mercoledì 3 dicembre 2008

Vi siete divertiti in Thailandia?

Da Repubblica:
"BANGKOK - Prosegue il ponte aereo per riportare in Italia dalla Thailandia i turisti rimasti bloccati nel Paese asiatico per le proteste antigovernative dei seguaci del Pad (l'Alleanza popolare per la democrazia), che avevano occupato i due principali aeroporti di Bangkok. Dopo l'arrivo nella tarda serata di ieri a Fiumicino del primo volo charter organizzato dal governo italiano, con il quale sono rientrati oltre 200 connazionali, questa mattina ne sono arrivati altri 303 con un volo di linea della Thai partito dalla base militare di U-Tapao ed atterrato al Leonardo da Vinci poco dopo le 7. Un terzo volo speciale della compagnia thailandese con altri turisti italiani è programmato per venerdì, con arrivo stimato intorno alle 6 a Fiumicino."

Non dico che tutti quelli bloccati in Thailandia lo siano ma credo che una bella fetta di connazionali che aspettano il volo o che sono appena tornati rientrino nel seguente profilo.

Dal Corriere della sera:
"È giovane, ha poco meno di 30 anni. È tecnologico, scivola nei meandri della Rete come un pesce dentro l’acqua. È di cultura media, non necessariamente con un reddito alto, e ama visitare un po’ tutto il mondo, dal Kenya alla Colombia, dalla Cambogia all’Ucraina. Ed è, sempre più spesso, italiano.
Sono oltre 80.000 i viaggiatori che ogni anno lasciano la Penisola per andare a caccia di sesso proibito, con bambini e adolescenti; non solo pedofili (il 3% del totale), ma soprattutto uomini e donne normali. Lo dicono i dati raccolti dall’Ecpat (End Child Prostitution, pornography And Trafficking in children for sexual purposes), una rete internazionale di Ong presente in 70 Paesi.
(...) Si abbassa l’età del turista sessuale, «che non corrisponde più al cliché del "vecchio ricco e bavoso". La media è intorno ai 27 anni, i low cost permettono di spostarsi di più, il Web consente di gestire tutto da soli e di oltrepassare le "dighe" che avevamo cercato di erigere a difesa di questi ragazzi».

Mi chiedo quanti di quegli italiani bloccati all'aeroporto thailandese rispondono al profilo del perfetto stupratore in vacanza?
Non essendo periodo di ferie mi colpisce un numero di turisti così ampio in un paese più famoso per la sua prostituzione che per i suoi templi.
Il paese dove è stimato il maggior numero di bambini vittime é la Cina (600 mila) seguito da India (575 mila), Messico (370 mila), Thailandia (300 mila); Nepal (200 mila), Filippine (100 mila). Nello Sri-Lanka (30 mila), l'80% dei bambini coinvolti nello sfruttamento sessuale sono maschi.
Nel corso del Congresso mondiale contro lo sfruttamento sessuale dei bambini tenutosi a Stoccolma, sono stati delineati i motivi che spingono il “turista” a recarsi presso uno dei “paradisi del sesso” con lo scopo di avere rapporti sessuali coi bambini:

- I bambini sono deboli e non possono difendersi;

- I bambini provengono da famiglie disgregate in miseria oppure sono stati sottratti alle loro famiglie;

- Poiché viene loro offerto questo “prodotto” alcuni pensano che sia un loro diritto approfittarne;

- Per il gusto della trasgressione: il piacere di uscire dagli schemi e di poter fare impunemente ciò che è vietato nel proprio paese;

- Per ignoranza e superficialità: per un europeo può essere difficile stabilire l’età di un bambino di un’altra razza che gli viene offerto come merce sessuale;

- Enormi interessi economici;

- Il mito del sesso con una vergine aumenti la potenza sessuale;

- La convinzione che i bambini siano esenti da malattie veneree, il che è un grave errore in quanto sono loro che tendono ad infettarsi di più e più rapidamente degli adulti.

E’ difficile sia fare una stima che delineare il profilo del turista, in generale però si tende a distinguere due gruppi di clienti:
- I clienti abituali hanno una definita e chiara preferenza per i minori. Vi rientrano i pedofili interessati esclusivamente a bambini prepuberi. Sono per lo più soggetti impegnati in attività sociali con bambini (insegnanti, assistenti sociali, istruttori sportivi) che sia nel paese in cui vivono che al di fuori ricercano attivamente i bambini per soddisfare i loro bisogni sessuali.

- I clienti occasionali invece, pur avendo sempre represso in patria tale tipo d’attrazione sessuale, arrivano ad abusare di un minore perché per il luogo, le circostanze ed il tempo, tale azione non rappresenta un comportamento particolarmente abietto. Nel loro paese di residenza conducono una vita sessuale che rientra nella norma, ma appena possono sono ben disponibili a lasciarsi attrarre da esperienze inedite.