venerdì 8 maggio 2009

Un satiro per presidente

A questo punto non so se sto commettendo un reato pubblicando la foto di una quindicenne (questa è l'età che aveva la favorita del premier quando fu fatto questo scatto), ma credo che prima di me dovranno denunciare Facebook, Repubblica, Il Corriere ecc ecc.
Ho visto AnnoZero ieri sera. Puntata dedicata alle domande non fatte da Vespa a Porta a Porta al premier, alla oscura amicizia tra il papi e il padre della gnocchetta napoletana che dà consigli al premier quando lo va a trovare, alle cazzate dette e smentite dal papi che si arrabatta in accuse ai giornali di sinistra i quali, se hanno una colpa, è quella di non indignarsi profondamente con un capo di governo che sembra uscito da una commedia sexy anni 70.
Puntata indulgente quella di ieri, monopolizzata da un Ghedini che parlava addosso a tutti. Non sono state fatte considerazioni ovvie e si è lasciato spazio a personaggi come la Palombelli o la direttrice di Novella 2000, dei quali avremmo fatto volentieri a meno, dato lo spessore infimo dei loro interventi. Riporto il post di Sabina Guzzanti dal suo blog perchè è troppo simile al mio pensiero per ignorarlo.

"Nel complesso mi ha colpito la mancanza di lucidità del ragionamento dovuta senza dubbio alla mancanza di principi. (...)

Se vai a vedere Santoro di fatto non riesce ad opporre ragioni di principio a una situazione semplicemente putrida e se Alexander Stille tira fuori la Carfagna, Santoro si agita perché su quella si è deciso che non si discute, come se fosse un’altra cosa. Tutti ci tengono ad affermare che fare spettacolo è un mestiere rispettabile, figuratevi se non sono d’accordo, ma danno tutti per scontato che per fare spettacolo si debbano mandare foto in mutande?

Nemmeno le donne, nemmeno la Bonino distingue tra libera sessualità e il fatto che ragazze anche minorenni si devono prostituire per lavorare?

Lo chiamano libertà di scelta ognuno trova la sua strada!

(...) La Palombelli dice è sempre stato così anche nel cinema quando c’era cerchiamo criteri più trasparenti e fin qui sembra sensata poi svacca come ogni Palombelli e conclude dovremmo fare delle grandi scuole come in America. Perchè in america gli attori li prendono dalle scuole? In america gli attori sanno recitare innanzi tutto perché la verità non è bandita.

La trasparenza viene da un sistema moralmente sano e dal fatto che se scoppia uno scandalo tutti si scandalizzano il giusto e anche di più. Qui sembra saggio minimizzare far vedere che siamo uomini di mondo, che niente ci stupisce.

Anche la brunetta con gli occhi azzurri non aveva messo a fuoco il suo pensiero. Diceva chissenefrega dei pettegolezzi parliamo di politica. Ma uno che riempie il governo e il parlamento di escort come si dice oggi, non è un pettegolezzo, è un segno di decadenza mostruoso contro cui chiunque ha un po’ di amor di patria si dovrebbe scagliare con tutti i mezzi che ha.

Poi dice tutti hanno diritto di accesso alla politica anche le veline. Cioè confonde un diritto di accesso, principio di democrazia, col suo opposto perché qui l’accesso non è garantito da un diritto ma da una rinuncia. L’accesso è garantito dal riconoscere che hai un padrone. Accesso alla politica significa poi poter fare politica, non accesso in parlamento di punto in bianco con 14mila euro al mese, senza avere né esperienza, né un mandato, né qualcosa da dire, solo un collare col logo di un partito.

E nessuno in studio sa fare questi distinguo? Dice se poi non sanno fare il loro lavoro li cacciamo, Ma non è che uno per provare le sue qualità comincia facendo il ministro. Tu faresti dirigere una centrale nucleare a uno appena uscito di scuola poi se sbaglia lo cacciamo? Ma non è ovvio a tutti che non è ragionare questo?"