venerdì 27 agosto 2010

Heat 1-X, il razzo fai da te


“L'ora del decollo è fissata per le 15 (ora italiana) del 30 agosto. La rampa di lancio si trova sul Mar Baltico, vicino Bornholm (Danimarca) e il razzo, chiamato Heat 1-X, è pronto per spiccare il volo. Ma il missile che lascerà la Terra per qualche minuto non è stato costruito da un ente spaziale come la Nasa o l'Esa, bensì da due amatori del volo astronautico: Kristian von Bengtson e Peter Madsen. La loro piccola società l'hanno chiamata Copenhagen Suborbitals. Il primo lancio sarà senza passeggeri a bordo, ma se tutto andrà per il meglio Madsen ha fatto sapere che presto lancerà un razzo con una capsula, chiamata Tycho Brahe, con un uomo a bordo.”

Questa notizia apparsa su Repubblica di oggi mi ha fatto pensare ad un film che ho visto qualche anno fa: Cielo d’ottobre di Joe Johnston, tratto dal libro Rocket boys di Homer Hickam jr.

Il film si ispira ad una storia realmente accaduta, raccolta nel libro di memorie di un ingegnere della NASA, ora in pensione, che ha anche dato la sua consulenza per la riduzione cinematografica: Homer H. Hickam jr., responsabile motori dello shuttle e addestratore degli astronauti destinati a missioni sulla navicella spaziale

Trama da Wikipedia:

Ottobre 1957, Coalwood, cittadina mineraria del West Virginia. Il cielo notturno è solcato dalla scia luminosa dello Sputnik, il primo satellite, lanciato dai Russi, in orbita attorno alla terra. Per il diciassettenne Homer H. Hickam jr. è come una folgorazione: costruire razzi costituirà il passaporto per sfuggire al destino che lo vuole minatore, come tutti a Coalwood. Il ragazzo non si lascerà bloccare né dall'iniziale ostilità del padre, autoritario sovrintendente della miniera, né dai primi insuccessi; con l'aiuto di 3 coetanei e col sostegno della sua professoressa di Chimica e Fisica, parteciperà al concorso scientifico indetto per tutte le scuole della nazione.

Un messaggio sempre più valido in questi tempi così avari di speranze: mai smettere di sognare!