mercoledì 15 luglio 2009

L'Uomo che Cadrà sulla Terra

In questo periodo dell’anno l’orbita del nostro pianeta incrocia uno sciame di meteore molto particolare. Non sono semplici frammenti di roccia cosmica disabitata ma veri e propri pianetini vaganti che ospitano una razza aliena in divenire. Non sono alieni del tutto formati; potrebbero essere definiti dei prototipi in fase di costruzione poiché non hanno ancora passato la verifica finale dell’intelligenza superiore che poi li metterà in stasi criogenica e toglierà loro ogni briciolo di consapevolezza.
Per il momento loro sono solo: gli Uomini che Cadranno sulla Terra.
L’uomo che cadrà sulla Terra di solito entra in libreria accompagnato da uno o da entrambi i genitori. Ha appena sostenuto l’esame di maturità e vorrebbe iscriversi in una non ben definita facoltà universitaria. Qualcuno ha già scelto (prototipo quasi definito), qualcun altro ancora non è completo e non sa cosa vuole fare (gli mancano dei pezzi fondamentali come il rudimentale processore che hanno i suoi colleghi definiti o la RAM che consenta un minimo di capacità di memoria, anche se temporanea e volatile). La presenza del genitore nel secondo caso è fondamentale per la comunicazione.
Questa specie in divenire non entra fisicamente nel negozio perché è ancora sul pianetino ma si manifesta come immagine olografica. Un’immagine rudimentale di ciò che diverrà in seguito se riuscirà a passare il test di ingresso alla facoltà. Per il momento il loro corpo è solo un ammasso di cellule che vive in un’ampolla. Sono materia informe e molla, di colore presumibilmente grigiastro, con inserite pochissime istruzioni basilari di comportamento.
Anche il genitore è olografico e, essendo anch’esso poco più di un prototipo, spesso non è del tutto consapevole della sua missione. È pieno di errori nel DNA e dovendo svolgere solo questa prima missione il suo creatore alieno non si è impegnato più di tanto a completarlo. Spesso questi genitori olografici, una volta usciti dalla libreria vengono riassimilati al tutto e rimescolati per fare altri genitori olografici.
Veniamo ora al Primo Contatto. Entra la coppia olografica (mamma e figlio/a).

Io: Buongiorno! Prego!

Mamma olografica: Buongiorno. Volevamo i test per l’università (messaggio essenziale e sgrammaticato, ma comunque efficace)

Io: Per quale facoltà?

Mamma olografica: Economia (sono quasi commossa! Quanta sicurezza! Come è ardita la mamma olografica, col suo sguardo fiero e deciso a fare del figlio olografico un vero Uomo che Cadde sulla Terra!)

Io: Bene! Ci sono tre case editrici che si occupano di test di ingresso alla facoltà. Tutte tre hanno stampato un eserciziario e un manuale di teoria (prendo i tre eserciziari e i tre manuali e li metto sul bancone. La mia missione è praticamente terminata. Devono solo scegliere quale coppia prendere, pagare e andarsene)

Mamma olografica: ………………………………..

(Beh…diamo loro un po’ di tempo per decidere)

Mamma olografica: ………………………………….Scusi ma noi volevamo i test per economia

Io: ?! e io vi ho dato i test per economia

Mamma olografica: No perché qui c’è scritto che sono per Economia, Giurisprudenza e Scienze Politiche

Io: Mi dispiace ma non esistono test solo per economia. Sono sempre accorpati a scienze politiche e a giurisprudenza.

Mamma olografica: Ma a noi serve solo economia

Io: (a questo punto ci vorrebbe la spada laser dei cavalieri jedi che con un sol colpo dissolverebbe i fotoni che compongono i due ologrammi ..ma io la spada jedi non ce l’ho) solo per economia non esiste

Mamma olografica: E come facciamo?

Io: (vi sparate in bocca per esempio, oppure prendete un pugnale rituale e vi squarciate le viscere secondo il rito giapponese del seppuku, oppure ve ne andate affanculo fuori di qui oppure semplicemente vi comprate uno dei libri che vi ho fatto vedere) non lo so….noi abbiamo solo questi


Mamma olografica: E vabbè. ....

(dal tono di voce e dalla clessidra che si materializza sulle teste dei due ologrammi capisco che stanno per fare la domanda più stronza di tutte)

Mamma olografica: Ma che differenza c’è tra questi libri?

Io: (quale differenza vuoi che ci sia idiota che non sei altro? Ti faccio un esempio: se io prendo questi libri, li arrotolo a tubo e te li ficco su per il tuo culo olografico uno alla volta tu saprai distinguere la casa editrice in ordine di entrata? Immagino di no) Nessuna. Trattano tutti e tre la stessa cosa. Può cambiare il prezzo ma non il contenuto.

Mamma olografica: Ah ma perché dentro sono uguali?! (scandalizzatissima)

Io: (io vorrei tanto sapere se capitano tutti a me o se sono tutti così) non sono uguali signora ma sono stati concepiti in base ai test di ingresso degli anni passati quindi parlano tutti della stessa cosa

Mamma olografica: Ma perché uno è manuale e uno è eserciziario? Che differenza c’è?

Io:(perché ti fai queste domande filosofiche? Tu ti dovresti chiedere solo come mai sei ancora in vita, visto che secondo Darwin un esemplare come te non dovrebbe essere sopravvissuto alla selezione della specie) Beh…lo dice la parola stessa no? Un manuale spiega le varie materie mentre l’eserciziario sono solo domande su varie materie.

Mamma olografica: …………………………………ma per le risposte poi come fa?

Io: (semplice! Va all’oracolo di Delfi e fa un’offerta di sangue alla Divinità degli Stronzi Inutili) le risposte sono alla fine del libro

Mamma olografica: Vabbè. Speriamo che questi soldi servano a qualcosa….(paga)

Io: (non ci contare…se tuo figlio/a è come te il suo destino è segnato) speriamo!