giovedì 14 maggio 2009

Fungo spazzino


Environmental Science & Technology
Nelle radici degli alberi crescono dei funghi spazzini che potrebbero contribuire allo smaltimento della plastica: in particolare delle resine fenoliche, molto usate nell'industria automobilistica. Se ne sono accorti alcuni biologi dell'università del Wisconsin dopo aver coltivato cinque specie di questi funghi – già noti per la loro capacità di digerire alcune plastiche – su un terreno artificiale composto da resine fenoliche.In pochi giorni gli esemplari della specie Phanerochaete chrysosporium avevano cambiato colore e da bianchi erano diventati rosa a causa delle resine. "Questo tipo di plastica ha una struttura chimica molto simile a quella della lignina, che i funghi digeriscono grazie a un enzima", spiegano i biologi. La scoperta apre nuovi scenari nel riciclaggio delle resine, per le quali non era stato finora trovato un sistema di smaltimento.Un problema non da poco, considerato che solo negli Stati Uniti se ne producono 2,2 milioni di tonnellate ogni anno, pari al 10 per cento della produzione totale di plastica del paese. Ma bisogna ancora vedere quanto efficacemente e rapidamente questi funghi degradano le plastiche. Se ogni pasto dovesse durare mesi – come sospettano i ricercatori – i funghi si rivelerebbero degli spazzini troppo costosi.