Mac Ready: 35 anni, pilota di elicottero. Ama gli scacchi. Odia il freddo ma la paga è buona
Childs: 33 anni, nero. Meccanico e uomo jolly
Blair: 50 anni, biologo capo. Personalità forte. Molte mansioni
Fuchs: 25 anni. Assistente biologo. Sensibile, intelligente. Non adatto al comando
Dr. Cooper (nome originale Copper): 45 anni. Professionale, brava persona e buon medico
Palmer: 35 anni, secondo pilota, meccanico. Danni da assunzione di acidi in gioventù
Nauls: 22 anni. Cuoco, nero. Irriverente, simpatico. Gira sui pattini
Norris: 44 anni. geofisico, aria dimessa. Problemi di cuore
Bennings: 38 anni. Meteorologo. Affabile ed esperto
La Cosa è il remake di un film tratto da un racconto di fantascienza di J. Campbell intitolato Who goes there?, pubblicato nel 1938 sulla rivista Astounding science fiction magazine. Nel 1951 il soggetto fu adattato per un film La cosa dall’altro mondo diretto da C. Nyby.
Nello stesso anno Robert Wise presentava Ultimatum alla terra. Questi due film diedero il via alla fantascienza degli anni ’50.
Carpenter nel 1952 vide il film La cosa dall’altro mondo e rimase molto colpito, avendo circa 5 anni. Il mostro del film però era una sorta di Frankenstein, una specie di vegetale che tentava goffamente di riprodurre altre forme di vita. Il racconto di Campbell invece prevedeva un alieno in grado di assumere perfettamente le fattezze delle sue vittime.
Quando a Carpenter fu offerta la regia del film aveva appena finito di girare 1997 Fuga da NY e la sua risposta fu un entusiastico “Si!”
Bill Lancaster scrisse una sceneggiatura originale basata sulla falsa riga del precedente film ma ambientata in Antartide. Un continente completamente coperto dai ghiacci, dove non si incontrano altre forme di vita per centinaia di chilometri, caratterizzato da spazi aperti di grande ampiezza ma la tempo stesso claustrofobico vista l’impossibilità di fuggire.
Creò e costruì ogni creatura mostruosa presente nel film.
Carpenter avrebbe voluto inserire personaggi femminili nel cast ma alla fine optò per una squadra di ricercatori uomini.
Uomini..e cani.
Gli esterni furono girati su un ghiacciaio della British Columbia mentre gli interni a Los Angeles, in una estate caldissima. Per far sì che vi fossero gli effetti del freddo nel girato, come ad esempio la condensa che esce dalla bocca degli attori, gli studi furono refrigerati e umidificati al massimo livello.Peter Kuran e Susan Turner si occuparono rispettivamente degli effetti speciali e della costruzione dei modellini come l’astronave che impatta sul pianeta all’inizio del film e come il modellino del mostro alla fine del film. La scena in cui la cosa gigantesca sbuca dal sottosuolo è stata in realtà creata interamente in miniatura, mostro compreso.
Nella produzione erano previsti due finali. Il primo è quello della versione definitiva: gli ultimi due sopravvissuti aspettano la fine degli incendi, consapevoli dell’imminente morte per assideramento. Il finale alternativo prevedeva una scena finale in cui MacReady si trovava in un’anonima stanza dove veniva sottoposto ad un test del sangue con esito negativo. Questo finale non fu mai montato.