giovedì 29 gennaio 2009

Ama il tuo prossimo ... solo se non è ebreo

Papa Ratzinger ha tolto la scomunica ai lefebvriani, la cui colpa fu di aver rifiutato le decisioni del Concilio Vaticano II voluto da Giovanni XXIII per cercare di allineare la Chiesa cattolici ai tempi moderni. I lefebvriani: infatti celebrano messa in latino, non permettono alle donne di entrare in chiesa con i pantaloni e anche le riunioni per gli esercizi spirituali vengono tenute separatamente per uomini e donne. Non si sa mai…metti che tra un Ave Maria e un Padre nostro ci scappa una occhiatina ad una tetta….
Sulla decisione di riammettere tra le fila del cattolicesimo non mi pronuncio perché la cosa non mi riguarda affatto, non essendo io cattolica. Mi pronuncio invece sulla decisione di riammettere tra le fila del cattolicesimo il vescovo Williamson convinto negazionista. Una decisione che meriterebbe una giustificazione da parte del Vaticano, vista la gravità delle affermazioni di Williamson: “Mi hanno dato dell’antisemita ma non è corretto. È semplicemente un problema di verità storica: non ci sono prove dell’esistenza delle camere a gas. Non sono il solo a dirlo”.
Cito il blog Crimini e Vaticano : “Nessuna offerta di scuse come pure hanno fatto pubblicamente e in suo nome i lefebvriani. E sarebbe difficile visto che le sue teorie negazioniste Williamson le va ripetendo da almeno 20 anni e non ha mai smentito nessuna delle tante interviste in cui dissertava sull’argomento. Lui sostiene che gli ebrei uccisi nei campi di concentramento non furono sei milioni ma al massimo 300 mila, e nessuno di loro finì nelle camere a gas. I pochi fedelissimi che sono con lui sanno poco di tutto questo, loro Williamson lo considerano quasi un santo che li ha riportati ai buoni valori della tradizione, gonne comprese. (…) Ci deve essere qualche sguardo stupito se lui sente il bisogno di insistere: “Non è una questione di emozioni o di pancia ma di raziocinio. E dal punto di vista razionale non cambio idea, sulle camere a gas le prove non ci sono”.
Anche nel libro ‘All’estrema destra del padre” di cui ho parlato qui si parla dei lefebvriani, come anche dell’Opus Dei e di altre associazioni cattoliche ultraortodosse di chiara tendenza destrorsa quando non proprio neofascista.
A proposito delle tendenze politiche di questi integralisti cattolici Emilio Carnevali scrive su Micromega: “Non bisogna commettere l’errore di considerare le aberranti parole del vescovo Williamson come una voce dal sen sfuggita, come una convinzione personale espressa avventatamente nella forma di una gaffe planetaria (…) Come ha giustamente osservato Adriano Prosperi su Repubblica (27/1) l’itinerario dei seguaci di monsignor Lefebvre ha “un rap­porto molto preciso con lo stermi­nio degli ebrei. Ciò che spinse il prelato francese a ribellarsi alla Chiesa fu la dichiarazione sulla li­bertà religiosa e l'apertura verso l'ebraismo. (…) E non è un caso che questo mondo abbia finito per incrociare la battaglia “antimoderna” che Joseph Ratzinger ha ingaggiato sin dal giorno della sua designazione sul soglio pontificio. Come non è un caso che questi stessi gruppi siano spesso fortemente legati ad organizzazioni politiche della destra identitaria e xenofoba (in Italia i collegamenti fra Lega Nord, Forza Nuova e Fraternità di San Pio X sono sotto la luce del sole).”
"Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente... Amerai il prossimo tuo come te stesso" (Mt 22, 37-39b)… ma se sei un lefebvriano amerai il tuo prossimo solo se non è ebreo.