martedì 5 maggio 2009

Spot socialmente pericolosi

Quello della pubblicità è un mondo strano.
Ci sono degli spot che sono degli assoluti capolavori. Penso a quello delle auto che si trasformano in animali meccanici. O a quello spot un po’ maligno dove un automobilista ruba il parcheggio alla protagonista e viene punito con un meteorite che gli cade sulla macchina. Quanti di noi hanno formulato questo pensiero almeno una volta nella vita?
Altri spot fanno venire i brividi per la loro insulsa sciatteria.
Ad esempio quello della stronza che , dopo aver scoperto il detersivo che non mischia i colori, ha più tempo per… leggere un libro direte voi…NO! Per fare una torta del cazzo!
La nostra brava massaia non perde tempo ad aumentare la sua consapevolezza del mondo attraverso la lettura o la visione di un bel film. NO! Sfrutta il suo tempo continuando a lavorare in cucina.
Sempre meglio dell’altra stronza che probabilmente le abita accanto che, a forza di bere detersivo, ha delle visioni dove il presentatore con gli occhi blu la porta all’interno delle fibre del suo bucato.
Una volta rimpiccioliti ed entrati nel bucato come Alice e il Bianconiglio, il nostro presentatore, con occhi ammiccanti, le fa notare il bianco più bianco, mentre lei forse pensa che anche stavolta andrà in bianco. Manco il presentatore le vuole dare una bella ripassata…così la prossima volta invece di attaccarsi al boccione del detersivo si attaccherà al cannello del gas, liberandoci della sua presenza sui nostri canali.
Ci sono poi alcuni spot che definirei socialmente pericolosi.
Sono quelle pubblicità che mostrano un mondo talmente diverso da quello che ci circonda da farci sentire quasi inadeguati, proprio perché a noi non capiterà mai di essere come i personaggi dello spot.
Ecco un esempio per le donne:
la nuova pubblicità di Intimissimi. Il commento è: Nasce una nuova forma di femminilità.
Reazione maschile alla visione dello spot:
lui cerca di reprimere l’erezione che gli sta perforando i jeans pensando alla caviglia da elefante di sua nonna, prima che la sua fidanzata scopra l’accaduto e, offesissima, gli rovini il resto della vita rinfacciandogli periodicamente questa vicenda ogni volta che potrà. Dopo aver quasi ucciso il suo membro con la visione della sub-umana moglie del portiere, lui si gira e guarda la sua compagna, una donna normale, che in questo momento gli sembra solo un po’ meglio della moglie del portiere. E improvvisamente non ha più tanta voglia di toccarla perché ora sa che al mondo esistono dei capolavori della genetica come la modella di Intimissimi.
Il passaggio successivo sarà quello di guardarsi allo specchio: un po’ di pancetta copre gli addominali, i pettorali non sono proprio tosti e il bicipite è quel che è. Un pensiero comincia a minargli il buonumore: una gnocca come quella non gli chiederebbe neanche l’ora, figuriamoci potersela fare. E la depressione fa capolino in uomo a cui, fino a prima dello spot, capitava anche di sorridere alla vita.
Reazione femminile allo stesso spot: lei si alza e va in bagno a suicidarsi.

Ora passiamo ad un altro spot socialmente pericoloso: il profumo di Dolce e Gabbana
Reazione femminile romantica:
lei guarda tutto lo spot e immagina di essere al posto della gnocca.
Quel dio sceso dall’Olimpo la coccola e la ama. Poi si gira,e guarda il suo compagno e dice la storica frase: ‘Tu non mi fai mai le coccole. Guarda come sono carini quei due.’ Lui sbuffa e sa già che è solo l’inizio del cazziatone. ‘Non mi porti mai in un posto romantico come quello. Anche l’estate scorsa quando stavamo a Bracciano dai tuoi ti avevo chiesto di fare una gita in barca e tu hai fatto finta di non sentire. Poteva essere una cosa romantica no?’ Lui intanto raccoglie le forze per l’autodifesa: ‘Ma se pioveva’. Lei ‘Certo! Tutte le scuse sono buone! E poi era solo un esempio!’La serata ormai è rovinata, con i due agli estremi del divano.
Reazione femminile estetica:
lei guarda il modello come fosse una divinità incarnata. Addome scolpito, pettorali, braccia disegnati. Questo si che è la prova dell’esistenza di dio! Poi si gira e guarda il compagno spaparanzato sul divano. Comincia la vessazione. ‘Certo che potresti segnarti in palestra pure tu. Guarda quello come è scolpito. E poi una dieta non ti farebbe male. Da domani ci mettiamo a dieta insieme (perché lei è magnanima e solidale; dividerà le fatiche con lui. In realtà è lei che vuole fare la dieta ma non le va di farla da sola). Ho giusto letto su una rivista che c’è la dieta dei cavolini di Bruxelles che fa proprio al caso tuo.’ Lui protesta. Non avrebbe mai dovuto farlo! ‘Guarda che anche noi donne abbiamo gli occhi e a me ‘sta panza che ti ritrovi mi fa un po’ schifo. Io mi ammazzo per non ingrassare, per essere all’altezza. Io mi curo e vado dall’estetista invece tu neanche ti depili le sopracciglia!’ Lui reagisce: ‘Ma che cazzo vuoi? Le sopracciglia? Fra un po’ mi dirai che mi devo depilare il petto!’ ‘Bravo! Infatti dovresti! Non vorrai mica presentarti al mare quest’estate con la pelliccia! Neanche ti abbronzi così. E poi va di moda depilarsi’. Un’altra serata rovinata da uno spot socialmente pericoloso.