Da Il Manifesto:
Nel corso della campagna elettorale l'aveva definito "uno dei capitoli più tristi della nostra storia" e ne aveva promesso la graduale ma necessaria chiusura. Nel giorno stesso del suo insediamento, Barack Obama non si smentisce, torna su Guantanamo e ordina la sospensione - per 120 giorni - di tutti i processi ancora in corso. La nota - distribuita alla stampa - è sintetica ma inequivocabile: "Nell'interesse della giustizia e su richiesta del presidente degli Stai uniti e del segretario alla Difesa, Robert Gates, il governo chiede, rispettosamente, che le commissioni militari autorizzino un aggiornamento delle procedure nei casi menzionati fino al 20 maggio." (...) E intanto, in serata, il Pentagono ha annunciato il riesame delle procedure relative alla detenzione dei prigionieri accusati di terrorismo e detenuti presso la base navale americana.
Del resto che quelle di Obama non fossero semplici promesse elettorali, lo si era capito già a dicembre quando proprio il Pentagono ricevette l'ordine di predisporre i piani per la chiusura del lager voluto da Bush e Cheney e, in particolare, per lo smantellamento del Campo Delta, la sezione destinata a "raccogliere" i cosiddetti "sospetti combattenti illegali" rastrellati sui diversi fronti di guerra.
Del resto che quelle di Obama non fossero semplici promesse elettorali, lo si era capito già a dicembre quando proprio il Pentagono ricevette l'ordine di predisporre i piani per la chiusura del lager voluto da Bush e Cheney e, in particolare, per lo smantellamento del Campo Delta, la sezione destinata a "raccogliere" i cosiddetti "sospetti combattenti illegali" rastrellati sui diversi fronti di guerra.