mercoledì 20 gennaio 2010

Bipensiero


« Raccontare deliberatamente menzogne ed allo stesso tempo crederci davvero, dimenticare ogni atto che nel frattempo sia divenuto sconveniente e poi, una volta che ciò si renda di nuovo necessario, richiamarlo in vita dall'oblio per tutto il tempo che serva, negare l'esistenza di una realtà oggettiva e al tempo stesso prendere atto di quella stessa realtà che si nega, tutto ciò è assolutamente indispensabile. »

(George Orwell, 1984)

Da Wikipedia:

Bispensiero (in inglese doublethink) è un termine in neolingua coniato da George Orwell per il suo libro di fantascienza distopica 1984, utilizzato dal Partito del Grande Fratello per indicare il meccanismo psicologico che consente di credere che tutto può farsi e disfarsi: la volontà e la capacità di sostenere un'idea ed il suo opposto, in modo da non trovarsi mai al di fuori dell’ortodossia, dimenticando nel medesimo istante, aspetto questo fondamentale, il cambio di opinione e perfino l'atto stesso del dimenticare. O convincersi di ciò.

Il Bispensiero è essenziale nelle società totalitarie che per definizione richiedono un'adesione costante di fronte a mutevoli linee politiche.

Ieri c’è stata la commemorazione organizzata dalla Fondazione Craxi a dieci anni dalla sua morte alla biblioteca del Senato. Sono piovuti elogi riabilitativi che hanno avuto il loro culmine nell’intervento del Presidente del Senato Renato Schifani che ha definito Craxi una ‘vittima sacrificale’.

L’unico a ricordare che Craxi è morto da latitante, poiché condannato in via definitiva, è stato Di Pietro.

…evidentemente lui non aderisce al Bipensiero