Oggi voglio parlare di un artista eclettico ed unico che mi ha colpito molto, sia per il suo talento di pittore e incisore, sia per la modernità di alcuni suoi pensieri. Parlo naturalmente di William Blake.
Nacque nel 1757 e non vi starò ad annoiare con i particolari della sua vita. Basta andare su un qualunque motore di ricerca e troverete tutto. Per chi ha il dito pigro però darò qualche particolare. Blake sosteneva di avere visioni dall’età di 4 anni e già questo ne fa un individuo più unico che raro per i suoi tempi. Le visioni andavano dalle immagini religiose (angeli, demoni, dio e satana) a visioni di fate e folletti. Si potrebbe pensare che fosse semplicemente folle ma la sua concezione di visione non era mistica o in qualche maniera ‘fisica’, come avveniva ai santi medievali. Lui parlava di visioni nate per Immaginazione’, la mente cioè, esercitata a dovere, apriva le porte della percezione verso livelli più ampi, più vasti. Chi di voi ha letto Aldous Huxley e le sue ‘Porte della percezione’ (bibbia della psichedelica degli anni ’60) o chi ha semplicemente amato i Doors e Jim Morrison, sa di cosa parlo. La differenza è che Blake è un precursore di queste tematiche, ampiamente affrontate negli anni ‘50 e ‘60 e soprattutto non faceva uso di sostanze psicotrope per aprire queste porte chiuse ai più.
Nacque nel 1757 e non vi starò ad annoiare con i particolari della sua vita. Basta andare su un qualunque motore di ricerca e troverete tutto. Per chi ha il dito pigro però darò qualche particolare. Blake sosteneva di avere visioni dall’età di 4 anni e già questo ne fa un individuo più unico che raro per i suoi tempi. Le visioni andavano dalle immagini religiose (angeli, demoni, dio e satana) a visioni di fate e folletti. Si potrebbe pensare che fosse semplicemente folle ma la sua concezione di visione non era mistica o in qualche maniera ‘fisica’, come avveniva ai santi medievali. Lui parlava di visioni nate per Immaginazione’, la mente cioè, esercitata a dovere, apriva le porte della percezione verso livelli più ampi, più vasti. Chi di voi ha letto Aldous Huxley e le sue ‘Porte della percezione’ (bibbia della psichedelica degli anni ’60) o chi ha semplicemente amato i Doors e Jim Morrison, sa di cosa parlo. La differenza è che Blake è un precursore di queste tematiche, ampiamente affrontate negli anni ‘50 e ‘60 e soprattutto non faceva uso di sostanze psicotrope per aprire queste porte chiuse ai più.
“L'immaginazione non è uno stato mentale: è l'essenza stessa dell'esistenza umana”
E ancora
"Se le porte della percezione venissero sgombrate, tutto apparirebbe all'uomo come in effetti è, infinito"
L’originalità di Blake non si ferma certo qui. Come la maggior parte degli esseri pene-muniti di ogni epoca riteneva la donna un essere tutto sommato inferiore, ma trovò comunque una compagna singolare in Catherine Butcher, cui insegnò a leggere e scrivere. Fu l’unica donna della sua vita anche se ad un certo punto tentò di farle accettare una concubina. Pessima proposta…non ci riuscì…chissà perché? Furono senz’altro due esseri con una profonda simbiosi dato che un amico li vide nudi nel giardino di casa intenti a recitare i ruoli di Adamo ed Eva, con tanto di declamazioni del Paradiso perduto di Milton.
Tutta la sua opera è intrisa di rimandi alla religione, ma ovviamente, le sue furono interpretazioni piuttosto personali, pervase di esoterismo e simbolismo.
Gli uomini vengono ammessi in Paradiso non perché abbiano dominato e frenato le proprie passioni o non ne abbiano avute affatto, ma perché hanno coltivato la loro capacità di conoscere. Il Tesoro del Paradiso non è la negazione della passione, ma la realtà dell'intelletto, da cui tutte le passioni fuoriescono libere nella loro eterna Gloria
La religione e soprattutto la chiesa è vista infatti come una costrizione terrena per le aspirazioni dello spirito e del corpo.
Le prigioni sono costruite con le pietre della legge, i bordelli con i mattoni della religione
E ancora
Come il bruco sceglie le foglie migliori per deporvi le uova, così il prete lancia i suoi anatemi contro le gioie più grandi.
La fama di Blake si è diffusa anche grazie al cinema. Jim Jarmusch nel ’96 gira Dead man con Johnny Depp, il quale interpreta un omonimo del poeta che, scambiato per il vero poeta dal pellerossa Nobody, viene da questi accompagnato attraverso varie tappe verso il mondo degli spiriti, cui dovrebbe appartenere. Film decisamente visionario. Credo che sarebbe piaciuto parecchio al nostro William. Thomas Harris scrive nel 1981 Red dragon da cui saranno tratti i film Manhunter e l’omonimo Red dragon. Il primo vanta una mitica colonna sonora degli Iron Butterfly e una buona interpretazione di William Petersen che diventerà famoso come Gil Grissom di CSI Las Vegas; il secondo resta un film mediocre, salvato solo dall’interpretazione di attori del calibro di Ed Norton, Ralph Fiennes, Emily Watson e naturalmente Anthony Hopkins nella parte del dr. Lecter. Il delirio del serial killer di turno gira intorno ad un acquarello di Blake tra i più belli della sua produzione: il Drago rosso e la donna vestita di sole, che vedete in cima al post.
Mi sono decisamente dilungata ma volevo tessere il mio personale elogio a quest’uomo che ha saputo guardare oltre la realtà che gli avevano insegnato a vedere.
Gli auguri dell’Innocenza
Vedere un Mondo in un granello di sabbia,
E un Cielo in un fiore selvatico,
Tenere l’Infinito nel cavo della mano
E l’Eternità in un’ora.
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