giovedì 4 settembre 2008

Il divin sesso...o il sesso secondo Dio


Lo scorso 25 luglio, in uno spazio pubblicitario sul Corriere della Sera, è stata pubblicata una lettera indirizzata alla santa sede e firmata da circa 50 associazioni cattoliche di tutto il mondo.
La data di pubblicazione di questa lettera voleva ‘celebrare’ il 40esimo anniversario di un’enciclica, la "Humanae Vitae" (disponibile in italiano qui), firmata da papa Paolo VI, che sancisce il divieto di usare forme di contraccezione artificiali, quali il preservativo o la spirale et similia.
La genesi dell’enciclica ha una storia curiosa alle spalle poiché Paolo VI, prima della pubblicazione, consultò un gruppo di esperti tra medici e teologi.
Questo team di esperti, “ la Commissione sul Controllo delle Nascite, aveva votato a grande maggioranza la raccomandazione che la Chiesa abrogasse la proibizione della contraccezione artificiale, affermando che non era “intrinsecamente malvagia” e che le precedenti posizioni in materia non erano infallibili.
Sebbene Papa Paolo chiamasse 15 vescovi per la produzione del rapporto conclusivo, anche questi si fecero convincere dalla logica degli argomenti a favore della contraccezione, votando a favore della nuova posizione.Venne preparato un “rapporto di minoranza”, nel quale si affermava che la dottrina sulla contraccezione non poteva cambiare, non per una qualche ragione specifica, ma perché le gerarchie cattoliche non potevano ammettere di essersi sbagliate: «La Chiesa non può cambiare la propria risposta, perché tale risposta è vera… È vera in quanto la Chiesa cattolica, istituita da Cristo… non avrebbe potuto sbagliare così gravemente per tutti i secoli della sua storia».” (citazione da Micromega)
Naturalmente in questi 40 anni tutti abbiamo potuto constatare quanto l’atteggiamento ecclesiastico nei confronti del sesso e del controllo delle nascite abbia contribuito alla proliferazione di malattie sessualmente trasmissibili, prima fra tutte l’AIDS.
La lettera aperta delle 50 associazioni cattoliche voleva offrire spunti di riflessione seri per una revisione di questa enciclica che ha consegnato prematuramente nelle braccia di Dio tante anime, soprattutto nel terzo mondo, flagellato dall’AIDS e dal tasso di mortalità infantile più alto del mondo.
Riporto alcuni stralci della lettera.
la Humanae Vitae influenza le scelte di politica sanitaria pubblica anche nel nord del mondo. Quest’anno, l’azione di lobby della Conferenza Episcopale Cattolica degli Stati Uniti sul Congresso statunitense è riuscita a far escludere vitali servizi di pianificazione familiare, volti a impedire la trasmissione dell’HIV da madre a figlio, dal Piano Presidenziale di Emergenza per l’AIDS.È incontestabile che la Humanae Vitae ha mancato completamente l’obiettivo di convincere i cattolici a rinunciare ai moderni metodi contraccettivi. Studi condotti in tutto il mondo hanno rilevato che i cattolici fanno uso della contraccezione e appoggiano l’utilizzo dei preservativi come mezzo per arginare la diffusione dell’HIV. La proibizione è tuttavia riuscita a impedire a molte donne e uomini di tutto il mondo di avere accesso a metodi affidabili di pianificazione familiare e di ottenere preservativi.
Ci è chiaro che la Chiesa cattolica non potrà progredire fino a quando non avrà fatto onestamente i conti col paradosso della Humanae Vitae: la maggior parte dei cattolici fa uso di contraccettivi moderni, ritenendola una scelta morale e considerandosi cattolici a pieno titolo, eppure le gerarchie cattoliche negano completamente questa realtà, costringendo i sacerdoti al silenzio su questo come su molti altri temi legati alla sessualità. Questi ultimi 40 anni hanno visto l’irrigidirsi della posizione del Vaticano mentre il mondo passava a una visione diversa e più ampia della sessualità e del ruolo della donna nella società. Papa Benedetto, noi La invitiamo a sfruttare questo anniversario come occasione per avviare un processo di riforma, restando fedele agli aspetti positivi della dottrina cattolica sulla sessualità e abrogando la proibizione sulla contraccezione onde consentire ai cattolici di pianificare la propria vita familiare in modo sicuro e in buona coscienza
.”
Sembrerebbe non fare una piega questo discorso. Ora leggeremo come il Vaticano ha risposto alla lettera per bocca di Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede.
Dice il saggio prete: "La diffusione dell'Aids è del tutto indipendente dalla confessione religiosa delle popolazioni e dall'influsso delle gerarchie ecclesiastiche, e le politiche di risposta all'Aids fondate principalmente sulla diffusione dei preservativi sono largamente fallite. La risposta all'Aids richiede interventi ben più profondi e articolati, in cui la Chiesa attiva su molti fronti. (…) In tutta la lettera, la parola 'amore' non compare mai. Sembra che ai gruppi firmatari questo non interessi per nulla. Nella sola contraccezione sembra risiedere per essi la sola speranza delle coppie e del mondo. Per capire il significato dell'Enciclica e il suo valore 'profetico' sarebbe bene invece rileggere il discorso del Papa del 10 maggio scorso ai partecipanti al Convegno tenuto in Laterano appunto per il 40 della Humanae vitae"."Del resto - conclude il sacerdote -, è evidente che non si tratta di un articolo che esprima una posizione teologica o morale, ma di una propaganda a pagamento a favore dell'uso dei contraccettivi. Viene anche da domandarsi chi l'ha pagata e perché".
Una risposta ineccepibile e argomentata punto per punto, alla quale si è anche sprecato a rispondere Vittorio Bellavite, portavoce di ‘Noi Siamo Chiesa’ (fiato sprecato dico io).
Nella Lettera aperta al papa non si dice “che la posizione della Chiesa è la causa della diffusione dell’AIDS” ma solo che essa ha esposto milioni di persone al rischio di contrarre l’AIDS. Sono due cose un po’ diverse. E chi può contestare che il divieto dei preservativi ha creato grandi problemi nella prevenzione dell’AIDS ? Demonizzando sbrigativamente i firmatari. (…) Padre Lombardi dovrebbe intervenire nel merito del problema :1) è vero o non è vero che il punto centrale della Humanae Vitae ( proibizione della contraccezione) non è stato recepito dalla gran parte del popolo di Dio ? e che questa non recezione, che dura da quaranta anni, pone problemi dal punto di vista sia teologico che pastorale ?2) è vero o non è vero che la “scelta secondo coscienza” in materia di contraccezione fu sostenuta da molti Padri al Concilio e dalla grande maggioranza dei membri della Commissione costituita ad hoc da Paolo VI ?3) è vero o non è vero che la credibilità del magistero viene messa in discussione da questa ostinata difesa di una posizione, continuamente discussa e contestata, silenziosamente o apertamente, sia ai vertici che alla base del mondo cattolico?
(…) Quanto all’accusa, piuttosto volgare, di Padre Lombardi sul “chi vi paga? I mercanti di preservativi?” sappia il Direttore della Sala Stampa della S. Sede che tutte le associazioni di base si autofinanziano e che nessuna ha a disposizione neanche una briciola delle consistenti risorse economiche di cui può disporre il Vaticano e, in Italia, la Conferenza Episcopale (dimentica dell’evangelico “gratis accepistis, gratis date”)”.
Direi che la conclusione è da standing ovation.
Riporto in chiusura uno stralcio dell’enciclica che ci mostra come la donna sia considerata una specie di animale domestico, che va curato ma che va utilizzato in dosi misurate. Il papa parla agli uomini e dice loro di non fare gli ingordi! (brutti sporcaccioni)
Il portavoce di dio in terra dice: “Si può anche temere che l’uomo, abituandosi all’uso delle pratiche anticoncezionali, finisca per perdere il rispetto della donna e, senza più curarsi del suo equilibrio fisico e psicologico, arrivi a considerarla come semplice strumento di godimento egoistico e non più come la sua compagna, rispettata e amata”.
Certo! Il discorsetto si fa agli uomini perchè la donna mica raggiunge l’orgasmo! A lei non piace fare sesso. Da una parte è un essere demoniaco e tentatore, dall’altra però è un mero strumento di piacere che secondo il clero quasi non partecipa.
Io se fossi dio tornerei sulla terra a fare chiarezza tra il clero ... a suon di fulmini.