mercoledì 24 settembre 2008

Il massacro del Sand Creek


Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura
sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura

fu un generale di vent'anni
occhi turchini e giacca uguale

fu un generale di vent'anni
figlio d'un temporale

c'è un dollaro d'argento sul fondo del Sand Creek.

I nostri guerrieri troppo lontani sulla pista del bisonte
e quella musica distante diventò sempre più forte

chiusi gli occhi per tre volte
mi ritrovai ancora lì

chiesi a mio nonno è solo un sogno
mio nonno disse sì

a volte i pesci cantano sul fondo del Sand Creek

Sognai talmente forte che mi uscì il sangue dal naso
il lampo in un orecchio nell'altro il paradiso

le lacrime più piccole
le lacrime più grosse

quando l'albero della neve
fiorì di stelle rosse

ora i bambini dormono nel letto del Sand Creek

Quando il sole alzò la testa tra le spalle della notte
c'erano solo cani e fumo e tende capovolte

tirai una freccia in cielo
per farlo respirare

tirai una freccia al vento
per farlo sanguinare

la terza freccia cercala

sul fondo del Sand Creek

Si sono presi il nostro cuore sotto una coperta scura
sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura

fu un generale di vent'anni
occhi turchini e giacca uguale
fu un generale di vent'anni
figlio d'un temporale

ora i bambini dormono sul fondo del Sand Creek


La canzone di De Andrè vuole commemorare le vittime di uno dei massacri più vergognosi della storia americana.
Nel 1864 tra la popolazione della frontiera americana si creò un clima di paura e di tensione, la causa era la sommossa iniziata dai Sioux nel 1862 in Minnesota. Il governatore Evans affidò a John Chivington la ‘campagna di pacificazione’. Era la sera del 28 novembre 1864 quando Chivington, con più di 700 uomini al suo seguito, uscì da Fort Lyon per andare a caccia di indiani. Il villaggio di capo Pentola Nera si trovava in un ansa del Sand Creek. Complessivamente vi si trovavano quasi 600 persone, la maggior parte di loro erano donne, bambini ed anziani dato che quasi tutti i guerrieri si trovavano lontani , a caccia di bisonti.
Ci furono molte scene raccapriccianti in tutto il campo, la maggior parte degli uomini di Chivington erano completamente ubriachi e si lasciarono andare in una frenesia omicida, massacrando barbaramente chiunque capitasse loro a tiro. Si accanirono anche sui cadaveri mutilandoli e scotennandoli. Coperta Grigia riferì che dei soldati catturarono tre bambini e li condussero davanti a un gruppo di ufficiali. Il più grande aveva 8 anni, gli altri due avevano 4 e 5 anni , il tenente Harry Richmond disse: abbiamo l’ordine di ucciderli tutti, ne uccise uno sparandogli un colpo di pistola alla testa .Uccise anche gli altri due nonostante i pianti e le suppliche.
Quando tutto fu finito sul campo vi erano 105 morti tra donne e bambini e 28 uomini.
Nel suo rapporto ufficiale Chivington disse di aver ucciso circa 400 guerrieri .
Tra le sue file vi furono 9 morti e 38 feriti, questo non per la reazione da parte indiana , ma a causa del tiro disordinato dei suoi volontari.
Dopo pochi giorni a Denver in ogni locale della città cui c’era uno spettacolo, c’era una presentazione al pubblico di uno degli 'eroi', uno dei reduci del Sand Creek , accompagnato da alcuni trofei di guerra, una lancia, una freccia, uno scalpo ancora completo di trecce da esibire, tra gli applausi ed i tono ironici dei signori e delle signore. Nei locali più malfamati erano riservati i trofei più raccapriccianti , i genitali maschili e femminili amputati ai cadaveri dei Cheyenne uccisi. Per molti giorni dopo l’eccidio, le prostitute della città avevano promesso amore gratis a chi le avrebbe ricompensate con le capigliature sanguinanti dei selvaggi ed a tutti i reduci del Sand Creek che si fossero presentati nei bordelli esibendo lo scalpo con il pube tagliato via a una donna Cheyenne.
Nel frattempo a Washington iniziarono a nascere dei forti dubbi sull’impresa eroica del Sand Creek, e quando alcune testimonianze del massacro giunsero ad alcuni giornalisti dell’est, fu nominata una corte marziale per giudicare Chivington.
Per sfuggire alla giustizia militare Chivington rassegnò le dimissioni dall’incarico paramilitare.
Il governo allora nominò una commissione d’inchiesta civile presieduta da Kit Carson .
Nel suo rapporto finale Carson scrisse che quello che successe a Sand Creek fu una strage premeditata, un massacro compiuto da vigliacchi.
Nessuna punizione fu inflitta a Chivington ed i suoi eroi. Lui e il suo 3° reggimento di volontari si trasformarono in una vergogna nazionale.
Sotto la presidenza Clinton ( all’incirca 4-5 anni fa) il Congresso degli Stati Uniti si è pronunciato nuovamente sull’eccidio del Sand Creek e sono state presentate le scuse ufficiali alla nazione indiana. Lo ha preteso Ben Cavallo della Notte Campbell , senatore indiano del Colorado. Tutto il Congresso si è schierato con lui. Erano presenti anche Colo, il delegato agli Indian Affairs ed il senatore Daniel Inonye nell’ufficio di Bill Clinton quando lo stesso presidente firmava il decreto legge che assegnava un fondo monetario per organizzare un gruppo di studio per trovare la zona precisa dove avvenne il massacro.