Dal blog di Travaglio:
"Le gerarchie ecclesiastiche - formate da maschi adulti e illibati che dai tempi della disturbante adolescenza vivono rigorosamente tra loro sorvegliando da lontano i gesti e gli occhi misteriosi delle donne - considerano la pillola abortiva RU486, la cosiddetta “pillola del giorno dopo” che agisce entro le 7 settimane di gravidanza, un “pesticida umano”, “un veleno”, che le donne usano contro la vita. La sua “facilità di impiego” la rende diabolica, addirittura “una crepa nella civiltà”. In difesa della quale volentieri aggiungono la minaccia futura della scomunica e la pratica quotidiana delle offese. Guardandole solo da lontano e con rancore, i vescovi immaginano le donne dei sottouomini, con il peccato mortale incorporato nel cuore e specialmente nel corpo. Tutte figlie di Eva, intente appena possibile all’aborto, come gesto coerente che perfeziona il delitto della fornicazione, degenerato al punto da trasformare il suo contenuto vitale, in un viatico alla morte. Che poi questa faccenda del corpo che dona la vita, della donna che fecondata vive oltre la morte, generando figli, è a ben vedere la sua massima colpa. E’ l’incommensurabile ricchezza delle femmine che nessun maschio potrà mai eguagliare per quanti paramenti indossi e corone e denari. Salvo in un caso: imprigionando quel corpo femminile, circondandolo di regole, avvelenandolo di tabù. Decidendo lui il come e il quando usarlo. Trasformando quell’eccellenza naturale in un dovere o in una colpa, in un gesto di massima grazia, la natività, o in quello dell’abiezione morale, l’aborto. Proprio come insegnano tutte le religioni maschili da qualche migliaio di anni. "
Se invece di impicciarsi di fatti che non competono minimamente la loro sfera di maschi scapoli si ma non certo illibati, i membri del clero si impegnassero in una seria pulizia al loro interno, forse risulterebbero un po' più credibili quando tentano di stabilire regole etiche per chi non ha fatto la loro scelta. Assistiamo ancora a coperture ignobili da parte del Vaticano riguardo ai preti pedofili che hanno potuto e possono ancora predare tanti bimbi innocenti. L'ultimo scandalo per numero di colpevoli e di vittime è quello dell'Irlanda dove in tanti collegi sono stati perseguitati, abusati e distrutti nell'intimo centinaia di bambini.
Sul blog Viaggio nel silenzio si parla del rapporto Ryan che svela come "neppure gli ispettori statali furono in grado di fermare gli abusi, le violenze, gli stupri e le umiliazioni. Tuttavia, le scoperte della Commissione per gli Abusi sui Bambini non porteranno a denunce formali, poichè la Congregazione dei Fratelli Cristiani nel 2004 chiamò in giudizio la Commissione stessa affinché nessuno dei nomi dei suoi membri, vivo o morto, fosse svelato nel rapporto. Jhon Walsh, dell'Associazione dei Sopravvissuti agli Abusi, ha dichiarato di sentirsi tradito ed ingannato dalla mancanza di accuse formali. Nel documento finale non appaiono i veri nomi, né delle vittime né degli abusatori."
Ora se invece di scomunicare donne e dottori al di fuori delle mura vaticane il signor Ratzinger guardasse dentro i confini del suo piccolo e malefico staterello, troverebbe sicuramente tanti demoni da perseguitare e punire anche rispolverando le vecchie torture dell'Inquisizione.
Aggiungo anche che se la pillola abortiva fosse esistita prima forse molte donne, sapendo che i loro futuri figli sarebbero diventati uomini di dio ma anche predatori di bambini, forse avrebbero optato per un dignitoso flusso mestruale indotto chimicamente piuttosto che essere ricordate come generatrici di male puro quale sono.
"Le gerarchie ecclesiastiche - formate da maschi adulti e illibati che dai tempi della disturbante adolescenza vivono rigorosamente tra loro sorvegliando da lontano i gesti e gli occhi misteriosi delle donne - considerano la pillola abortiva RU486, la cosiddetta “pillola del giorno dopo” che agisce entro le 7 settimane di gravidanza, un “pesticida umano”, “un veleno”, che le donne usano contro la vita. La sua “facilità di impiego” la rende diabolica, addirittura “una crepa nella civiltà”. In difesa della quale volentieri aggiungono la minaccia futura della scomunica e la pratica quotidiana delle offese. Guardandole solo da lontano e con rancore, i vescovi immaginano le donne dei sottouomini, con il peccato mortale incorporato nel cuore e specialmente nel corpo. Tutte figlie di Eva, intente appena possibile all’aborto, come gesto coerente che perfeziona il delitto della fornicazione, degenerato al punto da trasformare il suo contenuto vitale, in un viatico alla morte. Che poi questa faccenda del corpo che dona la vita, della donna che fecondata vive oltre la morte, generando figli, è a ben vedere la sua massima colpa. E’ l’incommensurabile ricchezza delle femmine che nessun maschio potrà mai eguagliare per quanti paramenti indossi e corone e denari. Salvo in un caso: imprigionando quel corpo femminile, circondandolo di regole, avvelenandolo di tabù. Decidendo lui il come e il quando usarlo. Trasformando quell’eccellenza naturale in un dovere o in una colpa, in un gesto di massima grazia, la natività, o in quello dell’abiezione morale, l’aborto. Proprio come insegnano tutte le religioni maschili da qualche migliaio di anni. "
Se invece di impicciarsi di fatti che non competono minimamente la loro sfera di maschi scapoli si ma non certo illibati, i membri del clero si impegnassero in una seria pulizia al loro interno, forse risulterebbero un po' più credibili quando tentano di stabilire regole etiche per chi non ha fatto la loro scelta. Assistiamo ancora a coperture ignobili da parte del Vaticano riguardo ai preti pedofili che hanno potuto e possono ancora predare tanti bimbi innocenti. L'ultimo scandalo per numero di colpevoli e di vittime è quello dell'Irlanda dove in tanti collegi sono stati perseguitati, abusati e distrutti nell'intimo centinaia di bambini.
Sul blog Viaggio nel silenzio si parla del rapporto Ryan che svela come "neppure gli ispettori statali furono in grado di fermare gli abusi, le violenze, gli stupri e le umiliazioni. Tuttavia, le scoperte della Commissione per gli Abusi sui Bambini non porteranno a denunce formali, poichè la Congregazione dei Fratelli Cristiani nel 2004 chiamò in giudizio la Commissione stessa affinché nessuno dei nomi dei suoi membri, vivo o morto, fosse svelato nel rapporto. Jhon Walsh, dell'Associazione dei Sopravvissuti agli Abusi, ha dichiarato di sentirsi tradito ed ingannato dalla mancanza di accuse formali. Nel documento finale non appaiono i veri nomi, né delle vittime né degli abusatori."
Ora se invece di scomunicare donne e dottori al di fuori delle mura vaticane il signor Ratzinger guardasse dentro i confini del suo piccolo e malefico staterello, troverebbe sicuramente tanti demoni da perseguitare e punire anche rispolverando le vecchie torture dell'Inquisizione.
Aggiungo anche che se la pillola abortiva fosse esistita prima forse molte donne, sapendo che i loro futuri figli sarebbero diventati uomini di dio ma anche predatori di bambini, forse avrebbero optato per un dignitoso flusso mestruale indotto chimicamente piuttosto che essere ricordate come generatrici di male puro quale sono.