giovedì 24 febbraio 2011

Stephen King, Torno a prenderti


Un altro piccolo consiglio di lettura ve lo do non fosse altro perchè costa poco: Stephen King, Torno a prenderti, Sperling.
La quarta ci racconta:

Emily si è rifugiata in un disabitato luogo di villeggiatura. Un giorno mentre fa jogging lancia uno sguardo incauto al bagagliaio dell'auto del vicino... e si risveglia saldamente legata nella cucina di lui, in procinto di essere torturata e fatta a pezzi come la vittima che aveva casualmente adocchiato. Immobilizzata e indifesa, senza nessuno che possa sentirla nel raggio di chilometri, Emily tenta disperatamente di escogitare un piano prima che il mostro torni a prenderla. Il racconto, comparso nel 2007 in appendice al romanzo "Blaze", è pubblicato per la prima volta in volume.

Niente di speciale. Si legge in un'oretta ed ha un ritmo velocissimo.
L'ho già scritto parlando di The dome e devo confermarlo anche in questa occasione: non trovo più il vecchio Re di una volta; quello che in Insomnia riusciva a far immedesimare il lettore nel personaggio di un pensionato; quello che in Rose Madder e nel Gioco di Gerald descriveva l'animo femminile tanto da far pensare che non fosse un uomo a scrivere; quello che nell'Ombra dello scorpione evocava uno scenario apocalittico così ben costruito che non si riusciva a smettere di leggere; quello che in Tommyknockers ci ha fatto venire voglia di andare a scavare per dissotterrare una ciclopica astronave.
Per non parlare di racconti come Il poliziotto della biblioteca, i Langolieri e tantissimi altri che ora non mi sovvengono.
Immagino che dopo più di 50 pubblicazioni la vena si stia esaurendo, ma non smetterò di leggere il mio idolo nella speranza di essere nuovamente teletrasportata in uno dei suoi bellissimi e crudeli incubi.