venerdì 16 gennaio 2009

Teschi di cristallo

Giorni fa ho finito un bel libro: Il teschio di cristallo di Manda Scott, Editrice Nord.Una leggenda maya narra dell'esistenza di tredici teschi di cristallo, creati dopo il diluvio che ha sommerso la mitica città di Atlantide. Nove sono colorati e destinati agli uomini; quattro sono trasparenti e appartengono al regno animale. Si dice che il 21 dicembre 2012, giorno in cui l'umanità si troverà ad affrontare l'abisso, i tredici teschi si riuniranno per dar vita al serpente piumato, Quetzalcoatl, lo spirito della Terra...
Parigi, 1556. E' un teschio di cristallo azzurro quello che Cedric Owen, medico inglese di grande fama, mostra a Nostradamus, nella speranza che questi possa svelarne il significato. Nostradamus spiega all'uomo che quell'oggetto segnerà il suo destino: Owen dovrà andare nel Nuovo Mondo, scoprire i poteri del teschio, scriverli perché non vadano perduti e infine nascondere l'oggetto, affinché torni alla luce in un momento stabilito...
Inghilterra, 2007. Seguendo le enigmatiche testimonianze lasciate da Cedric Owen nel XVI secolo, Stella, una giovane speleologa, e suo marito Kit, professore a Cambridge, esplorano le grotte dello Yorkshire e ritrovano lo scheletro di un uomo, con accanto un teschio di cristallo azzurro. Da quel momento la loro ossessione sarà capire come far riunire quel teschio agli altri manufatti di cristallo per prevenire la catastrofe dell’umanità prevista per il 2012.Ora passiamo alla reltà.
Nell’anno 1927, tra le Rovine Maya di Lubaantun (Belize, tra Guatemala e Portorico) Frederick Mitchell-Hedges, esploratore inglese, che si trovava in Sudamerica alla ricerca di prove sull’esistenza di Atlantide, aveva finanziato alcuni scavi, durante i quali la figlia Anna notò un oggetto luccicante incastrato tra le rocce: era un teschio di cristallo, perfetta riproduzione di un cranio umano (vedi sopra). Il manufatto rappresentava probabilmente un teschio femminile, del peso di circa 5kg, lungo 18cm, largo 12 ed alto 13, creato partendo da un unico pezzo di quarzo. Quaranta anni dopo il suo ritrovamento (1970), l’artefatto fu oggetto di una serie di test e analisi approfonditi e completi, ad opera di esperti in cristallografia computerizzata nei laboratori dell’Hewlett Packard, con Frank Dorland (un restauratore) in qualità di supervisore. Emerse che il teschio era stato scolpito lungo l’asse principale del cristallo: una tecnica estremamente avanzata in uso tra i moderni scultori che sfrutta l’asse di simmetria che abbassa notevolmente la possibilità di frantumare il pezzo. Inoltre sulla superficie del teschio non c’era la minima e graffiatura (che avrebbe quindi provato l’uso di strumenti metallici o moderni). Secondo Dorland la lavorazione era avvenuta utilizzando punte di diamante e tutto era stato rifinito con una miscela abrasiva di polvere di silicio e acqua: ci sarebbero però voluti approssimativamente 300 anni di lavoro. La storia ufficiale sul suo ritrovamento ha molti punti oscuri (in nessuna foto dell’epoca appare la figlia dell’esploratore e tanto meno il manufatto). Attualmente, si dice esistano di 13 teschi di cristallo ma probabilmente sono molti di più vista la proliferazione di copie moderne e contemporanee, spacciate per antiche: - l’esemplare Mitchell-Hedges, periodicamente esposto ai turisti da Anna in Canada;
- un altro è al British Museum (quello sopra)

- un teschio di cristallo si trova alla Smithsonian Institute of Washington è un esemplare di ben 20 kg., alto e largo 13 cm (vedi sopra).
Se cliccate qui troverete uno studio sui teschi dello Smithsonian e del British museum che dimostra la relativa modernità di fattura di entrambi i teschi.

- un altro ancora si trova al Musée de l’Homme di Parigi (estremamente somigliante a quello custodito nel museo londinese -si pensa siano stati acquistati da mercenari messicani alla fine dell’800). (vedi sopra)


- uno denominato “Max” è attualmente in Texas, nella fattoria dei Parks a Huston. (vedi sopra) Quarzo di 18 Kg. di peso; È stato anche pubblicato un libretto nel quale si parla del teschio, ribattezzato "Max". La famiglia “Parks” mostra il reperto in giro per gli Stati Uniti,


- un’altro (anch’esso scoperto nel Guatemala nei primi del ‘900) è noto come il “Teschio d’Ametista” o AMI (vedi sopra) perche’ scolpito nel quarzo viola (gli studi su di esso hanno dimostrato che e’ stato tagliato rispettando l’asse di simetria),Fu scoperto nel 1915 in un nascondiglio di reliquie maya in Messico. La storia non è chiara ma sembra che questo fosse parte di una collezione di teschi di cristallo in possesso del presidente messicano Diaz dal 1876 al 1910. sembrerebbe essere stato scoperto nell’area di Oaxaca. Esiste un teschio di quarzo rosa con la mandibola mobile, rinvenuto vicino al confine fra Honduras e Guatemala, simile a quello scoperto da Anna Hedges, non molto limpido nel colore e leggermente più grande, ma di un artigianato di livello incomparabile.



- “ET”: scoperto da una famglia Maya in Guatemala nel 1906.venne rinvenuto da una famiglia Maya del Costa Rica nel 1906. Il reperto è attualmente in possesso di Joke Van Dieten, che lo acquistò in una libreria di Vancouver. Il teschio venne soprannominato ET, a causa della sua forma allungata (vedi sopra)


- gli altri pezzi appartengono a privati ed altri musei mondiali, ma di tutti questi teschi non è dato sapere quali siano realmente antichi e quali invece moderni manufatti.Resta il fatto che la storia dei teschi di cristallo affascina e solletica il nostro immaginario e continuerà a farlo ….almeno fino al 21 dicembre 2012.