giovedì 7 maggio 2009

the Lamia testo e traduzione da The Lamb lies down on Broadway - Genesis


The scent grows richer, he knows he must be near,
He finds a long passageway lit by chandelier.
Each step he takes, the perfumes change
From familiar fragrance to flavours strange.
A magnificent chamber meets his eye.
Inside, a long rose-water pool is shrouded by fine mist.
Stepping in the moist silence, with a warm breeze he's gently kissed.
Thinking he is quite alone,
He enters the room, as if it were his own,
But ripples on the sweet pink water
Reveal some company unthought of-
Rael stands astonished doubting his sight,
Struck by beauty, gripped in fright;
Three vermilion snakes of female face,
The smallest motion, filled with grace.
Muted melodies fill the echoing hall,
But there is no sign of warning in the siren's call:
"Rael welcome, we are the Lamia of the pool.
We have been waiting for our waters to bring you cool."
Putting fear beside him, he trusts in beauty blind,
He slips into the nectar, leaving his shredded clothes behind.
"With their tongues, they test, taste and judge all that is mine.
They move in a series of caresses
That glide up and down my spine.
As they nibble the fruit of my flesh, I feel no pain,
Only a magic that a name would stain.
With the first drop of my blood in their veins
Their faces are convulsed in mortal pains.
The fairest cries, 'We all have loved you Rael'."
Each empty snakelike body floats,
Silent sorrow in empty boats.
A sickly sourness fills the room,
The bitter harvest of a dying bloom.
Looking for motion I know I will not find,
I stroke the curls now turning pale, in which I'd lain entwined
"O Lamia, your flesh that remains I will take as my food"
It is the scent of garlic that lingers on my choclate fingers.
Looking behind me, the water turns icy blue,
The lights are dimmed and once again the stage is set for you


traduzione di G. De Liso


Il profumo diventa più intenso, lui sa che si sta avvicinando
Scopre un lungo corridoio illuminato da un lampadario
Ad ogni passo che percorre il profumo cambia
Da una fragranza familiare ad aromi sconosciuti
Una magnifica sala si schiude davanti ai suoi occhi
Dentro, una grande vasca di acqua di rose è avvolta da un sottile strato di nebbia
Camminando nell’umido silenzio, viene delicatamente baciato da una calda brezza
Pensando di essere da solo
Entra nella stanza come se fosse la sua
Ma la dolce acqua rosa che si increspa
Rivela la presenza di una compagnia inattesa
Rael se ne sta attonito stupito da ciò che vede
Folgorato dalla bellezza, preso dal panico;
Tre serpenti vermigli dal volto di donna
Un movimento leggiadro pieno di grazia
Melodie silenziose pervadono la sala echeggiante
Ma non c’è traccia di pericolo nel richiamo della sirena
“Benvenuto Rael, siamo le Lamia della vasca
Stavamo aspettando che le nostre acque ti arrecassero refrigerio”
Lasciandosi la paura alle spalle, confida ciecamente nella bellezza
Scivola nel nettare, dopo essersi tolto gli abiti ridotti a brandelli
“Con le lingue, tastano, assaporano e giudicano tutto il mio essere
Si muovono in una sequela di carezze
Che fanno rabbrividire la mia spina dorsale
Mentre mordono il frutto della mia carne, non sento dolore,
Solo una magia alla quale non saprei dare un nome.
Quando la prima goccia del mio sangue raggiunge le loro vene
I loro volti si contorcono per i dolori atroci
La più bella grida: ‘Tutte noi ti abbiamo amato, Rael’.”
Ogni corpo a forma di serpente galleggia inanimato
Lamento silenzioso in barche vuote
Una nauseante acidità pervade la stanza
L’amaro raccolto della belezza morente
Cerco un segno di vita pur sapendo di non poterne trovare
Accarezzo le ricce chiome già impallidite
Alle quali sono stato avvinto
“O Lamia, mangerò ciò che rimane del vostro corpo”
E’ di aglio l’odore
Che rimane sulle mie dita di cioccolato.
Guardandomi alle spalle, l’acqua ritorna gelida e blu
Le luci vengono abbassate e il palcoscenico è di nuovo pronto per te