lunedì 16 maggio 2016

Pillole rosse e pillole blu

 
Desidero condividere con te una geniale intuizione che ho avuto, durante la mia missione qui. Mi è capitato mentre cercavo di classificare la vostra specie. Improvvisamente ho capito che voi non siete dei veri mammiferi: tutti i mammiferi di questo pianeta d’istinto sviluppano un naturale equilibrio con l’ambiente circostante, cosa che voi umani non fate. Vi insediate in una zona e vi moltiplicate, vi moltiplicate finché ogni risorsa naturale non si esaurisce. E l’unico modo in cui sapete sopravvivere è quello di spostarvi in un’altra zona ricca. C’è un altro organismo su questo pianeta che adotta lo stesso comportamento, e sai qual è? Il virus. Gli esseri umani sono un’infezione estesa, un cancro per questo pianeta: siete una piaga. E noi siamo la cura.” 
Questo è il discorso che l'agente Smith fa a Morpheus in Matrix.
Non mi dilungo in spiegazioni.
Se non avete visto Matrix uscite immediatamente da questa pagina perchè io e voi non ci capiremo mai.

Quando ho visto questa scena mi sono quasi commossa perchè esprime esattamente ciò che penso io. Siamo un virus, una malattia del pianeta. Si lo so, siamo anche capaci di atti sublimi; l'arte, la poesia, la letteratura. Alcuni di noi sono o sono stati esseri eccezionali; penso a Nikola Tesla, a Leonardo, a Hawking.
Purtroppo però la maggioranza dei Sapiens è brutta, sporca e cattiva. Lo è da sempre.
Da quando abbiamo conquistato la posizione eretta non abbiamo fatto altro che portare specie all'estinzione, conquistare territori e rendere schiave o uccidere le specie autoctone ... anche quando la specie eravamo noi.
Siamo cannibali dentro. E ci riproduciamo come topi.
Siamo troppi e non smettiamo di aumentare.
Una volta si facevano più figli di adesso ma c'erano le guerre, le malattie senza cura e tutti questi figli partoriti da donne sfinite venivano decimati dalle bombe e dalla febbre spagnola di turno.
Ora siamo tutti vivi e in salute.
La medicina ci fa vivere tutti e a lungo quindi non c'è ricambio generazionale e chi nasce è raro che muoia.
Facciamo meno figli e li cresciamo per circa 30-40 anni. Una volta a 20 anni si sposavano e figliavano.
Non è solo la crisi economica che ci trattiene dallo spiccare il volo.
É che la vita si è allungata e così anche il periodo di tirocinio.
Il problema è culturale, non solo economico.
Quello che voglio dire è che se una madre mi telefona per chiedermi i libri di un esame e io la correggo perchè la figlia le ha dato le informazioni sbagliate vuol dire che c'è un problema più serio della crisi economica. Non è solo la crisi a bloccare l'uscita da casa dei figli.
 
Ecco la telefonata.
Pronto?
Pronto buongiorno. Siete la libreria di scienze politiche?
Certo siamo noi. Mi dica!
Volevo sapere se ha i libri di Relazioni internazionali
Si, li abbiamo. Andreatta e Mingst.
No! Pisciotta!
No guardi Pisciotta è il nome della docente. I libri sono Andreatta, Grandi opere delle relazioni internazionali e Mingst, Relazioni internazionali
Ah...beh...mia figlia mi ha scritto una cosa sbagliata. (comincia a darmi del tu. Anche perchè dalla voce presumo abbia la mia età) tu ce l'hai quindi?
Tranquilla li ho entrambi
Allora passo tra un paio d'ore
Ok ti aspetto
click

Cosa desumiamo da questa telefonata?

La figlia chiede alla madre comprarle i libri di Relazioni internazionali della Pisciotta.

Cosa capiremmo noi che non andiamo all'università?

Che Pisciotta è l'autore e Relazioni internazionali è il titolo.

La povera madre capisce la stessa cosa.

Prima domanda: perchè tu ragazza di 20 anni dici a mamma di comprarti i libri?
Seconda domanda: perchè sei così approssimativa e non le dai tutte le informazioni?

Te lo dico io perchè.
Perchè sei abituata così.
Mamma ti fa tutto.
Mamma risolve.
Ci pensa mamma tua a sbrogliarti le pochissime matassine di merda che alla tua età ti possono capitare.

Sei come il personaggio di Pink Floyd nella canzone Mother

Ovviamente non sono tutti come te, ragazza di 20 anni, ma siete comunque tantissimi.
Entrate qui dentro e chiedete i libri per il tale esame.
Mi fa piacere che vi fidiate di me e di quello che vi metto sotto il naso.
Purtroppo però non è così perchè se io vi piazzo sul bancone un mattone voi andate nel panico (sicura che è questo?! Si brutta merda è questo il libro per l'esame)

cominciate a cercare il programma dell'esame sul sito e tic tic (col ditino focomelico) tic tic (non mi si carica la pagina) tic tic (ah eccolo!).

E poi (ma che davero!?
Già!

Nooo io questo come faccio a farmelo tutto?!
Apri la prima pagina e cominci da lì.

Ma che è matto questo?!
No sei tu che non meriti di andare all'università. Le tue sono braccia rubate alla vanga.

Vabbè senti ci penso e poi torno.
Fammi un favore: sparisci per sempre.

Ci sono ragazzi/e intelligenti che non hanno i soldi per studiare e tu che non te lo meriti passi la giornata al baretto fuori dalla facoltà finchè non si avvicina la data dell'esame; poi mi costringi a guardarti piagnucolare davanti ad un libro che dovrebbe aprirti la mente)

C'è gente a cui non si potrà mai dare la pillola rossa di Matrix perchè, come il personaggio di Cypher, passerebbe la vita a pentirsi di aver aperto la sua mente per vedere la cruda realtà.
I libri sono le nostre pillole rosse. 
Non importa se parlano di economia o se sono l'ultima uscita di un ciclo fantasy.
I libri aprono la mente.
Sono riservati alle persone curiose che non hanno paura di scoprire verità scomode, alle persone coraggiose che non hanno paura di vedere il mondo con occhi che non sono i propri. Sono riservati a quelli che non hanno paura di scoprire quanto è profonda la tana del bianconiglio (vedi Matrix).

Per gli altri c'è sempre la pillola blu: un bel reality alla tv mentre mamma vi prepara la cena che poi dovete uscire con gli amici; e se farete tardi, beh 'sticazzi! Tanto domani vi farete dare il quaderno di appunti da quel cojone che è andato a lezione.