giovedì 28 agosto 2008

Quando l'arte dà un volto alla letteratura




Dante Gabriel Rossetti (Londra 1828 - Birchington - on - Sea 1882) fu poeta e pittore inglese.
Con i pittori John Everett Millais e William Holman Hunt fondò la Confraternita dei pre raffaelliti, gruppo di pittori e critici che si prefiggevano di dare nuovo impulso all'arte inglese ispirandosi al gusto medioevale, perché il Gotico ama le storie oscure, tenebrose che sono sentite con una sensibilità nuova.
L’opera che propongo è Proserpina (1874 Tate Gallery - Londra. Il colore predominante nel quadro è il nero proprio a simboleggiare le tenebre dell'oltretomba. Il volto della Proserpina (alla quale Rossetti diede le fattezze di sua moglie Lizze, morta precedentemente ) è triste e gli occhi guardano in basso come se contemplassero gli inferi, mentre stringe un melograno, simbolo della vita.

Ho riportato questa breve descrizione del dipinto e dell’autore, non perché io sia un’esperta d’arte pre raffaelita, ma perché, leggendo La ruota del buio di Preston e Child ho trovato la citazione di quest’opera in un singolare contesto: ad una elegante cena sul gigantesco transatlantico Britannia uno degli avventori paragona il viso di Constance Greene a quello della Proserpina di Rossetti. Capisco che chi non abbia letto nulla di Preston e Child non capisca di cosa sto parlando, ma chi ama i loro libri e in particolare quelli con protagonista l’agente FBI Aloysius Pendergast, non potrà non apprezzare questo piccolo omaggio ad un personaggio letterario (Constance) tra i più singolari e colti che mi sia capitato di incontrare nelle mie avventure librarie.



Lontana è la luce che in su questo muro
Rifrange appena, scorta per un breve istante
Del rio palazzo alla soprana porta.
Lontani quei fiori d'Enna,
O lido oscuro,
Dal tuo fatale frutto che ormai m'è duro.
Lontano quel cielo dal tartareo manto
Che qui mi copre: e lontani ahi lontani ahi quanto
Le notti che saranno dai giorni che furono!
Lontano da me mi sento; e sempre sognando
Cerco e ricerco, e resto ascoltatrice:
E qualche cuore a qualche anima dice,
(Di cui mi giunge il suono di quando in quando
Continuamente insieme sospirando, )
"Oimè per te, Proserpina infelice!"

Trascrizione del brano apposto da Rossetti in alto a destra del dipinto