martedì 12 agosto 2008

Bookcrossing... o la condivisione dell'immaginario


Il 13 febbraio 2003 ero alla fermata Laurentina della metro B di Roma. Su una panchina c’era un libro. Pensai che qualcuno l’avesse dimenticato lì e lo presi per vedere di cosa parlava. Era un libro di Nino Filastò dal titolo la proposta. Uno strano libro di fantascienza (più o meno)La copertina era avvolta da una fascetta di cartone arancione e sopra vi era stampato un messaggio che suonava più p meno così:
Questo libro è GRATIS LEGGI PERCHE' ALL'INTERNO
prendilo, leggilo e "liberalo" di nuovo !
All’interno c’era un biglietto attaccato con la colla con il messaggio che vedete qui sopra.
Tornata a casa mi sono registrata al sito e ho scoperto un mondo incredibile, abitato da persone che amano i libri al punto di volerli sempre vivi attraverso la lettura.
Ho tenuto il libro con me senza leggerlo per un mesetto. Poi l’ho letto e l’ho passato ad AleNet che lo passò al fratello che a sua volta lo liberò. Da quel giorno ho registrato e liberato decine di libri. Anche libri che non avevo letto ma che mi venivano dati apposta da altre persone per essere liberati. La pratica di ‘liberare’ libri affinché altri li leggano è detta Bookcrossing. La particolarità è che attraverso la registrazione del libro sul sito www.Bookcrossing.com si potrà seguire il viaggio che il libro ha intrapreso poiché chi lo troverà, registrandosi a sua volta potrà inserire un commento e il luogo dove lo ha liberato.L‘idea del bookcrossing esiste dal marzo del 2001 mentre il sito è stato pubblicato il 1 aprile del 2001. Nei primi 11 mesi si sono iscritte circa 100 persone al mese. Nel marzo del 2002 venne pubblicato un articolo sul bookcrossing su Book-Magazine che attirò l‘attenzione dei media. Da allora ogni giorno si iscrive una media di 300 persone e il numero è in continuo aumento.Fino ad ora (alla data del 11.04.2006) ci sono 456,939 iscritti, che hanno registrato 2,921,975 libri. Gli iscritti provengono da più di 130 paesi. La maggior parte degli iscritti si trova negli USA. La comunità europea cresce di giorno in giorno. I libri non conoscono frontiere e spesso vengono rilasciati durante viaggi... I libri vengono registrati in questo modo: durante la registrazione il sistema assegna ad ogni libro un numero univoco (il BCID), questo deve essere riportato sul libro (tramite un etichetta o a mano). Basandosi su questo numero chi ritrova il libro lasciato in libertà può registrarne il ritrovamento e seguire il percorso del libro. Può aggiungere un commento in modo che chi lo ha rilasciato sappia che fine ha fatto il libro. Dopo averlo letto (ma non è obbligatorio!) può rilasciarlo nuovamente in libertà su una panchina, su un treno, in un bar ecc.Il BookCrossing è un miscuglio di spirito d’avventura, letteratura e anche generosità che molte persone trovano irresistibile. Alcuni lo vedono come una versione moderna dei messaggi nella bottiglia o dei bigliettini attaccati ai palloncini. Altri lo concepiscono come il tentativo di creare un enorme biblioteca aperta e in viaggio.Io lo considero come un modo poetico di lasciare una testimonianza: possiamo diffondere gratuitamente un testo che abbiamo amato e che magari abbiamo in doppia copia. La giustificazione più prosaica è che a volte ci troviamo a doverci disfare di libri perché la nostra libreria straripa. Allora facciamo una cernita dei sacrificabili e li liberiamo.qualsivoglia sarà la nostra motivazione vi assicuro che l’esperienza di vedere uno sconosciuto che si registra perché ha trovato un nostro libro lasciato in giro per il mondo è davvero entusiasmante.

Oggi ho registrato una ventina di libri che rilascerò In the wild nei prossimi giorni.

Buona caccia!