lunedì 23 maggio 2011

Il labirinto dei libri segreti

Devo dire che non è il libro dell’anno, ma non posso nascondere l’innegabile fascino profuso da alcune pagine. La trama è piena di difetti; a tratti il lettore faticherà non poco a mettere insieme i tasselli, visti i continui salti nel tempo operati dagli autori. A me piace il romanzo svolto su diversi piani temporali; mi piace viaggiare avanti e indietro e visitare le innumerevoli stanze del tempo che compongono la storia, ma alcuni salti temporali risultano ridondanti e la continua frammentazione del tessuto di questa trama rimane alla lunga indigesta.


Ho comunque apprezzato alcuni attimi di illuminazione. La qualità più bella di questo libro è l’atmosfera di una città magica e sfuggente per i suoi mille aspetti: Parigi.


Antica, bellissima e piena di piccoli e grandi segreti. Teatro della vita di tanti personaggi che hanno dato un’impronta indelebile alla storia europea e mondiale attraverso l’arte.



Seguiremo così Oscar Wilde in Rue des Beaux Arts, l’hotel che lo ospitò fino alla morte;



saremo accanto a Jim Morrison (vero protagonista della storia) in Rue Beautreillis 17 dove visse gli ultimi giorni della sua vita e dove morì in circostanze non chiare a giugno del 1971.



Visiteremo una Ile de Citè (sede di Notre Dame) di epoca romana, quando l’isola ospitava un bosco sacro per i Galli e dove i loro sacerdoti, i druidi, officiavano cerimonie che ancor oggi celebriamo come festa popolare il 31 ottobre


Conosceremo in particolare un druido il cui nome attraverserà i secoli per tornare nel 19° secolo ad incarnarsi nel fondatore dello spiritismo: Allan Kardec.



Tutti questi artisti e pensatori e molti altri che non ho nominato ma che appaiono nel libro sono accomunati dalla loro destinazione finale: il cimitero di Pere Lachaise






Luogo di eterno riposo per i morti e di meditazione per i vivi che visitano gli innumerevoli artisti e attori della storia lì sepolti.



Potremo così ammirare la tomba monumentale di Wilde






Il dolmen di Allan Kardec






E la lapide di Jim Morrison rimasta senza il busto che lo ritraeva, rubato da qualche idiota. Sulla lapide c’è una frase scritta in greco che sarà il leit motiv del libro:



Κατα τον δαιμόνα εαυτού – Segui lo spirito che ti appartiene



Un passo di questo strano libro evoca l’atmosfera di Pere Lachaise in modo particolare:




“E’la vostra ultima occasione, la nostra ultima speranza. In questo grembo o tomba, noi siamo liberi dal brulichio delle strade. Dovunque nuovi seguaci si aggiungono alla nostra processione. Ci troverai nel luogo dove puoi trovare insieme racconti di re, dèi in terra, guerrieri, ma soprattutto cuori di amanti ciondolanti come gioelli. Io sono una guida nel labirinto, un crocevia, un luogo dove gli spettri risiedono per sussurrare alle orecchie dei viaggiatori e interessarli al loro destino”