mercoledì 4 maggio 2016

Teoria M, flusso di gravitoni, quest e sotto-quest

 
Da brava nerd che si rispetti io amo i videogiochi.
Non tutti però. Non sopporto i gestionali e gli strategici.
Mi piacciono gli sparatutto in prima persona (FPS : first person shooter) ma soprattutto adoro i giochi di ruolo (RPG: role playing game).
Nel gioco di ruolo il personaggio cresce e si sviluppa con il dipanarsi della trama del gioco. Si acquisiscono punti esperienza che consentono di ampliare le abilità del personaggio. Modestamente la mia vampira di Sacred era diventata letteralmente invincibile.
Non essendo una giocatrice incallita non ho giocato a moltissimi RPG ma quelli che ho avuto per le mani mi hanno dato tante soddisfazioni. C'è un piacere indescrivibile nell'atto di aggiungere o aumentare un'abilità quando si passa da un livello al successivo. Chi non gioca penserà che sono una disadattata e chi gioca sa esattamente di cosa sto parlando.
Il gioco di ruolo ci consente di creare un personaggio che sarà diverso da tutti gli altri proprio perchè verrà personalizzato a tal punto da non avere eguali. Ricordo ancora Dragon Age. Ti potevi creare dal nulla il tuo personaggio. Io creai una sorta di strigo (vedi the Witcher) donna; una volta tanto che un gioco consentiva di scegliere il sesso del pupazzetto non me lo sono fatto ripetere! Era bellissima e letale con il suo spadone a due mani. O ancora Borderlands e Borderlands 2 dove la mia sirena Maya alla fine era diventata una cecchina micidiale.
 
Come ogni gioco anche l'RPG snocciolerà una lunga serie di missioni che il nostro alter ego digitale dovrà affrontare e superare per acquisire punti esperienza e aumentare le proprie abilità. Affronteremo dunque le quest (missioni) principali e tante sotto-quest (missioni secondarie che daranno meno punti esperienza).
 
Mi viene in mente il primo The Witcher; un gioco eccezionale e talmente coinvolgente da farmelo rigiocare per tre volte scegliendo ogni volta uno schieramento differente. Il protagonista Geralt di Rivia, lo strigo di cui sopra, era un gran figaccione nè buono nè cattivo o forse un po' tutt'e due. Ho giocato ogni missione, anche la più inutile ma quando sono arrivata alla missione di ricerca dei Sephirot mi sono fatta due palle così. In realtà la terza volta che ho ricominciato il gioco l'ho anche lasciato lì a morire proprio per colpa dei Sephirot. Nei panni dello strigo dovevi girarti chilometri e chilometri di palude per trovare tutti questi monoliti; li dovevi attivare e poi non mi ricordo che succedeva. Una noia mortale. Mi facevano male i piedi pur stando comodamente seduta davanti al pc!
 
So a cosa state pensando: vi state chiedendo dove voglio andare a parare con tutto questo parlare di RPG?
La risposta è questa: la teoria M ci dice che ci sono 11 dimensioni ed infiniti universi paralleli. Questi universi, essendo paralleli, non si incontreranno mai ma io credo di averne intersecati un paio. O meglio credo che a questo punto della mia vita si sia creato un flusso di gravitoni che ha consentito a due di questi universi paralleli di interagire tra loro.
 (Qui troverete un post letterario che illustra (alla fine) l'ipotesi di come potrebbe avvenire un contatto tra due universi paralleli. E' per super profani ignoranti come me.)

Dicevo quindi che c'è stata una sorta di trasferimento.

C'è un universo dove io sono il personaggio di un RPG. Nello specifico sono Geralt di Rivia con il fango fino alle ginocchia, perso nelle paludi, alla ricerca dei Sephirot. L'altro universo è quello da cui sto scrivendo questo post.
Il flusso di gravitoni ha trasferito un'infinità di quest e sotto-quest noiosissime dall'universo dello strigo a questo; quello che non ha trasferito sono le abilità dello strigo. I gravitoni hanno anche trasferito le capacità di ogni boss di fine livello che ho affrontato nelle diverse avventure da me giocate nei corpi dei Miei Genitori.

 Dicesi 'Miei Genitori' di due persone piuttosto avanti con l'età che stanno perdendo colpi a vista d'occhio (nel corpo e nella mente). La vecchiaia è ingiusta per chi la vive in prima persona ... ma è ingiusta anche per chi la vive in terza persona! I 'Miei Genitori' sono diventati una sorta di figura mitologica; sono diventati boss di fine livello che lanciano sfide talvolta facili ma quando il flusso di gravitoni si incazza sono capaci di lanciarti sfide che manco il marine di Doom3 se la potrebbe cavare.

Le quest possono essere relativamente facili e con poco punteggio (vammi a comprare i cioccolatini della Venchi al 75%..quelli grandi però). In questo caso basta camminare a lungo ma su strada piana. I Venchi non si trovano ovunque ma io posseggo l'abilità necessaria (sviluppata qualche livello fa).

Poi ci sono le missioni principali...quelle cazzute che poi passi di livello!

 
Si è rotto il televisore. Ci pensi tu?
Voglio le cuffie senza fili ma quelle che si vendono a coppia. La coppia di cuffie non la vende quasi nessuno e tu devi quasi morire per trovarle perchè le vende solo l'emporio che si trova nella zona del crepuscolo ossia quella zona che si trova tra la vita e la morte ai confini della realtà; una porta che si apre solo se chi cerca qualcosa ne ha veramente bisogno ma quando comprerai la coppia di cuffie senza fili dovrai lasciare un pezzo della tua anima in pegno e dovrai tornare periodicamente a rinnovare la polizza altrimenti andrai all'inferno. Infatti periodicamente ci torno a comprare nuove cuffie senza fili perchè si rompono come niente in mano ai 'Miei Genitori'.



 La cosa più affascinante però è l'Easter egg

 
Un Easter egg di solito in un gioco è una cosa simpatica di nessuna utilità o valore ma che il giocatore è fierissimo di aver trovato. Nei forum di videogiochi ci si scambiano informazioni su dove trovare questi oggetti o scritte.
L'addetto agli easter egg di solito è mio padre. L'ultimo che mi ha chiesto non l'ho ancora trovato perchè forse non esiste più. Ho in mano la prova che è esistito ma non c'è ancora conferma ufficiale che esista ancora. È un po' come il mokele mbembe o lo yeti. E' come il 719, l'autobus che si dice passi per viale Marconi ma che puoi aspettare per tutto il resto della tua miserabile vita...tanto non passerà. Alcuni dicono di averlo visto ma non ci sono prove delle loro affermazioni.
L'easter egg che mi sta levando la pelle è una batteria Kodak da 3v al litio.
Ho camminato, camminato e camminato
 
ho calvalcato calvalcato e cavalcato

 
venerdì assalterò la ferramenta che ha preso nota della tipologia di easter egg (premettendo che non aveva mai visto niente del genere)  e scoprirò se la missione andrà a buon fine


 
oppure se perderò rovinosamente a un passo dalla fine del livello

 
ma la strada è lunga e, come disse Robert Frost "ho promesse da mantenere e miglia da percorrere prima di dormire...miglia da percorrere prima di dormire"


sempre che non muoia prima che il gioco finisca!