Il 14 ottobre 1988, nello speciale televisivo della CBS “UFO-cover up:Live”, il direttore della Direzione Audiovisiva della Base Aeronautica Militare di Norton, Paul Shartle, spiegò ai telespettatori di aver visionato personalmente la pellicola e di essere sicuro che non si trattava di una scena fittizia girata a scopo di esercitazione, bensì di un documento autentico.Ulteriori conferme sembrano venire da un controverso documento governativo fatto pervenire all’ufologo William L. Moore, nel quale si afferma che l’incontro sarebbe avvenuto il 25 aprile 1964 ed esso fu il coronamento di un progetto del governo degli Stati Uniti teso ad entrare in contatto con i piloti dei dischi volanti. Il documento dice testualmente: “Il progetto Sigma, che risale al 1954, faceva parte inizialmente del Progetto Gleem... Il suo compito era quello di entrare in contatto con gli extraterrestri. Il programma ebbe successo quando, nel 1959, gli Stati Uniti riuscirono a stabilire una primitiva comunicazione con gli E.T. Il 25 aprile 1964 un ufficiale dei Servizi d’Informazione dell’Astronautica Militare s’incontrò con due extraterrestri in un posto stabilito nel deserto del Nuovo Messico. Il contatto durò quasi due ore e durante l’incontro l’ufficiale dell’Aeronautica poté scambiare con gli extraterrestri informazioni di fondamentale importanza. Il progetto viene tuttora portato avanti, sempre in una base militare aeronautica del Nuovo Messico”.Nel 1983, durante una sua visita alla base militare di Kirtland, alla giornalista Linda Moulton Howe fu mostrato (dal tristemente noto Richard Doty*) un documento analogo (anch’esso datato 25 aprile 1964), che parimenti confermerebbe l’autenticità di quanto avvenne alla base di Holloman. La Howe venne inoltre a sapere che gli extraterrestri sostengono di essere i creatori dell’uomo e di aver ininterrottamente guidato la sua evoluzione, mediante sempre nuove manipolazioni genetiche. Da tali documenti risulterebbe inoltre un accordo stipulato tra gli extraterrestri ed il governo degli Stati Uniti. In base all’accordo, gli extraterrestri offrivano la loro avanzata tecnologia in cambio di basi nelle quali poter effettuare i loro esperimenti genetici sul bestiame e sugli esseri umani. Contemporaneamente gli alieni, in cooperazione con i vari governi terrestri, rivelerebbero per gradi all’umanità la loro esistenza e presenza sul nostro pianeta.L’ultima conferma, in ordine di tempo, del suddetto evento è venuta dal defunto rivelatore statunitense William Cooper, il quale sosteneva di aver visionato nel 1972, quando era ancora in servizio presso la Marina Militare statunitense, due rapporti che provavano il presunto contatto del governo USA con esseri alieni: il Progetto Grudge/Blue Book Rapporto n. 13 ed il Rapporto Majority; nel primo di tali rapporti erano presenti anche delle foto di alieni, alcune delle quali rappresentavano proprio gli esseri sbarcati ad Holloman.
In una intervista concessa alla giornalista Linda Howe il 20 febbraio1989 Cooper affermava: “Holloman è reale. Gli ET sono sbarcati. Essi furono in contatto con noi per diversi giorni e soggiornarono negli edifici della base. Dissero che vi erano altre razze di alieni che visitavano la Terra ma non sapevano né chi fossero né da dove provenissero”.
La descrizione degli alieni (con tanto di schizzo esplicativo) fatta da Cooper alla Howe è la seguente: “5 piedi di altezza, pelle bluastra, nastri attorno alla testa con appendici che terminavano dietro le orecchie che sono in realtà dispostivi di traduzione dell’inglese e di altre lingue. Un qualche tipo di “schermatura” sugli occhi. Quest’ultimi hanno pupille verticali, come i gatti. Il naso è aquilino, molto pronunciato; la bocca è una semplice fessura ed il mento è sfuggente.
In una intervista concessa alla giornalista Linda Howe il 20 febbraio1989 Cooper affermava: “Holloman è reale. Gli ET sono sbarcati. Essi furono in contatto con noi per diversi giorni e soggiornarono negli edifici della base. Dissero che vi erano altre razze di alieni che visitavano la Terra ma non sapevano né chi fossero né da dove provenissero”.
La descrizione degli alieni (con tanto di schizzo esplicativo) fatta da Cooper alla Howe è la seguente: “5 piedi di altezza, pelle bluastra, nastri attorno alla testa con appendici che terminavano dietro le orecchie che sono in realtà dispostivi di traduzione dell’inglese e di altre lingue. Un qualche tipo di “schermatura” sugli occhi. Quest’ultimi hanno pupille verticali, come i gatti. Il naso è aquilino, molto pronunciato; la bocca è una semplice fessura ed il mento è sfuggente.
Il viso è piatto ed inespressivo. La testa non è grande, in proporzione, quanto quella dei “piccoli Grigi”, ma è più grande di quella degli umani e nella parte posteriore è molto pronunciata come quella di alcune antiche immagini dei faraoni egiziani” o di alcuni bassorilievi babilonesi.
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