Gran Bretagna
Il matematico Louis de Branges, della Purdue university a West Lafayette, nell'Indiana, ha pubblicato sul suo sito web una dimostrazione dell'ipotesi di Riemann, uno dei grandi problemi matematici ancora insoluti. Chi riuscirà nell'impresa potrà incassare il milione di dollari messo in palio dal Clay mathematics institute. Che sia la volta buona?
Se lo chiede la rivista New Scientist, che dedica un articolo al nuovo tentativo. In realtà, la dimostrazione non è stata ancora pubblicata su una rivista specializzata, e quindi non è stata sottoposta ad alcuno scrutinio, una delle condizioni per incassare il premio. E il curriculum di de Branges non è perfetto: appena diventato professore pubblicò un articolo che conteneva un errore. Quindi si potrebbe dubitare della sua "dimostrazione".
Ma tutto quello che ruota intorno all'ipotesi di Riemann attira l'attenzione: perché il problema è antico (fu formulato per la prima volta dal tedesco Bernhard Riemann nel 1859), apparentemente semplice (riguarda la distribuzione dei numeri primi, che ogni studente studia), e la sua soluzione potrebbe aprire nuovi orizzonti in matematica. Ed è quello che promette di fare de Branges, che basa la sua dimostrazione su una generalizzazione del problema di Riemann.