venerdì 14 novembre 2008

Poesie incivili di Andrea Camilleri


Una volta diceva d'avercelo duro. Oggi,
alquanto acciaccato, biascica la sostituzione
del membro col fucile. Capita sempre così.
"Ma non prendetelo sul serio, straparla",

suggerisce il suo compagno di merende.
Intanto quello scaracchia nel piatto dove mangia,
o si pulisce il culo con la bandiera. La stessa
per cui si muore in Afganistan o altrove.
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Dire. E subito dopo, disdire. Affermando
d'essere stato frainteso. E chi l'ascolta
si batte il petto, "è vero, ho frainteso".
Lui dispensa il perdono, perchè è buono.

Il suo vocabolario è ricco di parole
intercambiabili ma di senso opposto.
Solo quattro quelle immutabili, punti
fermi: denaro, potere e plastica facciale.