venerdì 27 giugno 2008

Bianchezza di Pierangelo Bertoli



Con il tuo sguardo da allevatore e la tua bocca di frasi usate


I tuoi amici di un altro mondo e le tue colpe dimenticate


Con i tuoi giochi di colombe bianche e i tuoi vestiti di incenso e d'oro


Con il tuo trono su tanti morti e la ricchezza senza lavoro


Un palco, luci, gente che ti ammira


Uomini in ginocchio, una lunga fila


I tuoi scagnozzi anche nelle scuole a costruire un gregge vendendo le parole


Una speranza in fondo ti sostiene, di costruire un mondo dove il pastore è un bene


Dove comandi tu su tanta gente


Dove ci sia la fede come nel medio oriente


Col tuo passato di inquisizione e il tuo presente da denunciare


Col tuo futuro di medioevo e i tuoi pensieri nel capitale


Col tuo sorriso di porcellana e i tuoi ritorni che chiami nuovi


Le tue indulgenze vendute all'asta e le crociate che non ritrovi


Tu che sconfiggi spiriti cattivi, che oscuri il sole e i più famosi divi


I tuoi seguaci devono pregare perché voi siete pochi ma nati per pensare


Pensare a tutto il peso della vita e quando il giorno al farà finita


Tu siederai nel cielo tra le stelle


E a chi ha creduto tanto darai le caramelle


Con i tuoi sogni senza materia e i tuoi fratelli sotto alle scarpe


Con i tuoi figli bruciati al rogo ed i tuoi giorni vissuti a parte


Con i tuoi versi di sette jene e i tuoi principi di colabrodo


E i tuoi diritti senza ragione e la facciata tenuta a modo


Il sacramento, poi la Sacra Rota


La verginità, l'astinenza devota


Le donazioni fatte dai penitenti e i più pietosi veli calati sui conventi


La tua censura, la religione di Stato


Dal codice Rocco verso il Concordato


La frigidità, le torture più vere


E le benedizioni sulle camicie nere.


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