venerdì 13 marzo 2009

Il contatto di Holloman - parte 1


Tratto da Area di Confine n° 35 - Agosto 2008

Il presunto sbarco alieno alla base militare USA di Holloman è stato reso noto per la prima volta da Robert Emenegger, documentarista americano e membro del Partito Repubblicano.Emenegger fu convocato nel 1972 dall’Aeronautica Militare statunitense per produrre un documentario su UFO ed alieni. L’invito coinvolse anche il suo amico e documentarista Allan Sandler.Emenegger, pur conoscendo poco o nulla su tale argomento, accettò subito; fu quindi invitato unitamente a Sandler in California, presso la base militare di Norton, ove, in presenza di un ufficiale dell’AFOSI (Ufficio Operazioni Speciali dell’Air Force) discusse il progetto con Paul Shortle, direttore della Divisione Audiovisiva della Norton AFB, l’emittente radiofonica dell’aeronautica.Emenegger rimase sbalordito dinnanzi a quanto gli fu richiesto: l’Air Force avrebbe messo a sua disposizione il seguente materiale:Fotografie e film di UFO. Foto di esseri alieni e di autopsie di Grigi.

Un film in 16mm di un alieno in compagnia di un ufficiale dell’ aeronautica militare. L’ alieno sarebbe quello scampato ad un incidente del 1949 e tenuto in custodia a Los Alamos fino alla sua morte nel 1952.800 piedi di pellicola circa un incontro tra 3 alieni ed i militari della base di Holloman durante uno sbarco avvenuto negli anni ’60.Fotografie di UFO prese da astronauti delle quali la NASA aveva negato formalmente l’esistenza.Ma veniamo alla famosa pellicola in 16 mm, girata nell’aeroporto militare di Holloman, Nuovo Messico, il 25 aprile 1964. A dire di Emenegger nel filmato si vedevano tre UFO atterrare ed alcuni alieni scendere dalla loro navetta per incontrarsi con il comandante della base, colonnello Emmanuel F. Bonvincin, e due ufficiali del Servizio Informazioni.Ad Emenegger tutto ciò sembrava incredibile ed era disposto ad accettare qualsiasi condizione pur di curare la produzione del progetto ed entrare in possesso di quel sensazionale materiale.Successivamente dovette recarsi varie volte a Washington D.C. per sottoporre al Pentagono il copione. Infine, il colonnello Coleman diede il nullaosta per la realizzazione del documentario. Per motivi di sicurezza Emenegger avrebbe dovuto prestare giuramento di segretezza e, entro pochi mesi, gli sarebbe stato consegnato il materiale.Sandler stava già iniziando le riprese nella base di Holloman (gli erano anche stati mostrati gli edifici 383 e 1382 ed il luogo in cui sarebbe avvenuto il presunto atterraggio) ma all’ultimo minuto fu convocato dal generale George Weinbrenner della base di Wright Patterson, il quale gli comunicò che non gli sarebbe stato consegnato né il video né le foto dell’atterraggio alieno.

La spiegazione fu che la nazione, già troppo scossa dall’affare dei MIG 25 e dallo scandalo Watergate, non avrebbe retto ad una simile rivelazione. Fu quindi consigliato ad Emenegger di rielaborare il progetto ricavandone un programma televisivo e di rappresentare graficamente la scena dell’atterraggio alla base di Holloman, presentandola come “qualcosa che potrebbe verificarsi in futuro o che, forse, è già accaduta”.E cosi il film entrò nel circuito televisivo nazionale col titolo: UFOs: Past, Presence and Future, ed in seguito fu messa in circolazione una videocassetta con il titolo UFOs: it has begun. Emenegger scrisse anche un libro sull’evento. Ecco come descrive la scena da lui vista nel presunto filmato originale: “Gli uomini di guarnigione alla torre di controllo localizzano sul radar tre oggetti volanti; cercano subito di mettersi in contatto radio con loro, ma invano. Parte una squadra di caccia da intercettazione con l’ordine, ‘venuto da molto in alto’, di limitarsi a scortare il volo degli UFO. Per pura coincidenza, a bordo di un elicottero di servizio, è in volo di ordinaria routine anche la squadra dei cineoperatori della base militare, che hanno così l’opportunità di filmare gli UFO in fase di atterraggio sul campo di Holloman. Uno degli oggetti comincia a scendere, mentre gli altri due rimangono sulla base, in volo sospeso. Una seconda squadra di cineoperatori, da una diversa postazione, riescono a filmare la discesa del disco sul campo. Dopodiché, il comandante della base e due ufficiali del Servizio Informazioni dell’Aeronautica s’inoltrano nel campo, mentre sullo scafo alieno si apre una porta scorrevole…”.

La descrizione fatta da Emenegger degli extraterrestri è la seguente:

due esseri simili all’uomo, vestiti con una tuta aderente, alti circa un metro e sessanta, pelle grigioazzurrina, grandi occhi distanziati dal taglio orientale, testa a “pera” che si allunga dietro, vistoso naso a uncino. In testa avevano copricapo ornati da vari giri di larghe fasce (o nastri), portavano orecchini, e in mano un bastone simile ad uno scettro. Il comandante e i due agenti si fecero avanti per salutare gli stranieri. Poi li condussero in un edificio contrassegnato con il numero 383 che sorge in fondo al Viale di Marte”.
continua...