venerdì 30 ottobre 2009

Le grida dei morti

Dal Fatto quotidiano. Articolo di Vitantonio Lopez
"La camera di sicurezza di una caserma dei carabinieri certo non è il posto più confortevole” dove passare la notte. Così il comandante della compagnia dei carabinieri ci spiega perchè Stefano Cucchi è arrivato con gli occhi pesti in tribunale. Dove, comunque, assicura, “nessuno ha avuto niente da dire”. Dopo quella notte in caserma, il passaggio in tribunale e quello in carcere, è finito in un letto d’ospedale, ha agonizzato per cinque giorni ed è morto con i genitori tenuti fuori della porta, senza poterlo vedere, senza sapere delle sue condizioni. Non fosse stato per la battaglia lunga anni della madre, poco o nulla si sarebbe saputo pure sulla morte di Federico Aldrovandi, ammazzato di botte a 19 anni per strada da quattro poliziotti. E Aldo Branzino, falegname di 44 anni, arrestato per un po’ di marijuana e trovato cadavere nella cella trentasei ore dopo. Quando chiedi, per Federico, per Aldo, per Stefano, ti senti sempre rispondere che nell’ar resto, in carcere, le regole sono state rispettate, che le procedure sono queste. E’ per questo, per rompere questo muro di cinica indifferenza che i genitori e la sorella di Stefano hanno dovuto darci quelle foto. Ci hanno messo sotto gli occhi quel viso, quel corpo massacrati e noi li mostriamo a voi perchè non c’è legge, regola o procedura che possano giustificarlo. Perchè non si può vivere, e morire, così. "

giovedì 22 ottobre 2009

Consiglio subacqueo


Si e' svolta il 17 ottobre alle Maldive la prima riunione sott'acqua al mondo di un esecutivo di governo.A 5 metri di profondita' il presidente Mohamed Nasheed e i suoi 11 ministri hanno sottoscritto una risoluzione, che verra' presentata alla conferenza Onu sul clima di Copenaghen, dove chiedono un impegno globale per salvare l'arcipelago dalla totale sommersione ed estinzione.Nel video il tragico momento del brindisi finale.

venerdì 16 ottobre 2009

La cucina di Calderoli

Dal Fatto quotidiano:
Mozzo, piccolo centro di settemila anime in provincia di Bergamo. Qui vive il ministro per la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli: la sua è una bella villa dentro il “Parco dei Colli”. Il ministro da qualche hanno ha un cruccio: vuole ampliare la cucina. Ma le domande presentate hanno sempre ottenuto la stessa risposta: la zona è sotto tutela. Il ministro non si è scoraggiato e ha fatto arrivare al comune di Mozzo una nuova richiesta. E lo stesso ha fatto un suo vicino di casa.
Sabato 10 ottobre è il giorno della svolta.
La giunta al governo a Mozzo (un’alleanza tra Lega e Pdl) convoca una seduta ordinaria del consiglio, fissandola alle 12:30 del sabato. Un’anomalia bella e buona. Ma poche battute e le opposizioni capiscono il reale motivo.
L’assemblea vota un emendamento che permette al “Piano casa” varato dal governo nazionale (con aumenti di volumetria possibili fino al 20%) di essere applicato ad una piccola zona del “Parco dei colli”, casualmente coincidente con la villa del ministro Calderoli e del suo vicino di casa, gli unici ad aver presentato una richiesta di ampliamento.

Saviano: 'È quando va via la luce che ti ammazzano'


Questo è un articolo scritto da Beatrice Borromeo sul Fatto Quotidiano apparso nell'edizione di ieri.


"Le parole di Vittorio Pisani, capo della squadra mobile di Napoli, contro Roberto Saviano, arrivano a freddo: “Dopo gli accertamenti demmo parere negativo sull’assegnazione della scorta a Saviano - dice Pisani in un’in - tervista pubblicata oggi dal “Magazine” del “Corriere della Sera” – resto perplesso quando vedo scortare persone che hanno fatto meno di tantissimi poliziotti, magistrati e giornalisti che combattono la camorra da anni”. Vittorio Pisani è definito dai colleghi come una persona perbene, responsabile di uno degli uffici investigativi più delicati d’Italia. “Ma queste dichiarazioni - dice Rosaria Capacchione, giornalista minacciata dalla Camorra e sotto scorta da un anno e mezzo – sono inspiegabili. Io ho ricevuto un attacco analogo dall’avvocato Claudio Botti, ma che ne sanno loro dei pericoli che corriamo? Questi atteggiamenti hanno delle ricadute sulle nostre vite”. Sulla necessità della scorta a Saviano ci sono due punti da chiarire. Il primo: l’autore di “Gomorra” è consapevole che il pericolo per lui non è tanto nell’immediato, quanto nel futuro prossimo. Nei mesi scorsi raccontava: “Per i camorristi non c’è nulla di più pericoloso che ’attenzione dei media e della società civile. La mafia, se può, evita di sparare. I Casalesi sparano, ma non fa notizia perché di solito si uccidono tra loro e i giornali non ne parlano. Ecco perché il boss Francesco ‘Sandokan’ Schiavone ha dichiarato che se mi succederà qualcosa, non sarà ora. Oggi tutti sono dalla mia parte, non vogliono farmi morire da eroe. Aspettano che la gente si disinteressi, che aumentino i miei nemici. È quando va via la luce che ti ammazzano”. Anche se agli inizi del successo del libro gli accertamenti della polizia di Napoli non avevano portato a nulla, Pisani sembra non considerare gli sviluppi successivi. Per esempio Nicola Schiavone, padre di ‘Sandokan’, che urla in piazza allo scrittore: “Sei un buffone, Saviano merda”. Oppure le rivelazioni di un pentito (poi ritrattate) che svelavano un piano per farlo esplodere con la sua scorta sull’autostrada Napoli-Roma. Poi ci sono i gruppi su Facebook “Per aiutare la Camorra ammazzare Saviano”. Su Facebook c’è di tutto, ma tra gli iscritti a questo gruppo ci sono nomi noti: “C’è Ivahnoe Schiavone - raccontava Saviano prima dell’estate – il figlio di Sandokan che ora è in carcere. Ha la faccia pulita, è carino, sembra uno degli Oasis. Se non lo uccidono prima, probabilmente sarà uno dei futuri capi.” I ragazzi della scorta sono sette, seguono Saviano in tutti i suoi spostamenti, troppi per essere giustificati solo da intenti pubblicitari e non da vere ragioni di sicurezza: “Mi sento di avere cento anni, non c’è più niente di spensierato in me. Sono completamente solo, oggi non mi fido di nessuno. Gli amici sono spariti, alcuni per l’invidia del successo, altri soltanto perché è scomodo starmi vicino. Stessa cosa con le ragazze. Ho rinunciato alla mia sicurezza per questa battaglia, rinuncio anche alla mia vita sentimentale”. Il gossip - dice Roberto - è una delle principali armi usate per screditare le persone scomode “ne sa qualcosa Salman Rushdie”. Per creare una famiglia - si sfoga lo scrittore - “dovrei fare cose diverse. Incontrare gente diversa. Essere più libero. Oggi voglio solo tenere viva la questione Camorra: è il mio contributo.” Pisani ha anche affermato che “Gomorra ha avuto un peso mediatico ecce s s i vo ”. Saviano, invece, racconta così l’impatto del best seller sulla sua città: “Per i ragazzi di Casal di Principe è come se avessi buttato una bomba sul mio paese. Loro vivono lì, in una realtà che non vogliono che si racconti. La Camorra è fisiologica. Immagina di avere da sempre una macchia sul petto, e qualcuno ti toglie la maglietta. Te la prendi con chi ti toglie la maglietta, non cerchi di cancellare la macchia.”"

giovedì 15 ottobre 2009

Locomotive breath dei Jethro Tull testo e traduzione


In the shuffling madness
of the locomotive breath,
runs the all-time loser,
headlong to his death.
He feels the piston scraping
steam breaking on his brow
old Charlie stole the handle and
the train won't stop going
no way to slow down.
He sees his children jumping off
at the stations one by one.
His woman and his best friend
in bed and having fun.
He's crawling down the corridor
on his hands and knees
old Charlie stole the handle and
the train won't stop going
no way to slow down.
He hears the silence howling
catches angels as they fall.
And the all-time winner
has got him by the balls.
He picks up Gideons Bible
open at page one
I think God, he stole the handle and
the train won't stop going
no way to slow down.

Traduzione

Nella pazzia disorientante
Del respiro della locomotiva
Corre il perdente di ogni tempo
Punta dritto alla sua morte
Sente i pistoni che raschiano
Vapore che lo colpisce in fronte
Il vecchio Charlie ha rubato la manopola
Ed il treno non si fermerà
Non c'è modo di rallentare
Vede i propri figli che scendono
Alle stazioni, uno dopo l'altro
La sua donna ed il suo migliore amico
A letto che si divertono
E lui si trascina per il corridoio
Sulle sue mani e le sue ginocchia
Il vecchio Charlie ha rubato la manopola
Ed il treno non si fermerà
Non c'è modo di rallentare
Sente il silenzio che ulula
Prende al volo gli angeli cadenti
Ed il vincitore di ogni tempo
L'ha preso per le palle
Prende la Bibbia di Gideon
Aperta a pagina uno
Credo che Dio, lui ha rubato la manopola
Ed il treno non si fermerà
Non c'è modo di rallentare

giovedì 8 ottobre 2009

Ode a Silvio

“Se quella notte,
per divin consiglio,
la Donna Rosa,
concependo Silvio,
avesse dato ad un uomo di Milano,
invece della topa il deretano,
l’avrebbe preso in culo quella sera,
sol Donna Rosa e non l’Italia intera.”

Roberto Benigni

venerdì 2 ottobre 2009

Aqualung - Jethro Tull testo e traduzione




Sitting on a park bench
eyeing little girls with bad intent.
Snot running down his nose
greasy fingers smearing shabby clothes.
Drying in the cold sun
Watching as the frilly panties run.


Feeling like a dead duck
spitting out pieces of his broken luck.
Sun streaking cold
an old man wandering lonely.
Taking time
the only way he knows.
Leg hurting bad,
as he bends to pick a dog-end
he goes down to the bog
and warms his feet.Feeling alone
the army's up the road
salvation à la mode and
a cup of tea.
Aqualung my friend
don't start away uneasy
you poor old sod, you see, it's only me.
Do you still remember
December's foggy freeze
when the ice that
clings on to your beard is
screaming agony.
And you snatch your rattling last breaths
with deep-sea-diver sounds,
and the flowers bloom like
madness in the spring.
Traduzione
Seduto su una panchina nel parco
Osservando delle ragazzine con cattive intenzioni
Moccio cola dal suo naso
Dita unte imbrattano vestiti logori


Si asciuga al sole
Mentre guarda le mutandine di pizzo che corrono
Sentendosi come un'anatra morta
Sputando pezzi della sua fortuna rotta
Freddi strali di sole
Un vecchio cammina solitario
Passando il tempo
Nell'unico modo che conosce
La gamba gli fa molto male
Mentre si china per prendere un mozzicone di sigaretta
Scende giù verso l'acquitrino
E si scalda i piedi
Si sente solo
L'Esercito (della Salvezza) [2] è in fondo alla strada
Salvezza alla moda [3]
Ed una tazza di tè
Aqualung amico mio
Non allontanarti a disagio
Povera vecchia zolla, lo vedi, sono solo io
Ti ricordi ancora
Il gelo nebbioso di Dicembre
Quando il ghiaccio che
Pende dalla tua barba
E' agonia urlante?
E carpisci i tuoi rantolanti ultimi respiri
Con suoni da sommozzatore d'alto mare
Ed i fiori sbocciano
Come follia nella primavera


1 Aqualung: indica l'autorespiratore, l'equipaggiamento che i sub utilizzano per respirare durante le immersioni. Il nome Aqualung viene dato al protagonista dell'album a causa del suo respirare in modo affannoso e rumoroso, come viene spiegato nella prima canzone del disco.

2 Army: "In Inghilterra esiste the Salvation Army, una organizzazione molto simile alla Caritas italiana. Parlando la canzone di un barbone, ha del tutto senso la mia osservazione".


3 à la mode: i pasticcini "à la mode" sono quelli che si prendono con il tè. Perciò questo "à la mode" vuole essere un gioco di parole con il "cup of tea" del verso successivo.

giovedì 1 ottobre 2009

News dal mondo fetish

La Polizia di Commerce, in Texas, ha arrestato un uomo, di cui non sono state rese note le generalita', che si eccitava guardando le donne starnutire. La cosa gli piaceva cosi' tanto che girava per strada soffiando pepe bianco in faccia alle passanti.Completamente fuori di testa e' stato bloccato mentre molestava una commessa di un negozio di computer col raffreddore.(Fonte: Asylum, da un articolo dell'Herald Banner)