Terzo. Nei fotogrammi mandati e rimandati in video si vede Tartaglia prendere due volte la mira impugnando la statuetta del Duomo. Tranquillamente senza che nessuno tra i numerosi custodi, tutti grinta e auricolari, muovesse un dito. Il ministro Maroni può dire ciò che vuole, ma alla prova dei fatti il tanto decantato sistema a protezione del presidente del Consiglio ha fallito su tutta la linea.
Quarto. La domande sul clima infame che regna nel paese e sui cosiddetti mandanti morali sono fuori luogo vista la personalità dell’aggressore. Ma se proprio si insiste a voler porre il problema di chi questo clima infame ha creato, sottoscriviamo il giudizio di Rosy Bindi, tra i pochi nel Pd a non balbettare scuse per colpe non commesse. Responsabile dei veleni è chi non smette di attaccare e accusare le più alte istituzioni: dal Quirinale alla Corte costituzionale alla magistratura tutta.
Quinto. I berluscones parlanti che hanno subito scatenato la caccia agli oppositori rimasti, in Parlamento e nei giornali, sappiano che non arretreremo di un millimetro nella contrapposizione civile e rigorosa al peggior governo della storia repubblicana. A Marco Travaglio pesantemente minacciato da un comunicato dei parlamentari Pdl di chiaro stampo squadrista, la nostra più totale e affettuosa solidarietà.
Infine, dalla destra più responsabile (se non è entrata in clandestinità) attendiamo ancora una ferma presa di distanza dal titolo eversivo del Giornale: “Violenza costituzionale”. A quando le leggi speciali?"