venerdì 22 giugno 2012

Daniel Levin, I sette fuochi del tempio, Nord


 Eccovi la quarta:
Roma. Per il giovane avvocato Jonathan Marcus è quasi un ritorno a casa. È ancora vivo in lui il ricordo del periodo trascorso in Italia per completare una ricerca sulla controversa figura di Flavio Giuseppe, lo storico ebreo che, durante le guerre giudaiche, si era alleato con Tito. Adesso Jonathan è in città per difendere un cliente dall'accusa di aver illegalmente acquistato due frammenti della Forma Urbis - un'enorme mappa in marmo della Roma imperiale raffiguranti una sezione del Colosseo. E in quei reperti Jonathan individua un riferimento proprio a Flavio Giuseppe e all'"errore" di Tito... Ostia. Dopo aver ricevuto una soffiata, il capitano dei carabinieri Jacopo Profeta perquisisce un magazzino abbandonato e, all'interno di una colonna romana, scopre il corpo imbalsamato di una donna. Sulla pelle è tatuata una frase enigmatica - La vittoria nell'ombelico del mondo - e tutt'intorno sono sparse varie pagine manoscritte di un'opera di Flavio Giuseppe. Profeta intuisce di essere caduto in una trappola e, pochi secondi prima che il magazzino venga distrutto da un'esplosione, riesce a fuggire, portando in salvo alcune pergamene... Gerusalemme. Salah al-Din, nipote del Gran Muftì, sta clandestinamente scavando sotto la Cupola della Roccia. Il suo obiettivo è localizzare la camera segreta dove Flavio Giuseppe ha nascosto una reliquia leggendaria. Il Monte del Tempio, infatti, è l'ombelico del mondo... Tre uomini, un segreto, una missione: trovare la Menorah.

 Devo dire che leggendo questo romanzo si percorre un tour archeologico di Roma davvero piacevole.
Passiamo per villa Torlonia
 entriamo nel Colosseo
 visitiamo la Sinagoga
 uscendo da Roma ci immergiamo nelle rovine di Ostia antica


Attraverso il Mediterraneo visiteremo il monte del Tempio a Gerusalemme sotto il quale è proibita qualsiasi attività di scavo archeologico.


  

Divertente. Da leggere tutto d'un fiato!