L’ufologo tedesco Michael Hesemann, nel suo noto saggio “Il mistero dei cerchi nel grano”, dopo aver riportato l’episodio di Holloman, avanza alcune interessanti osservazioni : “ quando lo vidi per la prima volta (il disegno di Emmeneger raffigurante gli alieni nasuti-n.d.a.) mi fece un effetto di deja vù: da qualche parte dovevo aver visto quella fisionomia. Poi mi ricordai: a Berlino, nella sezione dell’Asia Anteriore del museo di Pergamo su un bassorilievo antico di 2800 anni, proveniente da Kalchu, città del regno assiro di Assurnasirpal II (Foto 7) (883-859 a.c.)corrispondente all’attuale Irak settentrionale. Vi si vede un genio - com’era denominato nel catalogo del museo - in realtà un Annunaki, cioè uno di “quelli che vengono sulla Terra dal Cielo” per creare gli uomini a loro immagine e somiglianza. Lo stesso volto dal naso aquilino (sul bassorilievo guarnito però anche con una lunga barba), lo stesso scettro, lo stesso orecchino, lo stesso elmo anche se, forse perché persona di rango inferiore, qui ornato con soli tre giri di nastro. Gli egizi raffiguravano questi dei- che chiamavano Neteru, cioè guardiani- con una pelle grigioazzurrina e ne allungavano la parte posteriore del capo, una caratteristica che -condizionata artificialmente o geneticamenteritroviamo nelle famiglie dei faraoni (come pure il naso aquilino, indice di nobiltà) che si ritenevano diretti discendenti degli dei.”Gli alieni di Holloman ci avevano già visitato in un remoto passato condizionando la nostra evoluzione? Forse.
Ma vi è un’altra interessante coincidenza: 24 ore prima del presunto contatto di Holloman, un piccolo oggetto ovale atterrò nei pressi di Socorro, New Messico, non molto distante dalla suddetta base militare.Fu testimone dell’evento il vicesceriffo Lonnie Zamora (Foto 8, 9 e 10), il quale notò anche, vicino all’oggetto, due piccoli umanoidi in tuta bianca.Il caso fu investigato dall’Air Force che si servì della consulenzadel prof. Josef Allen Hynek, astronomo ed esperto scientifico del Progetto Blue Book. Questi, colpito dalla credibilità del testimone e dalle prove fisiche dell’evento, definì il caso Zamora “una potenziale Stele di Rosetta che avrebbe potuto finalmente svelare il mistero degli UFO”.
Stando ad alcune voci, il “caso Holloman” non fu l’unico né il primo tentativo del governo USA di avviare un progetto per la diffusione controllata al pubblico dell’esistenza di forme di vita extraterrestre.Ward Kimball, uno degli animatori storici della Walt Disney (si proprio quella di Topolino) in occasione di un simposio del MUFON (Mutual UFO Network) tenutosi nel luglio 1979, ebbe a fare delle dichiarazioni a dir poco sconcertanti.Kimball apparteneva al ristretto novero dei “nove fidati anziani “ collaboratori di Disney ed era dotato di un’eccezionale creatività artistica, essendo il regista di capolavori del cinema di animazione quali “Pinocchio,” “Fantasia” e “Peter Pan.” Quello che pochi sanno invece, è che Kimball era anche un appassionato di Ufologia in possesso di una ingente raccolta di libri e riviste sugli UFO.Negli anni Cinquanta lavorò alla produzione di tre documentari aventi come tema lo spazio, con la consulenza tecnica del dott. Werhner Von Braun, il genio della missilistica, a cui si devono i primi progressi del programma spaziale USA.
Stando ad alcune voci, il “caso Holloman” non fu l’unico né il primo tentativo del governo USA di avviare un progetto per la diffusione controllata al pubblico dell’esistenza di forme di vita extraterrestre.Ward Kimball, uno degli animatori storici della Walt Disney (si proprio quella di Topolino) in occasione di un simposio del MUFON (Mutual UFO Network) tenutosi nel luglio 1979, ebbe a fare delle dichiarazioni a dir poco sconcertanti.Kimball apparteneva al ristretto novero dei “nove fidati anziani “ collaboratori di Disney ed era dotato di un’eccezionale creatività artistica, essendo il regista di capolavori del cinema di animazione quali “Pinocchio,” “Fantasia” e “Peter Pan.” Quello che pochi sanno invece, è che Kimball era anche un appassionato di Ufologia in possesso di una ingente raccolta di libri e riviste sugli UFO.Negli anni Cinquanta lavorò alla produzione di tre documentari aventi come tema lo spazio, con la consulenza tecnica del dott. Werhner Von Braun, il genio della missilistica, a cui si devono i primi progressi del programma spaziale USA.
Premesso ciò, torniamo alle dichiarazioni di Kimball fatte al suddetto Simposio. Dinnanzi ad un pubblico sbalordito, Kimball raccontò del suo interesse per gli UFO e di come il governo americano avesse contattato Walt Disney per la realizzazione di un documentario avente lo scopo di acclimatare la popolazione americana alla realtà extraterrestre!Nel 1955/56 l’USAF avvicinò il famoso produttore americano e gli chiese di cooperare nel suddetto progetto offrendogli autentici filmati di UFO da inserire nel film. Non erano inusuali i rapporti tra l’USAF e Disney, dopo tutto la Commissione Robertson già nel 1953 si era servita dei disegni umoristici della famosa casa di produzione per ridicolizzare gli avvistamenti di dischi volanti spogliandoli di quell’aura di mistero che avevano assunto agli occhi del pubblico americano fin dal 1947.Il creatore di “Topolino” aveva inoltre cooperato con il governo per la produzione di documentari di guerra durante il 2° conflitto mondiale. Secondo un documento FBI del 16 dicembre 1954, Disney era un informatore del Bureau.Ecco il testo del documento: "attesa la particolare posizione del sig. Disney nell’industria cinematografica, si pensa che la sua collaborazione possa essere preziosa per questo Ufficio..."Terminate le riunioni preliminari con USAF, Disney cominciò a lavorare alla realizzazione del documentario. Chiese quindi ai suoi collaboratori di preparare degli schizzi sull’aspetto degli alieni e restò in attesa della pellicola promessa dall’USAF. Come al solito, all’ultimo minuto l’Aereonautica fece marcia indietro informando Disney che il progetto era revocato.Kimball sostiene che nel frattempo gli artisti della Walt Disney avevano realizzato gran parte del filmato di animazione sulle creature aliene, da cui fu poi tratto un cortometraggio.Il breve documentario non fu mai mostrato in pubblico, ma Kimball al simposio del 1979 ne mostrò un segmento di 15/20 minuti. E’ difficile esprimere un giudizio sulla veridicità del caso Holloman.Si è veramente trattato di un tentativo del governo USA di aprire uno spiraglio sul velo di segretezza che avvolge il fenomeno UFO o era semplicemente un piano teso alla disinformazione? Non sarebbe stata la prima né l’ultima volta che il Pentagono avrebbe promesso ai ricercatori materiale sensazionale sugli UFO, nel recondito tentativo di screditarli. Jacques Vallee la descrive come “la carota appesa al bastone”. Egli fu coinvolto con J. Allen Hynek in un caso quasi identico nel 1985. I due studiosi però, subdorando il tranello, si tirarono indietro ed il progetto venne (ancora una volta) annullato.
Molti ritengono che l’atterraggio alieno non sia mai avvenuto in realtà, e che sia solo una leggenda metropolitana basata su un documentario di addestramento che veniva mostrato ai nuovi ufficiali che stanziavano alla base di Holloman. Tuttavia, alcuni affermano che tale film appariva incredibilmente reale ed aggiungono che si trattava di qualcosa di autentico mostrato agli ufficiali come una sorta di test psicologico. Alcuni ex militari, di stanza ad Holloman, ricordano questo film di addestramento che venne loro mostrato con il titolo “What If They Land?” (Cosa avviene se Loro sbarcano?). Nella pellicola veniva presentato lo stesso scenario di un UFO che atterra alla base, con gli extraterrestri che escono dai loro dischi volanti ed incontrano i militari. Sfortunatamente la pellicola è andata persa negli anni ’70…O almeno così afferma l’Air Force!A puro titolo di curiosità riportiamo che recentemente il canale americano The Learning Channel ha mostrato, in un suo documentario dedicato al fenomeno UFO, un presunto fotogramma del filmato originale di Holloman. In esso appare un oggetto a forma di disco, sormontato da una cupola munita di oblò, in fase di atterraggio.