sugli UFO.Negli anni Cinquanta lavorò alla produzione di tre documentari aventi come tema lo spazio, con la consulenza tecnica del dott. Werhner Von Braun, il genio della missilistica, a cui si devono i primi progressi del programma spaziale USA.
Premesso ciò, torniamo alle dichiarazioni di Kimball fatte al suddetto Simposio. Dinnanzi ad un pubblico sbalordito, Kimball raccontò del suo interesse per gli UFO e di come il governo americano avesse contattato Walt Disney per la realizzazione di un documentario avente lo scopo di acclimatare la popolazione americana alla realtà extraterrestre!Nel 1955/56 l’USAF avvicinò il famoso produttore americano e gli chiese di cooperare nel suddetto progetto offrendogli autentici filmati di UFO da inserire nel film. Non erano inusuali i rapporti tra l’USAF e Disney, dopo tutto la Commissione Robertson già nel 1953 si era servita dei disegni umoristici della famosa casa di produzione per ridicolizzare gli avvistamenti di dischi volanti spogliandoli di quell’aura di mistero che avevano assunto agli occhi del pubblico americano fin dal 1947.Il creatore di “Topolino” aveva inoltre cooperato con il governo per la produzione di documentari di guerra durante il 2° conflitto mondiale. Secondo un documento FBI del 16 dicembre 1954, Disney era un informatore del Bureau.Ecco il testo del documento: "attesa la particolare posizione del sig. Disney nell’industria cinematografica, si pensa che la sua collaborazione possa essere preziosa per questo Ufficio..."Terminate le riunioni preliminari con USAF, Disney cominciò a lavorare alla realizzazione del documentario. Chiese quindi ai suoi collaboratori di preparare degli schizzi sull’aspetto degli alieni e restò in attesa della pellicola promessa dall’USAF. Come al solito, all’ultimo minuto l’Aereonautica fece marcia indietro informando Disney che il progetto era revocato.Kimball sostiene che nel frattempo gli artisti della Walt Disney avevano realizzato gran parte del filmato di animazione sulle creature aliene, da cui fu poi tratto un cortometraggio.Il breve documentario non fu mai mostrato in pubblico, ma Kimball al simposio del 1979 ne mostrò un segmento di 15/20 minuti. E’ difficile esprimere un giudizio sulla veridicità del caso Holloman.Si è veramente trattato di un tentativo del governo USA di aprire uno spiraglio sul velo di segretezza che avvolge il fenomeno UFO o era semplicemente un piano teso alla disinformazione? Non sarebbe stata la prima né l’ultima volta che il Pentagono avrebbe promesso ai ricercatori materiale sensazionale sugli UFO, nel recondito tentativo di screditarli. Jacques Vallee la descrive come “la carota appesa al bastone”. Egli fu coinvolto con J. Allen Hynek in un caso quasi identico nel 1985. I due studiosi però, subdorando il tranello, si tirarono indietro ed il progetto venne (ancora una volta) annullato.
Molti ritengono che l’atterraggio alieno non sia mai avvenuto in realtà, e che sia solo una leggenda metropolitana basata su un documentario di addestramento che veniva mostrato ai nuovi ufficiali che stanziavano alla base di Holloman. Tuttavia, alcuni affermano che tale film appariva incredibilmente reale ed aggiungono che si trattava di qualcosa di autentico mostrato agli ufficiali come una sorta di test psicologico. Alcuni ex militari, di stanza ad Holloman, ricordano questo film di addestramento che venne loro mostrato con il titolo “What If They Land?” (Cosa avviene se Loro sbarcano?). Nella pellicola veniva presentato lo stesso scenario di un UFO che atterra alla base, con gli extraterrestri che escono dai loro dischi volanti ed incontrano i militari. Sfortunatamente la pellicola è andata persa negli anni ’70…O almeno così afferma l’Air Force!A puro titolo di curiosità riportiamo che recentemente il canale americano The Learning Channel ha mostrato, in un suo documentario dedicato al fenomeno UFO, un presunto fotogramma del filmato originale di Holloman. In esso appare un oggetto a forma di disco, sormontato da una cupola munita di oblò, in fase di atterraggio.


Il contatto di Holloman - parte 2

Il 14 ottobre 1988, nello speciale televisivo della CBS “UFO-cover up:Live”, il direttore della Direzione Audiovisiva della Base Aeronautica Militare di Norton, Paul Shartle, spiegò ai telespettatori di aver visionato personalmente la pellicola e di essere sicuro che non si trattava di una scena fittizia girata a scopo di esercitazione, bensì di un documento autentico.Ulteriori conferme sembrano venire da un controverso documento governativo fatto pervenire all’ufologo William L. Moore, nel quale si afferma che l’incontro sarebbe avvenuto il 25 aprile 1964 ed esso fu il coronamento di un progetto del governo degli Stati Uniti teso ad entrare in contatto con i piloti dei dischi volanti. Il documento dice testualmente: “Il progetto Sigma, che risale al 1954, faceva parte inizialmente del Progetto Gleem... Il suo compito era quello di entrare in contatto con gli extraterrestri. Il programma ebbe successo quando, nel 1959, gli Stati Uniti riuscirono a stabilire una primitiva comunicazione con gli E.T. Il 25 aprile 1964 un ufficiale dei Servizi d’Informazione dell’Astronautica Militare s’incontrò con due extraterrestri in un posto stabilito nel deserto del Nuovo Messico. Il contatto durò quasi due ore e durante l’incontro l’ufficiale dell’Aeronautica poté scambiare con gli extraterrestri informazioni di fondamentale importanza. Il progetto viene tuttora portato avanti, sempre in una base militare aeronautica del Nuovo Messico”.Nel 1983, durante una sua visita alla base militare di Kirtland, alla giornalista Linda Moulton Howe fu mostrato (dal tristemente noto Richard Doty*) un documento analogo (anch’esso datato 25 aprile 1964), che parimenti confermerebbe l’autenticità di quanto avvenne alla base di Holloman. La Howe venne inoltre a sapere che gli extraterrestri sostengono di essere i creatori dell’uomo e di aver ininterrottamente guidato la sua evoluzione, mediante sempre nuove manipolazioni genetiche. Da tali documenti risulterebbe inoltre un accordo stipulato tra gli extraterrestri ed il governo degli Stati Uniti. In base all’accordo, gli extraterrestri offrivano la loro avanzata tecnologia in cambio di basi nelle quali poter effettuare i loro esperimenti genetici sul bestiame e sugli esseri umani. Contemporaneamente gli alieni, in cooperazione con i vari governi terrestri, rivelerebbero per gradi all’umanità la loro esistenza e presenza sul nostro pianeta.L’ultima conferma, in ordine di tempo, del suddetto evento è venuta dal defunto rivelatore statunitense William Cooper, il quale sosteneva di aver visionato nel 1972, quando era ancora in servizio presso la Marina Militare statunitense, due rapporti che provavano il presunto contatto del governo USA con esseri alieni: il Progetto Grudge/Blue Book Rapporto n. 13 ed il Rapporto Majority; nel primo di tali rapporti erano presenti anche delle foto di alieni, alcune delle quali rappresentavano proprio gli esseri sbarcati ad Holloman.
In una intervista concessa alla giornalista Linda Howe il 20 febbraio1989 Cooper affermava: “Holloman è reale. Gli ET sono sbarcati. Essi furono in contatto con noi per diversi giorni e soggiornarono negli edifici della base. Dissero che vi erano altre razze di alieni che visitavano la Terra ma non sapevano né chi fossero né da dove provenissero”.
La descrizione degli alieni (con tanto di schizzo esplicativo) fatta da Cooper alla Howe è la seguente: “5 piedi di altezza, pelle bluastra, nastri attorno alla testa con appendici che terminavano dietro le orecchie che sono in realtà dispostivi di traduzione dell’inglese e di altre lingue. Un qualche tipo di “schermatura” sugli occhi. Quest’ultimi hanno pupille verticali, come i gatti. Il naso è aquilino, molto pronunciato; la bocca è una semplice fessura ed il mento è sfuggente.

Il viso è piatto ed inespressivo. La testa non è grande, in proporzione, quanto quella dei “piccoli Grigi”, ma è più grande di quella degli umani e nella parte posteriore è molto pronunciata come quella di alcune antiche immagini dei faraoni egiziani” o di alcuni bassorilievi babilonesi.
Continua

Il contatto di Holloman - parte 1


Tratto da Area di Confine n° 35 - Agosto 2008

Il presunto sbarco alieno alla base militare USA di Holloman è stato reso noto per la prima volta da Robert Emenegger, documentarista americano e membro del Partito Repubblicano.Emenegger fu convocato nel 1972 dall’Aeronautica Militare statunitense per produrre un documentario su UFO ed alieni. L’invito coinvolse anche il suo amico e documentarista Allan Sandler.Emenegger, pur conoscendo poco o nulla su tale argomento, accettò subito; fu quindi invitato unitamente a Sandler in California, presso la base militare di Norton, ove, in presenza di un ufficiale dell’AFOSI (Ufficio Operazioni Speciali dell’Air Force) discusse il progetto con Paul Shortle, direttore della Divisione Audiovisiva della Norton AFB, l’emittente radiofonica dell’aeronautica.Emenegger rimase sbalordito dinnanzi a quanto gli fu richiesto: l’Air Force avrebbe messo a sua disposizione il seguente materiale:Fotografie e film di UFO. Foto di esseri alieni e di autopsie di Grigi.

Un film in 16mm di un alieno in compagnia di un ufficiale dell’ aeronautica militare. L’ alieno sarebbe quello scampato ad un incidente del 1949 e tenuto in custodia a Los Alamos fino alla sua morte nel 1952.800 piedi di pellicola circa un incontro tra 3 alieni ed i militari della base di Holloman durante uno sbarco avvenuto negli anni ’60.Fotografie di UFO prese da astronauti delle quali la NASA aveva negato formalmente l’esistenza.Ma veniamo alla famosa pellicola in 16 mm, girata nell’aeroporto militare di Holloman, Nuovo Messico, il 25 aprile 1964. A dire di Emenegger nel filmato si vedevano tre UFO atterrare ed alcuni alieni scendere dalla loro navetta per incontrarsi con il comandante della base, colonnello Emmanuel F. Bonvincin, e due ufficiali del Servizio Informazioni.Ad Emenegger tutto ciò sembrava incredibile ed era disposto ad accettare qualsiasi condizione pur di curare la produzione del progetto ed entrare in possesso di quel sensazionale materiale.Successivamente dovette recarsi varie volte a Washington D.C. per sottoporre al Pentagono il copione. Infine, il colonnello Coleman diede il nullaosta per la realizzazione del documentario. Per motivi di sicurezza Emenegger avrebbe dovuto prestare giuramento di segretezza e, entro pochi mesi, gli sarebbe stato consegnato il materiale.Sandler stava già iniziando le riprese nella base di Holloman (gli erano anche stati mostrati gli edifici 383 e 1382 ed il luogo in cui sarebbe avvenuto il presunto atterraggio) ma all’ultimo minuto fu convocato dal generale George Weinbrenner della base di Wright Patterson, il quale gli comunicò che non gli sarebbe stato consegnato né il video né le foto dell’atterraggio alieno.

La spiegazione fu che la nazione, già troppo scossa dall’affare dei MIG 25 e dallo scandalo Watergate, non avrebbe retto ad una simile rivelazione. Fu quindi consigliato ad Emenegger di rielaborare il progetto ricavandone un programma televisivo e di rappresentare graficamente la scena dell’atterraggio alla base di Holloman, presentandola come “qualcosa che potrebbe verificarsi in futuro o che, forse, è già accaduta”.E cosi il film entrò nel circuito televisivo nazionale col titolo: UFOs: Past, Presence and Future, ed in seguito fu messa in circolazione una videocassetta con il titolo UFOs: it has begun. Emenegger scrisse anche un libro sull’evento. Ecco come descrive la scena da lui vista nel presunto filmato originale: “Gli uomini di guarnigione alla torre di controllo localizzano sul radar tre oggetti volanti; cercano subito di mettersi in contatto radio con loro, ma invano. Parte una squadra di caccia da intercettazione con l’ordine, ‘venuto da molto in alto’, di limitarsi a scortare il volo degli UFO. Per pura coincidenza, a bordo di un elicottero di servizio, è in volo di ordinaria routine anche la squadra dei cineoperatori della base militare, che hanno così l’opportunità di filmare gli UFO in fase di atterraggio sul campo di Holloman. Uno degli oggetti comincia a scendere, mentre gli altri due rimangono sulla base, in volo sospeso. Una seconda squadra di cineoperatori, da una diversa postazione, riescono a filmare la discesa del disco sul campo. Dopodiché, il comandante della base e due ufficiali del Servizio Informazioni dell’Aeronautica s’inoltrano nel campo, mentre sullo scafo alieno si apre una porta scorrevole…”.

La descrizione fatta da Emenegger degli extraterrestri è la seguente:

due esseri simili all’uomo, vestiti con una tuta aderente, alti circa un metro e sessanta, pelle grigioazzurrina, grandi occhi distanziati dal taglio orientale, testa a “pera” che si allunga dietro, vistoso naso a uncino. In testa avevano copricapo ornati da vari giri di larghe fasce (o nastri), portavano orecchini, e in mano un bastone simile ad uno scettro. Il comandante e i due agenti si fecero avanti per salutare gli stranieri. Poi li condussero in un edificio contrassegnato con il numero 383 che sorge in fondo al Viale di Marte”.
continua...

giovedì 12 marzo 2009

Guida alle aziende che non testano


L'11 marzo è entrato in vigore il 2° stop europeo in materia di test cosmetici su animali - dopo il primo che nel 2004 ha vietato di testare prodotti cosmetici finiti su animali - che finalmente porterà alla quasi totale esclusione dell’uso degli animali vivi per fini sperimentali sulla cosmesi. Rimangono in vigore, ancora per pochi anni, tre test fortemente invasivi, quali: tossicità per uso ripetuto, tossicità riproduttiva e tossicocinetica (assorbimento, distribuzione, metabolismo ed escrezione della sostanza in esame). Negli ultimi anni sono stati molti gli sforzi economici, politici e scientifici per lo sviluppo di test sostitutivi all’uso di animali, i quali, oltre al vantaggio etico, sono anche migliori sotto il profilo scientifico e quindi di sicurezza per i consumatori; sono, infatti, già disponibili sul mercato più di 20.000 ingredienti cruelty-free.

In attesa che nel 2013 entri in vigore il bando totale di test su animali in campo cosmetico, per evitare di contribuire alla sperimentazione animale con l’acquisto di prodotti che contengono ingredienti di nuova formulazione, la LAV consiglia di attenersi alle aziende che hanno sottoscritto lo Standard Internazionale “Non Testato su Animali”, l’unico disciplinare riconosciuto a livello internazionale in grado di indicare ai consumatori le aziende produttrici di cosmetici che hanno deciso di non contribuire alla sperimentazione animale, impegnandosi ad utilizzare solo materie prime già presenti sul mercato prima della data sottoscritta nello Standard.

Argital: Mi Fido
Allegro Natura: Bioermi, Happy clean
BioPet
Cibe Laboratori: Fiori & Frutta, Mondo Naturale, Antica Provenza Ligure, Econatura, Antico Marsiglia, Samarcanda
Coop
Derbe: Regenè; Speziali Fiorentini; Seres.
D’Aymons
Dr Taffi
Evan Bartholomew: Evan
Flora
Hawai
Helan
I Serafini
Indica
L'Erbolario
Mondosolidale
Pedrini Cosmetici: Lepo Line A
SAN.ECO.VIT :Ecoland, Biobi, Ecor, Ecotan, Victor Philippe
Saponificio Gianasso: Floralia, i Provenzali.

The Body Shop
Montagne Jeunesse
John Paul Mitchell System
Jason Natural Cosmetic
W.S.Badger

Un uovo per la LAV

Il 21,22,28 e 29 marzo scendi in piazza a firmare contro il traffico dei cuccioli dall'Est Europa.
Qui ci sono le indicazioni sull'iniziativa della L.A.V. (Lega Anti Vivisezione) per
sostenere la campagna.
Questo è il comunicato:

ABBIAMO ROTTO LE SCATOLE. ORA È TEMPO DI COSTRUIRE.
In questi primi mesi ci siamo impegnati contro il traffico dei cuccioli dell’Est Europa.
E abbiamo già ottenuto i primi risultati.
Il Ministro degli Esteri Franco Frattini e il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini hanno preso impegni precisi. Ecco cosa hanno promesso durante una conferenza stampa svolta alla Farnesina lo scorso dicembre:
- Istituzione di una task force di esperti del Ministero della Salute che lavoreranno a stretto contatto con la Farnesina per contrastare il traffico.
- Istituzione di iniziative italiane ed europee a repressione del fenomeno.
- Sensibilizzazione delle autorità dei Paesi dell’Est più interessati affinché intensifichino i
controlli.
- Armonizzazione delle norme, revisione degli standard dei microchip, adozione di misure che intervengano sulle pratiche di allevamento.
- L’impegno di introdurre un reato contro l’importazione illegale di cuccioli. Confisca degli animali e reclusione fino a tre anni, con l’aggravante in caso di traffico di animali non vaccinati, o provenienti da zone infette o soggette a vincoli sanitari.

Le risposte non sono arrivate solo dal Ministro Frattini e dal Sottosegretario Martini.
• l’Ufficio Diritti Animali della provincia di Milano ha varato un Decalogo che fornisce ai cittadini semplici regole per non essere complici anche inconsapevoli della tratta dei cuccioli.

• Il18 dicembre 2008 i deputati Di Virgilio e Calabria hanno presentato una proposta di legge per combattere il mercato e il traffico illegale degli animali da compagnia.

• A gennaio 2009 il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche ha emanato una Nota ai Medici veterinari sull'importanza di informare i futuri proprietari di animali d'affezione in merito ai possibili rischi legati all'acquisto di cuccioli.
Tutti questi impegni rappresentano un'importante risposta alla nostra petizione, sottoscritta da migliaia di cittadini, e sono decisivi per contrastare efficacemente il traffico dei cuccioli.

Ci impegneremo perché questi impegni diventino azioni concrete.

mercoledì 11 marzo 2009

La finestra rotta

La finestra rotta è il titolo dell'ultima fatica del mai troppo osannato Jeffery Deaver. Il libro parla di una teoria derivata dalla psicologia sociale, chiamata appunto della 'finestra rotta'. Anche se non è il mio libro preferito lo utilizzo come cappello introduttivo all'articolo apparso sulla prestigiosa rivista scientifica Science il 21 novembre 2008.

"Delle scritte vandaliche sui muri possono indurre gli acquirenti di un supermercato a buttare i rifiuti per terra? E a rubare? Pare di sì, come risulta da un esperimento sul campo condotto a Groningen, nei Paesi Bassi. I ricercatori della locale università volevano verificare la teoria della "finestra rotta", secondo la quale una finestra rotta, o un qualsiasi altro piccolo segno di inosservanza delle regole sociali, avvenuto senza conseguenze, scatena una diffusa disobbedienza alle norme.Sulla base di questa ipotesi, negli anni novanta Rudolph Giuliani, allora sindaco di New York, lanciò una campagna per la "qualità della vita", focalizzata sulla lotta alla microcriminalità. Nello studio pubblicato in anteprima online su Science Express è stato analizzato il collegamento tra l'evidente violazione di una regola e la disobbedienza verso un'altra norma, e non la semplice imitazione di un comportamento illecito. Sono stati condotti sei test, che hanno visto come partecipanti inconsapevoli i cittadini di Groningen.Il muro scarabocchiato ha più che raddoppiato la percentuale di persone che buttavano un volantino a terra o che rubavano una banconota da cinque euro, mentre le bici legate al cartello di divieto di sosta hanno indotto i passanti a non rispettare un divieto di entrata."

martedì 10 marzo 2009

Lavori pubblici


venerdì 6 marzo 2009

Racebook

Dall'Internazionale:

"Ci sono quelli semplicemente volgari (Fanculo la Cina e i cinesi), quelli privi di fantasia (Gruppo antisemita), quelli lapidari (Odio Napoli e i napoletani), quelli che provano a dirlo con una battuta (Più rum e meno rom), quelli ambiziosi che vogliono fare le cose in grande (Cacciamo 'sti rumeni dar mondoooooo!!!).I gruppi razzisti nati su Facebook sono tanti, e sulla pagina Basta con il razzismo su Facebook vengono progressivamente segnalati, monitorati e poi censurati. Davvero c'è l'imbarazzo della scelta. Vanno per la maggiore gli insulti generici contro gli extracomunitari, anche se poi ogni gruppo ha il suo pallino: dai terroni ai trans, dai marocchini agli indiani.I rumeni spopolano (Anti rumeni, Rumeni de merda fuori dall’italia, L.C.R -lega contro rumeni, Boicotta il rumeno) mentre i peruviani con una sola pagina (Sterminiamo tutti quei peruviani bastardi) sono al momento in fondo alla classifica. C'è perfino chi ha un solo chiodo fisso e cerca solidarietà on line, tipo: Bruciamo le due zingare fuori dalla Bocconi!.Proprio quelle due. Il fuoco va di moda (L'unica soluzione x risolvere il problema degli zingari a Tor Vergata: fire!), si vede che l'incendio ai campi Rom di Ponticelli ha fatto scuola, e tra i vari rimedi è di gran lunga il più gettonato, apparentemente perché rapido ed ecologico ("Usiamo gli zingari come Pellet! Basta col consumismo ricicla lo zingaro e non abbattere più i poveri alberi di Pellet! bruciano di più e emanano odore di alcool tipo vin brulé"). La deportazione è fuori moda e riscuote pochi consensi, mentre l’opzione della chiusura delle frontiere (Tornate a casa vostra), che piace anche a chi non disdegna le fiamme, resta un evergreen. Mi chiedo invece perché le sevizie (Io, accétto gli zingari) vengano classificate tra le misure destinate ad arginare i flussi migratori. Ma quando un governo propone di prendere le impronte, forse il passo è breve. Insomma già che ci siamo: No alle impronte digitali ai rom...amputiamogli le mani!" continua


Nero su bianco - Jamila Mascat Questo blog non è juventino. È nero come Angela Davis e bianco come Leon Trotsky. Ha un debole per il rosso

giovedì 5 marzo 2009

Ronde


Watchmen


Posto la recensione di Ian Nathan sull'Empire Magazine:


"In una recente intervista sull'adattamento del suo fumetto <>Watchmen, Alan Moore – sciamano, filosofo e visionario fumettista britannico – ha esclamato: "Ma c'era veramente bisogno di un altro film di merda in questo mondo?". E in un certo senso non si può dargli torto. Dopo le frustrazioni legate a V per vendetta e, soprattutto, a La leggenda degli uomini straordinari, Moore ha deciso di rompere ogni rapporto con il mondo del cinema. Facessero come vogliono, ma senza coinvolgerlo in nessun modo, ha spiegato nel suo polemico intervento. E ha aggiunto che Watchmen, il suo capolavoro, è "intrinsecamente infilmabile". Un bell'incoraggiamento per un regista pronto a lanciarsi nel progetto della sua vita. Ma Zack Snyder, già autore dell'ingenuo e al tempo stesso stilizzato adattamento di 300 di Frank Miller, è una persona molto determinata: anche se il suo messia gli ha voltato le spalle, Watchmen rimane la sua bibbia. E lui ce l'ha messa tutta per smentire Moore. Già il fatto che sia riuscito a portare sullo schermo la complicatissima trama ambientata in un oscuro 1985 alternativo (popolato da supereroi da soap opera, con Nixon ancora alla Casa Bianca e con Stati Uniti e Unione Sovietica ancora contrapposti) si può considerare un trionfo. Naturalmente il film non raggiunge il livello del fumetto che è stato definito l'Ulisse dei comics. E per chi non ha letto l'originale, i suoi 160 minuti non saranno una passeggiata. Ma Snyder ci ha provato e il risultato è dignitoso."

mercoledì 4 marzo 2009

Sentenza del Tribunale penale internazionale


Da Le monde:

Il 26 febbraio il Tribunale penale internazionale per l'ex-Jugoslavia (Tpi) ha per la prima volta stabilito chiaramente le responsabilità del regime dell'ex presidente jugoslavo Slobodan Milosevic nella guerra in Kosovo", scrive Le Monde, "Una sentenza storica". La corte ha condannato cinque dei più alti responsabili dell'apparato militare serbo dell'epoca a pene comprese tra i cinque e i 22 anni di carcere. "Il Partito socialista serbo, membro della coalizione democratica ora al potere, ha definito il verdetto ingiusto nei confronti di persone che non hanno fatto altro che difendere il proprio paese", continua il giornale, sottolineando l'attuale politica serba nei confronti del Kosovo. Il Tribunale, come spiega Le Monde, ha considerato le azioni degli imputati nei confronti degli indipendentisti e della popolazione civile "un'impresa criminale mirata a modificare l'equilibrio etnico del Kosovo (popolato per il 90 per cento da albanesi), una campagna sistematica di terrore contro la popolazione albanese del Kosovo portata avanti attraverso omicidi, distruzione di proprietà, rapine, violenze sessuali e deportazione di quasi 700mila persone".

"A posteriori, il verdetto del Tpi giustifica i bombardamenti della Nato durante la guerra nel 1999", commenta l'editoriale. "In termini di diritto internazionale l'intervento era illegale in quanto al di fuori del quadro dell'Onu, ma è stato considerato legittimo perché ha messo fine ai crimini che erano in corso". "C'è, però, un elemento inquietante nell'operato della corte: l'assoluzione dell'ex-presidente serbo Milan Milutinovic", conclude Le Monde. "Certo l'uomo è spesso stato descritto come una marionetta nelle mani di Milosevic, ma ha partecipato alle riunioni in cui sono stati pianificati questi atti criminali ed esercitava de jure se non de facto l'autorità sulle forze di polizia".

lunedì 2 marzo 2009

Schegge di speranza

La cultura dei nativi americani è diventata parte integrante del programma scolastico nel Montana. Nel 2005 il governo ha stanziato circa 15 milioni di dollari a questo scopo. Circa il 10% degli studenti delle scuole statali sono nativi americani e finora il loro rendimento scolastico è stato scarso, per discriminazioni e difficoltà sociali. Il programma è aperto anche agli studenti non nativi per consentire una migliorare l’integrazione e favorire l’autostima dei ragazzi nativi americani ed il rispetto verso di loro da parte dei non nativi. L’iniziativa permetterà di diffondere la storia degli Indiani d’America e del loro genocidio e sarà per tutti l’occasione per affrontare la vergogna e il senso di colpa. Wyoming, Nebraska e Sud Dakota adotteranno programmi scolastici sul modello del Montana.

Lonsdaleite


Dal Physical review letters:
è stato trovato un composto chimico più duro del diamante. Il suo nome è Lonsdaleite ed è stato rinvenuto in alcuni meteoriti. È formato da atomi di carbonio disposti in modo particolare. Il minerale sarebbe più duro del diamante del 58%.