mercoledì 2 settembre 2009

Notizie buone, cattive e utili


C'è un sito molto simpatico e molto utile che si chiama Cacao on line.

Ci offre una selezione di buone notizie o news comiche come la seguente:


"Milanese, 43 anni, si presenta all'Ufficio relazioni col pubblico della Questura di Bologna e chiede una copia della propria fedina penale.Si era scordato di essere ricercato per sequestro di persona, associazione a delinquere, rapina, riciclaggio, ricettazione e idiozia."


Ci offre notizie utili o interessanti come la seguente:


"Il browser internet Firefox ha raggiunto il miliardo di download. Conquista cosi' il 22% del “mercato dei navigatori”, avvicinandosi sempre di piu' a Internet Explorer (65%!).Nella classifica seguono Apple con il browser Safari (8%) e Google Chrome (2%)."


oppure:


"La Banca d'Italia ha reso noti i nomi degli 11 istituti recentemente scoperti a esercitare attivita' bancaria e finanziaria senza autorizzazione e senza essere iscritti all'albo della stessa Banca d'Italia.Oltre alla Ensign Union plc, di Londra, alla Avatar Spa di Sant'Ilario d'Enza (RE), alla Banca Internazionale di Credito di Pescara, alla Development & Holding Bank of Belize, alla Italfinanziaria Spa, alla Victoria Bank, alla eToro, alla Arca Invest SGR SPA, alla Banca Magnolia e alla Fincredit Spa di Aversa, nella lista compare anche la Banca Re Mida, l'unica al mondo che trasforma in crack finanziari tutto l'oro che tocca."


Ci offre inoltre una serie di link a siti un po' più seri (come http://www.alcatraz.it/) dove potremo trovare altre notizie utili come la seguente:


"Questo è un breve elenco, certamente incompleto, di tante nostre piccole azioni quotidiane con le quali, anche inconsapevolmente, versiamo soldi in cassa di Silvio Berlusconi:

1. Noleggiando una videocassetta da Blockbuster, di sua proprietà;


2. Guardando i canali Mediaset alla TV: Publitalia, concessionaria di pubblicità, fattura centinaia di miliardi l'anno;

3. Telefonando con Blu, di cui detiene una quota;


4. Facendo la spesa da Panorama, alla Standa, alla Rinascente, di sua proprietà;

5. Comprando qualunque prodotto di cui viene fatta la pubblicità sui canali Mediaset; (vedi punto 2)


6. Comprando una pubblicazione di Mondadori, Elemond, Einaudi, Sperling&Kupfer, Grijalbo, Le Monnier, (ebbene si, anche quella), Pianeta scuola, Edizioni Frassinelli, Electa Napoli, Riccardo Ricciardi editore, editrice Poseidona, tutte di sua proprietà; Sarà un caso che, con un decreto dei primi di settembre, il Berlusca ha limitato gli sconti sui libri nuovi? Giusto in tempo per l'inizio delle scuole...

7. Andando al cinema a vedere film distribuiti da Medusa e Cinema 5, di sua proprietà;


8. Navigando in internet con Jumpy, di sua proprietà;

9 Avendo un conto alla banca Mediolanum, di sua proprietà;


10. Comprando i seguenti giornali e periodici: Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport, Il Foglio di Giuliano Ferrara, Panorama, Cucina Moderna, Donna moderna, Donna in forma, EBT, Education, interni, Sale&pepe, Superclassifica, Starbene, Focus, Marieclaire, Men's health, Grazia, Sorrisi e canzoni TV, Chi, Ciack, Cosmopolitan, Autooggi, Casa viva, Cose di casa, Confidenze, PCPROFESSIONALE, Panorama travel, Tutto, Week.it, Zerouno e chissà quali altri;

11. Andando allo stadio a vedere le partite di calcio del Milan S.p.a (sulla quale pende un processo per fondi neri che sarà presto cancellato grazie alla prossima "legge finanziaria" che abbrevia i termini di prescrizione per il reato di falso in bilancio).;


12. Facendo la spesa all'Esselunga. Questa va spiegata: Esselunga è di proprietà della famiglia milanese Capriotti, da sempre molto vicina al cavaliere e principale finanziatrice della sua recente campagna elettorale con una cifra che da sola è vicina a quanto speso dall'Ulivo in tutta Italia. Si può quindi dire che la campagna elettorale di Silvio l'abbiamo già pagata andando a fare la spesa. Ma non basta: come contropartita a Capriotti il Berlusca ha inserito nel recente documento di programmazione economica un articolo che stanga le cooperative in generale ed in particolare la COOP, in quanto la stessa gli fa, specialmente in Toscana, una forte concorrenza. Questo si tradurrà inevitabilmente, a lungo termine in: 1) un aumento dei prezzi della COOP, 2) nella necessità di tutto il mondo della cooperazione di adeguarsi ai criteri delle imprese private, 3) in maggiori entrate fiscali per il governo del menzionato Berlusca. Come dire, una mano lava l'altra, anche perché lo stesso Berlusconi possiede magazzini per la grande distribuzione e la concorrenza non gli fa certo piacere.

13. Facendo pensioni integrative ed investimenti vita con Mediolanum S.p.a. e Mediolanum Vita S.p.a., di sua proprietà. Fra l'altro questa voce è destinata ad aumentare, man mano che la sanità sarà sempre più (da lui) privatizzata e gestita con criteri aziendali.


14. Investendo in borsa in titoli di società di sua proprietà. Occorre a questo proposito precisare che, in questo caso, la fregatura è doppia: infatti, sempre grazie alla prossima legge finanziaria, il reato di falso in bilancio sarà perseguibile solo su querela. Ebbene, dimostrare che un singolo socio ha subìto un danno è impossibile. Nelle aziende familiari l'azionista non subisce danni per definizione. Nelle società quotate in borsa, invece, salvo che l'amministratore fugga con la cassa, il danno ai soci esiste ma è indimostrabile, spesso gli stessi interessati non se ne accorgono. Come faranno mai ad accorgersi dei trucchi degli amministratori per sporgere querela? In questo modo i giudici non potranno più intervenire. Prendiamo ad esempio i fondi neri (tanto per dire..) per pagare tangenti (sempre per dire.): il grande azionista sarà felicissimo di lucrare i dividendi illecitamente ottenuti, perché mai dovrebbe denunciare? Quindi, mentre lui ingrassa, gli altri azionisti, il fisco, le banche, gli investitori ci rimettono. Chiaro il giochino? Comprate le azioni del Berlusca....

15. Semplicemente esistendo, in quanto con una parte delle tasse gli paghiamo : a) lo stipendio, (e che stipendio), da presidente del consiglio, b) il finanziamento pubblico a Forza Italia; c) la costruzione dello scudo spaziale, (a cui Berlusconi, e quindi l'Italia intera, ha aderito in luglio, anche se nessuno lo ha detto) visto che Silvio è proprietario anche di aziende di elettronica industriale, - vedi la famigerata rivista elettorale al capitolo "Costruire un impero" (sic) -, e non mi meraviglierei che una parte degli apparati fossero casualmente costruiti da tali aziende. Si tratta, fra l'altro, di cifre inimmaginabili. Queste voci sono inevitabili, anche volendo esercitare una volontà contraria. Inevitabile è anche pagare lo stipendio ai suoi diretti dipendenti quali La Loggia, Pisanu, Bonaiuti, Frattini, Vito (arisic!), Giovanardi, Tremonti, etc ed a 146 parlamentari leghisti che, alla faccia di Roma ladrona, si beccano i quattrini pur lavorando per un altro stato.