L'esplorazione della luna è tornata di moda. Dopo anni di abbandono, quattro diverse missioni scientifiche – di Stati Uniti, Giappone, Cina e India – cercano di far luce sugli aspetti più misteriosi del nostro satellite. I primi risultati pubblicati sono stati quelli di Selene, la missione dell'agenzia spaziale giapponese, lanciata nel settembre del 2007.I ricercatori hanno costruito un sistema di tre sonde che comunicano tra loro e percorrono orbite diverse, sorvolando aree poco conosciute. Cariche di strumenti, tra cui un altimetro, un misuratore di gravità e una videocamera, le navette stanno ricostruendo in dettaglio la superficie lunare. Ancora una volta, la faccia nascosta del nostro satellite ha sorpreso gli astronomi. Non solo è molto più tormentata della parte visibile – è piena di crateri e di irregolarità, e si è formata prima –, ma è anche più rigida.Inoltre, ci sono dei punti in cui la gravità è maggiore rispetto ad altri, probabilmente in corrispondenza di rocce di tipo diverso. Secondo Science, il satellite ha ancora un piccolo nucleo liquido e l'attività vulcanica potrebbe essersi interrotta appena due miliardi e mezzo di anni fa. Adesso i ricercatori aspettano i dati delle nuove missioni, per spiegare come si sia creata la differenza tra le due facce della Luna.