lunedì 22 giugno 2009

La biblioteca dei morti


Il giorno 7 luglio dell’anno 777, nell’Abbazia dell'isola di Vectis (Isola di Wight) il priore Josephus assiste alla nascita di un bambino, figlio di Ubertus il tagliapietre.

La nascita è attesa con vero e proprio terrore poiché il bimbo sarà il settimo figlio del tagliapietre, che a sua volta è già un settimo figlio.

La tradizione vuole che il settimo figlio del settimo figlio sia una creatura demoniaca portatrice di sventure inimmaginabili. Oltretutto la nascita è prevista proprio per il 7 Luglio (settimo mese)dell’anno 777.
Alla nascita del bambino, la madre muore e il padre impazzito uccide il neonato.

La levatrice però si accorge che nel grembo della morta c'è un altro bimbo che il padre accoglie con sollievo perchè quello è un ottavo figlio, ma non può sapere che nel ventre della moglie erano stati fecondati due ovuli: il neonato che ora giace morto sul sentiero era l’ottavo figlio, mentre il settimo, con i capelli rossicci e gli occhi verdi, è ora tra le sue braccia.
Qualche anno dopo il bambino, chiamato Octavius, sarà affidato ai monaci del convento che presto scopriranno lo strano talento del piccolo.

“«Octavus!» esclamò Josephus. «Vieni dentro! Non devi stare nella neve senza scarpe!» Il bambino reggeva un bastone e, come di consueto, disegnava. Il monaco lo raggiunse e fece l’atto di tirarlo in piedi quando si fermò di colpo, senza fiato dallo stupore. Impossibile! Josephus si riparò gli occhi dall’intenso riverbero ed ebbe conferma del suo iniziale timore. Tornò a grandi passi verso lo scriptorium e di lì a pochi istanti riapparve con Paolinus.Octavus continuava a tracciare segni col bastone nella neve.

«Non è possibile», sibilò Paolinus.

«Invece sì», ribatté Josephus.

C’erano delle lettere nella neve, inconfondibili.

S I G B E R T U S D I T I S

«Sigbertus di Tis?» «Non ha finito», disse Josephus, concitato. «Guarda: Sigbertus di Tisbury.» «Com’è possibile che sappia scrivere?» domandò Paolinus.

«Non lo so», rispose Josephus. «Nessuno del suo villaggio sa leggere o scrivere. In verità, tutti noi abbiamo pensato che fosse tardo di mente.» Il bambino continuava a tracciare segni col bastone.

18 12 782 Natus
Paolinus si fece il segno della croce. «Mio Dio! Scrive anche i numeri! Il diciottesimo giorno del dodicesimo mese del 782.

Cioè oggi!»”


Senza che nessuno gli abbia insegnato, Octavius sa scrivere, ma scrive solo interminabili elenchi di nomi e numeri.

La quarta di copertina dice:
“Questo romanzo comincia nel dicembre 782 in un'abbazia sull'isola di Vectis (Inghilterra), quando il piccolo Octavus, accolto dai monaci per pietà, prende una pergamena e inizia a scrivere un'interminabile serie di nomi affiancati da numeri. Un elenco enigmatico e inquietante.Questo romanzo comincia il 12 febbraio 1947, a Londra, quando Winston Churchill prende una decisione che peserà sulla sua coscienza sino alla fine dei suoi giorni. Una decisione atroce ma necessaria.Questo romanzo comincia il 10 luglio 1947, a Washington, quando Harry Truman, il presidente della prima bomba atomica, scopre un segreto che, se divulgato, scatenerebbe il panico nel mondo intero. Un segreto lontano e vicinissimo.Questo romanzo comincia il 21 maggio 2009, a New York, quando il giovane banchiere David Swisher riceve una cartolina su cui ci sono una bara e la data di quel giorno. Poco dopo, muore. E la stessa cosa succede ad altre cinque persone. Un destino crudele e imprevedibile.Questo romanzo è cominciato e forse tutti noi ci siamo dentro, anche se non lo sappiamo.Perché non esiste nulla di casuale. Perché la nostra strada è segnata. Perché il destino è scritto.Nella Biblioteca dei Morti.”

Una storia articolata, scandita da continui salti temporali che aiutano il lettore ad elaborare congetture e continui aggiustamenti fino ad arrivare alla verità, che è nascosta nell’edificio 34 del Groom Lake, al sesto piano interrato del bunker costruito nell’Area 51.

Starà all'agente Will Piper sbrogliare i fili di una matassa che si dipana e si intreccia da 1232 anni, nonostante i tentativi di molti di sotterrare definitivamente i segreti che il settimo figlio del settimo figlio aveva cominciato a svelare con un bastoncino nella neve.
Glenn Cooper, La biblioteca dei morti, Editrice Nord