Oggi voglio raccontare la vita di una delle tante donne che sono scomparse dalla storia della scienza ancor prima di entrarvi. Anche questa figura è uscita dalla porta della storia ufficiale salvo poi rientrare nelle pieghe del sapere attraverso le finestre dell’immaginario, grazie alla letteratura cyberpunk.
Augusta Ada Byron, figlia del famoso poeta, viene considerata la prima programmatrice della storia.
Figlia di Annabella Milbanke e di Lord Byron, sposò a diciannove anni Lord William King conte di Lovelace. A diciotto anni, assieme all’ingegnere Charles Babbage (1791-1871) progettò quella che passò alla storia come the Analitical Engine: la Macchina Analitica.
Babbage stava lavorando al progetto di una macchina (the Different Engine) che calcolasse tavole aritmetiche.
Nel 1842 Louis Menabrea, un ingegnere militare italiano, depositò nella Biblioteca Universale di Ginevra il suo Abbozzo della Macchina Analitica inventata da Charles Babbage. In seguito, scrisse Babbage, “la contessa di Lovelace mi informò di aver tradotto il libro di Menabrea dal francese all’inglese.” Impressionato da quel lavoro Babbage la invitò a raggiungerlo per sviluppare la macchina. Ada aveva aggiunto note a piè di pagina e sezioni esplicative che avevano valorizzato enormemente l’originale; a lavoro concluso Ada aveva ampliato di tre volte il libro di Menabrea.
Babbage pubblicò il libro di Ada, firmato solo con le sue iniziali: A. A. L. Nacque così un’intensa collaborazione tra Ada e Babbage. Il suggerimento di Ada su come la macchina avrebbe potuto calcolare i numeri di Bernoulli le è valso il titolo di prima programmatrice della storia.
Ada ebbe tre figli, ma non era votata alla maternità e preferiva lo studio al ruolo di madre. Fu malata per la gran parte della sua vita: aveva attacchi d’asma e paralisi che avevano fatto pensare ad una forma di isteria. Provò varie cure prima di passare all’oppio nel 1840. Nel 1851 le fu diagnosticata una profonda ulcerazione dell’utero. Morì nel 1852 a 36 anni presumibilmente di cancro.
Quando Ada esplorò le potenzialità della Macchina Analitica, pensava anche alla possibilità che tale macchina potesse comporre della musica.
Ora, un secolo dopo, il suo sogno è divenuto realtà: i computer compongono musica.
Augusta Ada Byron, figlia del famoso poeta, viene considerata la prima programmatrice della storia.
Figlia di Annabella Milbanke e di Lord Byron, sposò a diciannove anni Lord William King conte di Lovelace. A diciotto anni, assieme all’ingegnere Charles Babbage (1791-1871) progettò quella che passò alla storia come the Analitical Engine: la Macchina Analitica.
Babbage stava lavorando al progetto di una macchina (the Different Engine) che calcolasse tavole aritmetiche.
Nel 1842 Louis Menabrea, un ingegnere militare italiano, depositò nella Biblioteca Universale di Ginevra il suo Abbozzo della Macchina Analitica inventata da Charles Babbage. In seguito, scrisse Babbage, “la contessa di Lovelace mi informò di aver tradotto il libro di Menabrea dal francese all’inglese.” Impressionato da quel lavoro Babbage la invitò a raggiungerlo per sviluppare la macchina. Ada aveva aggiunto note a piè di pagina e sezioni esplicative che avevano valorizzato enormemente l’originale; a lavoro concluso Ada aveva ampliato di tre volte il libro di Menabrea.
Babbage pubblicò il libro di Ada, firmato solo con le sue iniziali: A. A. L. Nacque così un’intensa collaborazione tra Ada e Babbage. Il suggerimento di Ada su come la macchina avrebbe potuto calcolare i numeri di Bernoulli le è valso il titolo di prima programmatrice della storia.
Ada ebbe tre figli, ma non era votata alla maternità e preferiva lo studio al ruolo di madre. Fu malata per la gran parte della sua vita: aveva attacchi d’asma e paralisi che avevano fatto pensare ad una forma di isteria. Provò varie cure prima di passare all’oppio nel 1840. Nel 1851 le fu diagnosticata una profonda ulcerazione dell’utero. Morì nel 1852 a 36 anni presumibilmente di cancro.
Quando Ada esplorò le potenzialità della Macchina Analitica, pensava anche alla possibilità che tale macchina potesse comporre della musica.
Ora, un secolo dopo, il suo sogno è divenuto realtà: i computer compongono musica.
Ada Lovelace ha ispirato un personaggio letterario nel libro Different Engine degli autori cyberpunk William Gibson e Bruce Sterling, i quali vi hanno incluso le lettere autentiche scritte da Ada a Babbage. Inoltre un linguaggio software sviluppato nel 1979 dal Dipartimento della Difesa Americano fu chiamato ADA in suo onore.