domenica 28 febbraio 2010

L'altra Genesi


Il Signore si fermò a vedere il suo corpo senza vita.

Ingegnosamente concepì un piano per dividere il mostro.

Quindi la aprì in due parti, come si fa con un mitilo.

L’altra metà di lei

Egli innalzò come un paravento nei cieli:

schiacciatala, piegò la sua coda fino a formare la Grande Fascia,

simile a un bracciale posto a guardia dei cieli.

Dall’Enuma Elish, poema babilonese della Creazione


Il discorso che segue è tratto da un libro molto interessante: ‘L’altra Genesi’ di Zacharia Sitchin, edito da Piemme.


Non lo definirei una lettura rilassante a causa della densità di informazioni archeologiche e linguistiche ma soprattutto scientifiche presenti. Resta comunque un testo estremamente affascinante e documentato


Riporto di seguito un breve estratto significativo di una sola delle molte analisi che Sitchin affronta.


“Perché chiamiamo Terra il nostro pianeta?

In tedesco si chiama Erde, dall’alto tedesco antico Erda; in islandese JÖRDH, in inglese Earth e in inglese medio Erthe; in gotico Airtha e, spostandoci verso est, andando a ritroso nel tempo, Ereds o Aratha in aramaico, Erd o Ertz in curdo, Eretz in ebraico.

La risposta andrebbe cercata nei testi sumeri che raccontano dell’arrivo degli Annunaki sulla Terra. In 50, guidati da E.A. (colui la cui casa è l’acqua). Essi sbarcarono nel Golfo Persico creando lì il primo insedfiamento che chiamarono E.RI.DU (casa lontano da casa).

Il termine sumero per indicare il pianeta e la sua superficie era KI. La radice linguistica KI è usata per indicare un taglio, una recisione. Così avremo KI.LA= scavo, KI.MAH= tomba, KI.IN.DAR=crepaccio ecc. nei testi astronomici sumeri KI preceduto da MUL =corpo celeste, significa appunto il pianeta che è stato tranciato. Ragion per cui, chiamando KI il pianeta, i sumeri evocavano la cosmogonia e la narrazione della Battaglia Celeste che, dalla spaccatura di Tiamat, diede origine alla Terra e alla fascia di asteroidi (Bracciale Martellato).”

Nel corso del tempo la radice KI mutò pronuncia in GI o GE. Fu importata nella lingua accadica e nelle sue diramazioni (babilonese, assiro ed ebraico) mantenedo comunque la connotazione di ‘spaccatura’, ‘burrone’ o ‘vallata profonda’. In greco la radice GE diventa il prefisso che indica la Terra e GAIA è il nome della divinità che originò tutti gli altri dèi.

La foto qui sotto ritrae un sigillo accadico risalente al III millenio a.C., ora conservato nel Museo di Stato di Berlino col numero di catalogo VA/243.


Nel sigillo viene chiaramente rappresentato il Sistema Solare così come lo conoscevano i Sumeri: cioè un sistema consistente di 12 corpi celesti

si può osservare una grande stella centrale, il Sole, circondata da undici globi, i Pianeti.


L’antica raffigurazione del sigillo accadico mostra un pianeta di troppo, notevolmente più grande della Terra ma più piccolo di Giove e di Saturno, inserito in un’orbita a metà circa fra Marte e Giove, occupata attualmente dalla Fascia degli Asteroidi. A questo pianeta fu dato un nome circa 6000 anni fa dai Sumeri: Nibiru (sumero) o Marduk (babilonese).




Sitchin ci racconta una storia che si tramanda dall’alba dei tempi, traducendola in dati astronomici.

Ecco la sua rielaborazione della cosmogonia sumera e babilonese.

All’inizio dei tempi esisteva unicamente il Sole (AP.SU=che esiste dal principio), Mercurio (MUM.MU) e TIAMAT, un secondo pianeta più grande di Mercurio, definito ‘mostro d’acqua’ nell’Enuma Elish, testo sumero che racconta la cosmogonia ossia la nascita degli dei.

NIBIRU, il ‘pianeta dell’attraversamento’, detto dai babilonesi MARDUK (re dei Cieli) seguiva una rotta retrograda (opposta) rispetto a Tiamat.

Pur essendo in rotta di collisione, i due pianeti non si scontrarono: furono i satelliti di Nibiru (definiti i suoi venti) a collidere con Tiamat, incrinandolo profondamente ed aprendovi un’enorme fenditura.
Dieci degli undici satelliti di Tiamat, tranne KINGU (la Luna), furono “sparati” nello spazio, lontani dal Sole, in orbite estremamente ellittiche, dando così origine, secondo i Suméri, al fenomeno delle Comete.

Dal momento della collisione, Nibiru fu “imprigionato” dall’attrazione gravitazionale del Sistema Solare, che ne aveva modificato la traiettoria, e fu costretto a ritornare sempre nel punto della collisione, anche se con un’orbita estremamente ellittica.

L’altra metà di Tiamat, durante il secondo passaggio di Nibiru, venne da questo frantumata, divenendo la Fascia degli Asteroidi (o il Bracciale Martellato dei Sumeri), posta tra Marte e Giove.


La non visibilità di Nibiru sarebbe dovuta alla sua orbita estrememente allungata: il suo apogeo (punto dell’orbita più vicino al sole) e l’afelio (punto dell’orbita più lontano dal sole) si troverebbero a circa 1800 anni dal centro del nostro sistema. L’orbita completa si svolgerebbe quindi in un arco temporale di 3600 anni.

Questo vorrebbe dire che il dodicesimo pianeta si trova ad una distanza di oltre sei volte più lontano da noi di Plutone: una distanza tale da renderlo invisibile dalla Terra, perché rifletterebbe pochissimo la luce solare.


mercoledì 24 febbraio 2010

Se nun sò marci nun ce li volemo



Celebro il mio compleanno …e il compleanno di Bettino Craxi con questo nuovo (?) caso disumano di politica e malaffare.


Dal Fatto di oggi:


Secondo la Procura di Roma il senatore del Pdl Nicola Paolo Di Girolamo uomo alle dirette dipendenze di Gennaro Mokbel, sarebbe stato eletto nella circoscrizione Estero del Senato, con i voti garantiti dalla ‘ndrangheta di Isola Capo Rizzuto. A fare impressione sono le telefonate intercettate tra il senatore e Gennaro Mokbel, un uomo legato ad Antonio D’Inzillo, considerato l’omicida del boss della Magliana Enrico De Pedis.


Il senatore si fa trattare come uno sguattero dal suo cliente che lo ha aiutato ad essere eletto:


"M’hai scassato il cazzo, te lo dico papale papale a Nicò", lo apostrofava il primo aprile 2008, quando era ancora candidato, diceva: "Se t’è venuta la candidite Nicò e se t’è venuta già a’ senatorite è un problema tuo, però sta’ attento che ultimamente te ne sei uscito tre volte che io sono stato zitto ma oggi mo’ m’hai riempito proprio le palle Nicò. Capito? A ’n’ altro je davo ‘na capocciata ma a te siccome te voglio bene, Nicò, abbozzo ‘na volta, due, tre volte. Mo basta".


E il futuro senatore, dopo essersi scusato, corre da lui. Dopo le elezioni Mokbel è ancora più duro con il suo servo, che si scusa dicendo:


"Io ho sbagliato"


ma a Mokbel non basta: "Non me ne frega un cazzo. A me di quello che dici tu...per me Nicò puoi pure diventà presidente della Repubblica, per me sei sempre il portiere mio, per me tu sei sempre il portiere no, nel senso che tu sei uno schiavo mio, tu conti sempre come il portiere, capito Nicò. Però ricordate, io per i soldi nun me ne frega un cazzo del potere, però ricordate Nicola che per le sfumature me faccio ammazzà e faccio del male".


Il faccendiere rinfacciava al senatore i suoi debiti:


"Ti è piaciuto sentirti qualche cosa e mo ricordate che devi pagà tutte le cambiali che so state aperte e in più devi pagà lo scotto sulla tua vita Nicò perché tu una vita nun ce l’avrai più". Mokbel rivendica il ruolo di motore e di cassa del movimento politico del quale Di Girolamo è soltanto la faccia: "Io sono sette mesi che sono murato qua dentro e calcola che il 70% dei soldi tirati fuori qua li ho tirati fuori io, io sto zitto e muto e tiro fuori. Ma che me voi dì...Io c’ho cinquant’anni Nicò". Il senatore prova a ribattere “e pure io Gennaro” e Mokbel: "Eh, ma i cinquant’anni mia nun so’ i tua".


E il senatore che si ricorda con chi ha a che fare: "Quello sicuramente".

Di Girolamo continua a svolgere la sua attività parlamentare anche come membro della III Commissione Affari esteri nonostante già nel 2008 sia stato raggiunto da una richiesta di arresto per aver falsificato la sua residenza. "Stanno cercando di mettermi sulla croce. È roba da fantascienza. Sono stato in Calabria durante la campagna elettorale una sola volta invitato dall’avvocato Colosimo per un incontro elettorale". Colosimo è il difensore della cosca Arena, oggi l

giovedì 18 febbraio 2010

martedì 16 febbraio 2010

Lettera di un'aquilana

Lettera apparsa sul Fatto di oggi:

“Noi aquilani, almeno quelli che si sono svegliati dal lungo torpore che li ha sedati finora, che siamo stati feriti a morte prima dal terremoto e poi dagli sciacalli travestiti da SALVATORI e dalle vomitevoli passerelle di gente alla quale di noi non fregava assolutamente niente e che ci ha strumentalizzato per farsi pubblicità, ci stiamo organizzando, qualificandoci come “QUELLI CHE ALLE 3.32 NON RIDEVANO” e ci faremo sentire, ma abbiamo bisogno del vostro aiuto; aiutateci a smascherare e svergognare i SALVATORI DELLA PATRIA, quelli che sulla nostra pelle e soprattutto su quella dei nostri morti hanno speculato e continuano a farlo in modo cinico e spietato”.

Fiorella Giannangeli

lunedì 15 febbraio 2010

Ripassata civile

Dal blog di Beppe Grillo:

Il piatto più tipico della Protezione Civile è senz’altro la ripassata alla Francesca, una ricetta tradizionale, ottima per i terremotati, per fare terapia di gruppo e per il G8. Semplice da preparare.

Tempo di cottura: pochi minuti, meno di una sveltina.
Ingredienti per un numero di persone a piacere:
- Gelatina in abbondanza per ottenere un sistema gelatinoso di qualità
- Escort al burro
- Corrotti marciti
- 1 mazzo di cavoli amari
- Semi di magnaccia
- Guido Bertolaso
- 1 Anemone
- 5 carote medio/grandi da 18 cm
- Terremoto dell'Aquila
- Gambi di sedano acerbi
- Francesca da ripassare
- Brasiliane infaticabili da competizione
- Angelo Balducci e Fabio De Santis (Dipartimento Sviluppo e Competitività)
- Bietola fresca quanto basta
- Mondiali di nuoto di Roma 2009
- Patatine traforate
- G8 Maddalena
- 150° anniversario dell'Unità d'Italia
- Nuovo Museo dello sport italiano di Tor Vergata
- Carlo Malinconico (presidente della Fieg)
- Sale e pepe quanto basta.

Per la preparazione della ripassata ci si baserà sulla famosa ricetta detta Berlusconi/Tarantini.
Preparate subito Bertolaso con catastrofi di media grandezza, introducetelo allo Sport Village "per uno dei soliti massaggi" e passatelo al setaccio con la sua acqua di cottura di Haiti, intercettatelo, dopodichè fate soffriggere in una pentola l'Anemone con l’olio. Quando Francesca sarà stata ripassata potrete aggiungere anche mulatte di importazione dop ed un cucchiaio di concentrato di opere pubbliche. Dopo alcuni minuti di cottura a fuoco medio aggiungete la purea gelatinosa di Balducci e De Santis tutti interi, mescolati ed aggiungete tangenti a pezzetti. Salate e pepate a piacere, quindi aggiungete un po' di retrogusto amaro con Carlo Malinconico. Lasciate cuocere per 2 ore almeno dopo avere aggiunto 6 mestoli di acqua santa di palazzo Grazioli. La zuppa gelatinosa va servita a letto durante un qualunque evento luttuoso per la Nazione, ma proficuo per la ricostruzione.

La ripassata.
Come dice il nome ripassata significa passata di nuovo. Essenzialmente conosciuta come Francesca è uno dei piatti più diffusi della Protezione Civile. E' costume prepararla in quantità più che abbondante ai rientri aerei di Guido Bertolaso. Si può riscaldare e mangiare nuovamente, tutti i giorni dell'anno, anche in compagnia. Una volta imbiondita la tangente in superficie si può servire calda con olio a crudo, vi raccomando la qualità dell’olio e la benedizione del cardinale Ruini.



venerdì 12 febbraio 2010

Mostri necrofagi

Dal Fatto:

Massimo Cialente, sindaco di L’Aquila, è sconvolto di fronte all’intercettazione telefonica tra i due imprenditori che aspettano le mosse di Angelo Balducci – presidente del Consiglio superiore per i lavori pubblici oggi in carcere – per fare affari sulle macerie lasciate dal terremoto. Francesco Maria De Vito Piscicelli, direttore tecnico dell’impresa Opere pubbliche e ambiente Spa di Roma e il cognato Gagliardi, parlano al telefono all’indomani del sisma:

6 aprile:

"Alla Ferratella occupati di sta roba del terremoto perché qui bisogna partire in quarta subito, non è che c'è un terremoto al giorno".

"Lo so", e ride.

"Per carità, poveracci".

"Va buò".

"Io stamattina ridevo alle tre e mezzo dentro al letto".

“Io pure... vabbuò. Ciao”

Secondo Carlo Costantini, capogruppo Idv della regione Abruzzo, “le casette antisismiche che Berlusconi ha inaugurato in pompa magna in questi giorni, sono costate 2.800 euro al metro quadro, con appalti che hanno letteralmente arricchito i pochi costruttori pescati dal cilindro della Protezione civile che hanno avuto la fortuna di realizzarli. L’associazione dei costruttori edili abruzzesi ci ha spiegato che le stesse case potevano costare 1.200 euro al metro quadro, meno della metà”. “Per non parlare di 20 milioni di euro spesi per il verde che impiantato a ottobre, col freddo che fa, è già tutto bruciato. Non erano mica alberi per i cittadini quelli, era il verde per le sfilate di Berlusconi. E indovinate chi ha pagato? Hanno cannibalizzato fino all’ultimo centesimo”. Per questo motivo l’Italia dei Valori ha richiesto l’istituzione di una commissione di inchiesta del consiglio regionale per fare piena luce sul “sistema Bertolaso”, sia per parte relativa alla gestione dell’emergenza, sia per la parte relativa ai primi interventi di ricostruzione.
Tralascio, per ora, di parlare delle mignotte e delle ripassate perchè mi sembra più grave lo sciacallaggio sulla pelle di tanti abruzzesi.

giovedì 11 febbraio 2010

Le nostre origini


Da CacaoOnLine:

Chi siamo e da dove veniamo? Secondo una ricerca del professor Chandra Wickramasinghe, docente presso l'Universita' di Cardiff, siamo tutti alieni venuti dallo spazio.
I primi “semi della vita” sarebbero stati depositati sulla Terra 3,8 miliardi di anni fa da una cometa.
Non solo non siamo soli nell'universo ma l'uomo e' l'anello di una catena di discendenza che si estende da un pianeta all'altro nel cosmo.
“Le prove puntano inesorabilmente in questa direzione”, ha dichiarato il professore.

martedì 9 febbraio 2010

Dell'Utri è innocente! Ma è meglio cautelarsi..


Dal Fatto di oggi:

Michele Dell'Utri, assessore al comune di Torino e candidato ora al consiglio regionale con Mercedes Bresso, ha fatto stampare manifesti elettorali in cui nega qualsiasi parentela con l’omonimo senatore del Pdl sotto processo per mafia. Così, solo per togliere il dubbio.

San Valentino al museo


San Valentino è la festa degli innamorati e, per celebrare l’evento, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali regala a tutti gli innamorati due giorni di arte e di cultura.
Il 13 e 14 febbraio in tutti i musei, monumenti e siti archeologici statali presentandosi in due si entrerà pagando un solo biglietto.

Qui la lista delle aree archeologiche statali che aderiscono all’iniziativa

Dogbook



Da CacaoOnLine:

Negli USA stanno spopolando i social network dedicati agli animali. Catbook, per i gatti, conta 175mila iscritti, Horsebook, cavalli, 31mila, fino ai 3.900 utenti di Rodentbook, dedicato a criceti e porcellini d'India.
Il piu' utilizzato e' Dogbook, con 800mila utenti attivi.
Le applicazioni disponibili sono tantissime: si puo' fare la pipi' sulla bacheca o annusare il culo dei propri amici

giovedì 4 febbraio 2010

Storia di una holding criminale oggi

Danilo Coppola: imprenditore italiano, componente del gruppo dei cosiddetti furbetti del quartierino. Negli ultimi anni, diverse sono le partecipazioni azionarie che ha acquistato; iniziando col 3% della Banca Nazionale del Lavoro (BNL) nel settembre 2003.

L'1 marzo 2007 viene arrestato e portato nel carcere di Regina Coeli con l'accusa di bancarotta, riciclaggio, associazione a delinquere e appropriazione indebita; dove il 23 marzo 2007 tenta il suicidio.

Il 19 novembre 2007, in seguito ad un arresto cardiaco, viene ricoverato al Policlinico Umberto I di Roma dove entra in coma.

Il 6 dicembre 2007, scompare dall'ospedale dove era ricoverato, come denunciato dagli stessi genitori. Nel primo pomeriggio, contatta la redazione di Sky Tg24, dichiarando di essere vittima di una persecuzione. Qualche ora dopo si consegna alla polizia. Il 9 febbraio 2009 viene condannato dal Tribunale di Roma a sei anni di reclusione per bancarotta fraudolenta della società Micop.



Enrico Nicoletti: Costruttore, amico di Giuseppe Ciarrapico e politicamente vicino a Giulio Andreotti, Nicoletti svolge un’intensa attività di prestiti e depositi che serve a riciclare denaro sporco. Nel mandato di cattura a suo carico, il giudice Lupacchini scrive: ''Nicoletti funziona come una banca, nel senso che svolge un’attività di depositi e prestiti e attraverso una serie di operazioni di oculato reinvestimento moltiplica i capitali investiti dell’organizzazione''.

Nel 2006 viene arrestato insieme ai due figli. L'accusa è di aver riciclato, attraverso prestanome titolari di alcuni supermercati, ingenti somme di denaro provenienti dal clan camorristico dei Casalesi.

I due figli, Antonio e Massimo Nicoletti, rispettivamente di 43 e 42 anni sono amici di Danilo Copppola. L'accusa, per i Nicoletti, è di aver riciclato denaro "sporco" per conto dei Casalesi attraverso alcuni prestanome titolari di supermercati che in realtà erano controllati dal malavitoso romano. I tre sono tornati in libertà. Per Enrico erano scaduti i termini di carcerazione preventiva, mentre per i figli ha fatto buon gioco un cavillo burocratico.


Antonio Mancini, "Nino l'Accattone" alias Ricotta del film e dellla serie tv Romanzo Criminale.


Da Repubblica:

"È stato un bandito e un assassino ("Ho ucciso quattro volte", elenca sulle dita di una mano). Nel direttorio criminale padrone di Roma tra la metà degli anni '70 e i primi anni '90 e consegnato alla Storia come "Banda della Magliana", sedeva alla destra di Franco Giuseppucci "er Negro" e Maurizio Abbatino, "Crispino".

"La Banda della Magliana esiste ancora. Ha usato e continua ad usare i soldi di chi è morto e di chi è finito in galera. E non ha più bisogno di sparare. O almeno, di sparare troppo spesso". "Vedi - insiste - Io non sono uno che farfuglia. Non do opinioni. Dico che quella storia non è finita perché lo so. Basta andare a cercare chi ne è uscito alla grande quindici anni fa. O magari chiedersi come mai i miei soldi di bandito, un miliardo e trecento milioni di lire, sono finiti, come ho saputo, nelle tasche di Danilo Coppola. Il "furbetto del quartierino", quello delle scalate alle banche. Prima di andare dentro, avevo affidato quei soldi a Enrico Nicoletti, il cassiere della Banda. E non li ho mai rivisti."

Qui trovate un'intervista a Mancini molto interessante.

Il servizio, apparso su Repubblica di oggi è già sparito dalla prima pagina come anche uno schema in Flash molto ben fatto che elenca tutti i componenti della banda.

Qualcuno si dev'essere arrabbiato!


Foto taroccate di Mr.B nel libercolo celebrativo


Copio dal blog di SanPrecario questa notizia che ha del grottesco!

“Per la prima volta su un blog, grazie al lavoro di Vacon Sartirani, le prove che il consenso di Berlusconi, vantato sull'album "Noi amiamo Silvio", è taroccato

La seconda foto dell'album "Noi amiamo Silvio" dimostra nettamente come, forse, ad amarlo di più sia stato il ritoccatore fotografico. Da notare il mazzo di fiori fasullo come neanche nelle olegrafie apologetiche di Kim Jong-Il, ma soprattutto il consenso "clonato" da sinistra a destra, come i famigerati carri armati di Mussoliniana memoria... Che dire? Penoso.

Foto e commento di Vacon Sartirani

ecco il file ad alta risoluzione:

http://twitpic.com/110rn5/full

La notizia è rimbalzata su:

mercoledì 3 febbraio 2010

Una Foglia



L’essenza di una Foglia,
è così malinconica
cade verso la terra – sola,
liberandosi delle gocce di pioggia
lungo il breve cammino.

Può la Memoria,
al pari della Foglia – sola,
liberarsi dei ricordi
sotto il Sole del Crepuscolo d’Autunno?

I rami, tesi al Vento
Non reclamano la Perdita
ma chi può dire che la resina
non sia il pianto dell’Albero – che cerca il suo Tesoro?

di Alessandro Cossu

martedì 2 febbraio 2010

Occhi blu

The American Journal of Human Genetics
Stati Uniti

Febbraio 2008




Cos'hanno in comune Nicole Kidman, Paul Newman e Frank Sinatra oltre agli occhi azzurri? Un lontano antenato mediorientale che aveva una mutazione del gene herc2. È un gene che controlla l'attività di un gene adiacente, oca2, coinvolto nella produzione di melanina.

Da questo pigmento dipende il colore della pelle e dell'iride, che può virare dal marrone al verde. Quando herc2 è mutato, il gene della melanina non funziona bene: il colore si diluisce e passa dal marrone all'azzurro. Un gruppo di ricercatori di Copenaghen aveva già parlato di questa mutazione sul numero di gennaio di Human Genetics, lasciando sbigottiti i genetisti di tutto il mondo. Si pensava che il colore degli occhi fosse un carattere ereditario controllato da più geni e non da uno solo. Ora The American Journal of Human Genetics pubblica due nuovi studi che hanno analizzato la mutazione in diverse popolazioni.

L'ipotesi è che in origine avevamo tutti gli occhi castani e che la mutazione sia comparsa tra i sei e i diecimila anni fa nella regione del Mar Morto, da dove si è diffusa quando i popoli del neolitico migrarono dal Medio Oriente all'Europa. Resta da spiegare perché sia sopravvissuta: la mutazione di per sé non è dannosa né sembra vantaggiosa

lunedì 1 febbraio 2010

Il Sole analizzato da qualcuno che non siamo noi


La NASA pubblica foto molto interessanti sul proprio sito.

Si parla del sole e, nelle varie foto, si notano degli strani oggetti orbitanto intorno alla nostra stella.

Qui trovate un'analisi particolareggiata.

Curiosità:
Oggi (01/02/2010) è una data palindroma, ossia si legge allo stesso modo da destra e da sinistra.