giovedì 9 ottobre 2008

Bernard Law il protettore dei mostri

Io se fossi dio avrei perso la pazienza da molto tempo.
Oggi parlerò del cardinale Bernard Law, un uomo che dovrebbe sotterrarsi vivo invece di ricoprire la prestigiosa carica di arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore (zona S. Giovanni a Roma). Papa Giovanni Paolo II infatti nel 2004 lo promosse togliendolo da Boston, forse perché gli era piaciuto particolarmente il modo con cui aveva affrontato la situazione delle denunce di abusi su tanti bambini da parte di predatori vestiti da preti.
Cominciamo dall’inizio. Nel 1962 John Geoghan fu ordinato sacerdote a Boston ed inviato alla parrocchia del Sacramento Benedetto. Le voci di comportamenti poco ortodossi coi chierichetti cominciarono subito e così il nostro prete fu spostato alla parrocchia di San Bernardo dove si fece subito riconoscere molestando un bambino e facendosi cogliere sul fatto dal padre del bimbo che lo denunciò. Un breve soggiorno al Seton Institute di Baltimora, centro specializzato nel trattamento di preti con problemi psicologici e poi il trasferimento a Hingham, parrocchia di San Paolo dove violentò i quattro figli di Joanne Mueller, di età compresa tra i 5 e i 12 anni. Trasferimento a Sant’Andrea dove toccò ai 4 figli di Maryetta Dussourd e 4 di sua nipote. All’ennesima denuncia di abusi padre Thomas affrontò Geoghan che ammise candidamente: “Si, è tutto vero. Mi piace toccarli.” Dopo l’intervento di padre Thomas il nostro pedofilo rimase un anno fuori gioco, in permesso malattia, sottoposto a cure psichiatriche con due medici che attestarono alla fine della terapia l’idoneità di Geoghan a tornare alla vita pastorale. Nel frattempo i genitori dei bambini abusati furono invitati a mantenere il silenzio e a lasciare che la giustizia ecclesiastica facesse il suo corso. Mentre il nuovo compito di Geoghan era preparare i bambini alla comunione. Nuove denunce e nuovo allontanamento con colloqui terapeutici. Le segnalazioni erano arrivate sul tavolo del cardinale Law (eccolo il nostro arciprete), che ritenne opportuno inviare Geoghan alla parrocchia di Santa Giulia, ironia della sorte, a sostituire un altro prete pedofilo che aveva mietuto vittime nel quartiere.qui Geoghan si distinse nel violentare altri 30 bambini.
Quando lo scandalo dei preti pedofili scoppiò, grazie ad una serie di articoli del Boston Globe che diedero voce ai familiari di quei bambini che nessun membro del clero si preoccupò mai di proteggere, fu istruito un processo penale contro Geoghan. Durante il procedimento il pubblico ministero chiese alla corte di sequestrare il passaporto del cardinale Law perché il Vaticano stava per promuoverlo e mandarlo a Roma, dove sarebbe stato impossibile raggiungerlo per farlo deporre. La corte decise di convocare il cardinale immediatamente anticipando i piani di Giovanni Paolo II. Convocato al processo Law si giustificò in questo modo: “Sapevo dei problemi di pedofilia di Geoghan ma avevo l’abitudine di servirmi della consulenza di professionisti della materia, cioè medici e psichiatri che attestavano poi la guarigione di Geoghan.” Questa fu la risposta del pubblico ministero: “Sono rimasto sorpreso quando ho scoperto chi sono i professionisti: dr. Mullens, medico di famiglia di Geoghan, senza specializzazione in psichiatria; e dr. Brennan, psichiatra senza specializzazione in devianze sessuali, se non vogliamo considerare una specializzazione il fatto di aver abusato di una paziente”.
Ormai lo scandalo era su tutti i telegiornali e Law fu costretto ad ammettere i nomi di altri ottanta sacerdoti accusati di pedofilia e trasferiti da una parrocchia all’altra, senza che mai una vittima fosse aiutata, consolata o risarcita.
Il processo si concluse con la condanna a dieci anni di reclusione per Geoghan , colpevole di aver violentato 130 bambini (sono solo i casi attestati dal tribunale e non certo quelli reali se teniamo conto della vergogna di molte vittime). Questo è solo uno dei processi. Ce ne furono molti altri e tantissime diocesi dichiarano bancarotta o ci arrivarono vicino. La diocesi di Boston dovette vendere la residenza del cardinale Law per racimolare i trenta milioni di dollari da rifondere come risarcimento alle sole vittime di Geoghan.
Furono pagati:
50 milioni dalla diocesi di Santa Fe
31 da quella di Dallas
18 dalla chiesa di Lafayette
100 da Orange County
660 da Los Angeles
Nel 2002 Law fu costretto alle dimissioni ma il premio di consolazione era bello e pronto sulla scrivania di Giovanni Paolo II che lo nominò, come ho già detto, arciprete a S.Maria Maggiore a Roma.
I giornalisti del Boston Globe vinsero il premio Pulitzer per le loro indagini sui preti pedofili.
Mitchell Garabedian, fino ad allora anonimo avvocato armeno, fu nominato Avvocato dell’anno per aver raccolto prove, testimonianze e per aver ottenuto i risarcimenti record dalla chiesa (chissà quanto 8 per mille è servito a risarcire l’infanzia rubata a tanti bambini).
Quanto a padre Geoghan, quello che non fatto la giustizia dei tribunali, che lo ha condannato a soli 10 anni, lo ha fatto la giustizia carceraria. Il 23 agosto 2003 fu ucciso in carcere da un detenuto che aveva subito molestie durante l’infanzia.
Quello che vorrei è che quando chiunque di voi si troverà a passare a Roma davanti alla Chiesa di Santa Maria Maggiore spenda un secondo a pensare ai tanti bambini, piccole vittime innocenti, che non hanno avuto voce, che non sono stati creduti, che hanno avuto paura e angoscia al pensiero di dover andare in chiesa, che hanno pregato dio per farsi salvare dal mostro che avevano vicino. Vorrei anche che voi che passerete davanti a questa chiesa sputaste sul portone di Santa Maria Maggiore, perché dietro le sue mura vive un uomo che ha protetto dei mostri e che non ha pagato per questo. Che abbia almeno il nostro disprezzo.