mercoledì 18 febbraio 2009

Al di sopra della legge

Vittorio Coletti scrive:
“Se chi ha il potere è sopra la legge, anche la divisa è un potere che consente di evadere la legge. la polizia è democratica e legalitaria dove prevalgono democrazia e legalità .
Dove queste cominciano a vacillare o ad essere messe in discussione, le forze dell´ordine sono le prime a risentirne, anche per il livello socialmente basso e culturalmente povero da cui spesso vengono i suoi uomini. a questi giovani oggi viene proposto un modello di uomo vincente e forte,aggressivo, di uso violento del potere perfino nelle aule del parlamento; ogni giorno apprendono che chi ha il potere (dei numeri, della ricchezza, della forza...) deve usarlo senza pietà , anzi, come ha detto il ministro degli interni, con cattiveria. come ci si può allora stupire di certi comportamenti? (…) Una dozzina di agenti di età compresa tra i 22 e i 30 anni, è rimasta "impigliata" nelle intercettazioni dell´inchiesta che ha portato in carcere due loro colleghi accusati di spaccio Stefano Picasso e Morgan Mele. Il gruppo di colleghi è quello che consumava assieme a loro la coca in festini organizzati nelle abitazioni e che da Picasso e Mele, ma anche dal pusher Luca Schenone, anche lui finito in manette, avrebbe acquistato dosi di stupefacente. Una volta effettuati gli interrogatori la "black list" sarà a disposizione del ministero dell´interno e del capo della polizia Antonio Manganelli. Logico supporre che per il gruppetto di cocainomani in divisa il futuro non riservi nulla di buono. Oltre alla segnalazione alla prefettura come assuntori di sostanze stupefacenti scatteranno provvedimenti disciplinari interni al corpo e non è escluso il licenziamento. In realtà , tra i poliziotti genovesi, c´èchi aveva atteso gli ispettori già all´indomani di una delle inchieste forse più clamorose a livello nazionale, quella che ha portato alla condanna a otto anni di carcere di due ispettori della narcotici diventati trafficanti di decine di chili di coca.”
Faccio solo due considerazioni. Dopo le blande condanne e le tante assoluzioni ai processi sulle torture di Bolzaneto e della scuola Diaz durante il G8 molti agenti non proprio limpidi nell’etica avranno pensato che potevano fare qualunque cosa, tanto nessuno li avrebbe colpiti.
La legge sulle intercettazioni che sta per passare non avrebbe consentito di intercettare nessuno degli agenti tossicomani e questa storia non sarebbe mai uscita fuori.