martedì 31 marzo 2009

La musica universale



La musica occidentale è approdata in un angolo remoto dell'Africa. Da molto tempo ci si chiede se la percezione della musica sia universale. Un modo per capirlo è appurare se le emozioni trasmesse dalle note dei Queen o degli U2 trasmettono le stesse emozioni anche a chi non ha mai ascoltato la musica occidentale.Per questo Thomas Fritz, neuroscienziato del Max Plank institute, ha deciso di spingersi sulle montagne del Camerun settentrionale, dove vive isolato il popolo mafa. Ha riunito una ventina di persone che non avevano mai ascoltato la radio. E gli ha fatto sentire dei brani occidentali composti appositamente per esplorare le capacità del cervello di riconoscere tre emozioni: felicità, tristezza e paura. Ha poi replicato la prova in Germania con una ventina di europei. I mafa e gli occidentali hanno riconosciuto le note della felicità rispettivamente sei volte su dieci e dieci volte su dieci, quelle della tristezza e della paura la metà delle volte e otto volte su dieci.Quando poi i brani venivano manipolati, sia i camerunesi sia gli europei hanno preferito gli originali. "L'associazione tra musica ed emozioni non sembra un artefatto culturale", conclude Fritz, sottolineando che la musica è un linguaggio universale con un ruolo chiave nell'evoluzione umana.