mercoledì 8 luglio 2009

L'uomo che cadde sulla Terra - parte terza

Oggi parleremo di un’altra variante di quel cliente che è ormai tristemente famoso col nome di ‘Uomo che cadde sulla Terra’: il Disperato.

Breve introduzione: per chi non avesse avuto il piacere di leggere i post precedenti l’Uomo che cadde sulla Terra è un essere che ha viaggiato per gli spazi siderali a bordo di un meteorite opportunamente mantenuto in stasi criogenica. Quindi non è consapevole della sua condizione. Probabilmente è stato creato in laboratorio su un pianeta extrasolare e immediatamente congelato. Non ha consapevolezza di sé, non sa chi è e non sa quale è il suo compito. Nel suo DNA manipolato però sono state inserite delle istruzioni elementari che il nostro Uomo percepirà come forme istintive di comportamento, vissute in forma inconscia.
Veniamo ora al nostro Disperato.

Il Disperato cade sulla Terra a bordo della sua meteora proprio di fronte la mia libreria. Esce dalla buca provocata dall’impatto col marciapiede e, ancora fumante entra in libreria.
Le istruzioni inserite nel suo DNA gli rivelano improvvisamente che è stato iscritto all’università da qualcuno (che lo odia evidentemente), che deve dare un esame …e che si deve anche sbrigare a darlo! Un moto di panico allo stato puro lo pervade ma l’overdose di adrenalina che gli invade il corpo non gli dà lucidità, quanto piuttosto una sorta di torpore mentale dal quale non riesce a destarsi.

Io: Ciao! Dimmi!

Disperato: Ciao ….. io ……

Io: ?!..... DIMMI!

Disperato:Eh! (ridacchia sudando) è che non mi ricordo bene il libro
(forse non ti ricordi il libro perché non lo hai ancora studiato, coglione!) il titolo del libro?

Disperato:Eh si! (ridacchia sudando)

Io: Dimmi il nome dell’esame allora

Disperato: ……………
(ElettroEncefalogramma piatto, sudore sempre più copioso. Gli è apparso il cursore a clessidra accanto alla testa)

Io: Non te lo ricordi?

Disperato: No (ridacchia sudando)

Io: Dimmi il nome del professore allora

Disperato: …………….

(Lo stiamo perdendo! PRESTO! 50 CC DI EPINEFRINA DIRETTAMENTE NEL CUORE!! CARICA A 300!! LIBERA!! ZOT! ...niente. A questo punto prende il cellulare di ultima generazione, estrae la pennetta di ultima generazione e comincia a picchiettare il display. Tic tic tic tic…. col ditino focomelico ….Tic tic tic. Scrolla il capo. Alla fine smette di ticchettare e chiama l’amico esperto al telefono. L’amico esperto lavora in una specie di help desk dedicato solo a lui, il sudone alieno appena caduto dal meteorite. Finalmente esce fuori il nome dell’esame!)

Disperato: Economia aziendale!

Io: Bene! Quale canale?

(gli occhi si sgranano, il sudore aumenta, la bocca si apre e lascia uscire la mosca imprigionata che ormai viveva rassegnata nella sua bocca – un po’ come la cornacchia di Ippotommaso- la mosca lancia il suo YU-HU! E vola via felice. Un’altra buona azione al mio attivo!)

Disperato: …ca-canale?

Io: Per Economia aziendale ci sono due canali

Disperato:…………..non lo so

Io: Te lo dico io. I canali sono due.
(i canali altro non sono che una suddivisione per lettera dell’alfabeto. Chi ha il cognome che comincia dalla A alla L fa parte del primo canale e studia con un prof., dalla M alla Z è del secondo canale con un altro prof. Ma questa è una cosa che non dovrebbe sorprendere uno studente)

Io: Che lettera sei?

Disperato: Eh?
(la voglia di porre fine alle sue sofferenze è fortissima. Stringo i pugni, le nocche delle mani si imbiancano e le unghie mi si conficcano nei palmi facendoli sanguinare)

Io: Il tuo cognome! Con che lettera comincia?!

Disperato: Eh?
(stai per morire di morte violenta e non te ne rendi conto brutto stronzo! hai i secondi contati!)

Disperato: ah! S! (cazzo! Sei un genio! Lo vedi che avevo ragione sei uno Stronzo!)

Io: Allora fai parte del secondo canale e i libri sono questi. Ne devi scegliere uno fra questi tre.

Disperato: Ma che me li devo fare tutti?

(Ti ho appena detto che ne devi scegliere uno solo idiota di un bastardo che non sei altro!)

Io: No. Ne devi scegliere uno solo.

Disperato: Uno solo?

(lo guardo e non dico una parola. Ho voglia di pugnalarmi con le forbici a punta tonda che ho nel cassetto. Faccio solo un cenno di assenso con la testa. Sono esausta e sono solo 11.00 di mattina. Come faccio a sopravvivere fino alle 16.30?)

Disperato: Però un mio amico mi ha detto di prendere (snocciola autore e titolo)

Io: Questo libro si porta al primo canale.

Disperato: E allora?

(e allora devi morire sbranato da un Alien! Non meriti di vivere!)

Io: E allora tu devi scegliere un libro tra questi

Disperato:…………………. (ecco la clessidra sulla testa)

(intanto che ‘sto stronzo fa il defrag io ho finito la resa, ho risposto al telefono, ho venduto libri a gente che sa cosa vuole dalla vita e ho caricato la merce che è arrivata col fattorino…mi manca solo di andare al cesso ma se non se ne va il Disperato non posso chiudere momentaneamente la libreria per potermi sedere comodamente sulla tazza!)

Disperato: Vabbè ci penso un attimo e poi torno

(Miiiii che giornata di merda!!!!!!!!!)