VENEZIA -
Un'ovazione finale per il regista, Erik Gandini, e due applausi a scena aperta: il primo nella sequenza in cui Berlusconi dichiara che il 50% del suo tempo lo dedica a migliorare l'immagine internazionale dell'Italia; il secondo quando si vede il famoso video "meno male che Silvio c'è". E' così che il pubblico, quello vero, della Mostra, accoglie la prima proiezione pubblica di "Videocracy", con tanta gente che avrebbe voluto entrare e che rimane invece fuori dalla sala già piena.
"L'ho girato - spiega Gandini - perché volevo capire quest'idea così potente, paurosa, che è alla base della tv commerciale made in Italy. La logica surreale, cinica, che ne è alla base. E anche perché in Svezia dell'Italia e di Berlusconi si ride, e volevo dimostrare che non c'è nulla da ridire: e infatti, dopo che lì hanno visto una pellicola, l'hanno definita un horror".